CRONACA – ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA E MARCHE – A causa di diversi allagamenti, l’Emilia Romagna, già colpita per il maltempo di alcune settimane addietro, e le Marche, sono in allerta arancione per le prossime ore a causa del maltempo che imperversa già da molte ore, con danni ingenti ancora da quantificare e alcuni morti e dispersi.
COMO, CONDANNATO PER REATI TRIBUTARI. CONFISCATI 90MILA EURO AD UN IMPRENDITORE – Le Fiamme Gialle della Compagnia di Olgiate Comasco hanno dato esecuzione ad una sentenza irrevocabile di condanna emessa dal Tribunale di Como, in forza della quale è stata disposta la confisca obbligatoria di beni per un valore pari ad oltre € 90mila nei confronti dell’amministratore di una società con sede in Guanzate (CO), operativa nel settore dell’installazione di impianti idraulici, al quale è stata applicata la pena di 1 anno e 5 mesi di reclusione, oltre a l’interdizione dagli uffici direttivi delle imprese e l’incapacità di contrarre con la P.A. per 1 anno e 6 mesi, poichè ritenuto responsabile del reato di distruzione ed occultamento di scritture contabili obbligatorie. Le investigazioni ed i conseguenti approfondimenti di Polizia Economico-Finanziaria, a suo tempo svolti, avevano preso avvio a seguito di una verifica fiscale, condotta dai finanzieri di Olgiate Comasco, a conclusione della quale erano emerse responsabilità penali in capo all’imprenditore ed era stato ricostruito il profitto illecito conseguito. Tale condotta delittuosa era stata segnalata alla locale Procura della Repubblica, che ritenendo sussistenti gli elementi di prova raccolti, ha inteso rinviare a giudizio l’imprenditore per le ipotesi di reato prospettate. Dinnanzi al Giudice penale è stata recentemente sentenziata, in maniera definitiva, la responsabilità penale dell’imputato con la conseguente disposizione di sottoporre a confisca tutti i beni mobili ed immobili intestati o riconducibili al condannato o alla società da lui rappresentata per oltre €90mila, valore pari al profitto del reato commesso. PADOVA, FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE. DENUNCIATE DALLA GDF 3 PERSONE E SEQUESTRATO UN CENTRO MASSAGGI. Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno sequestrato un immobile nel capoluogo, adibito a centro massaggi, dove avvenivano incontri a luci rosse. Nell’ambito del dispositivo di controllo del territorio, i Baschi Verdi del Gruppo avevano individuato un locale presso il quale vi era un anomalo e continuo afflusso di avventori, prettamente di sesso maschile, che ha insospettito i militari. I successivi approfondimenti hanno permesso di reperire numerosi elementi circa l’effettivo esercizio di un’attività di meretricio a pagamento svolta all’interno del centro benessere. Per tali ragioni, insieme a dipendenti del Servizio Prevenzione igiene e Sicurezza negli ambienti di lavoro e Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’ULSS 6 Euganea e a operatori specializzati anti-tratta della Regione Veneto, è stato avviato l’intervento. Nel corso dell’accesso si è rilevata la presenza di cinque donne, tutte di origine cinese, di cui tre intente a prostituirsi e due responsabili di fatto del centro massaggi, intestato ad una terza persona, sempre di nazionalità cinese. Le successive attività di perquisizione hanno consentito di appurare la commistione tra i luoghi di lavoro e quelli di dimora, risultati in condizioni di degrado per carenze igieniche e impianti non a norma. Dai preliminari accertamenti era emerso che le ragazze sarebbero state obbligate a lavorare per l’intera giornata e a consegnare parte delle somme incassate alle conduttrici dell’attività illecita. Durante le operazioni è stata accertata anche la posizione irregolare sul territorio di tre cittadine extracomunitarie identificate, sprovviste di passaporto e regolare permesso di soggiorno. Sono in corso approfondimenti finalizzati al recupero a tassazione dei proventi sottratti al pagamento delle imposte. All’esito dell’operazione le Fiamme Gialle hanno denunciato alla locale Autorità Giudiziaria le responsabili del centro e il titolare della ditta individuale esercente l’attività economica dichiarata per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, oltre alle tre donne irregolari, deferite per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Contestualmente si è proceduto anche al sequestro dell’immobile utilizzato per perpetrare la condotta illecita. PORTO ED AEROPORTO DI GENOVA, GDF ED AGENZIA DELLE DOGANE SEQUESTRANO OLTRE 95MILA GIOCATTOLI PERICOLOSI E NON CONFORMI AI PREVISTI STANDARD DI SICUREZZA. Nell’ambito delle attività di contrasto ai traffici illeciti perpetrati attraverso le frontiere portuali ed aeroportuali di Genova, i finanzieri del Comando Provinciale Genova e i funzionari dei Reparti Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Genova 1 e Genova 2 individuavano oltre 95mila giocattoli non sicuri e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Una parte dei prodotti veniva individuata all’interno di un container proveniente dalla Cina e destinato ad una società operante nel milanese, mentre la restante partita di merce, arrivata sul territorio nazionale direttamente dallo Sri Lanka, è stata rinvenuta all’interno del magazzino merci sito nel locale scalo aeroportuale. Da un esame più accurato dei prodotti importati è emerso che alcuni giocattoli sono risultati non rispondenti agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e unionale, in quanto privi della documentazione tecnica ovvero della marcatura CE nonchè di informazioni identificative minime afferenti al produttore e/o all’importatore, mentre altri si sono rivelati pericolosi, come confermato dalle analisi chimiche svolte presso i laboratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Napoli, in quanto avrebbero potenzialmente messo a rischio soffocamento i bambini a cui tali prodotti risultavano destinati. Fondamentale per il buon esito delle operazioni è stata l’analisi dei rischi effettuata congiuntamente dagli organi di controllo che, con il costante monitoraggio delle rotte più sospette nonchè mediante il prezioso ausilio delle banche dati in dotazione, sono stati in grado di individuare le spedizioni contenenti la merce illecita. Le attività ispettive si sono concluse con il sequestro penale di 95.544 giocattoli e con l’accertamento di violazioni di natura amministrativa fino ad un massimo di € 60mila sempre tenendo salva la presunzione di innocenza. L’operazione di servizio evidenzia il ruolo dell’Agenzia delle Dogane e della Guardia di Finanza nella lotta alla diffusione e alla commercializzazione di prodotti non conformi rispetto ai previsti standard, contribuendo, così, a garantire, fattivamente, una protezione efficace per i clienti finali. BOLOGNA, SCOPERTA DALLA GDF UNA MAXI FRODE FISCALE. COINVOLTO UN CONSORZIO DI IMPRESE OPERANTE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito due decreti di sequestro preventivo emessi dal G.I.P. del Tribunale, dott.ssa Maria Cristina Sarli, a carico di 19 società, operanti nei settori della logistica e del facchinaggio, per 74 milioni di euro, costituenti l’illecito profitto scaturente da un’ingente evasione IVA e dall’indebita compensazione di crediti fiscali rivelatisi fittizi. Le misure cautelari segnano l’epilogo di un’articolata indagine, coordinata dai Sostituti Procuratori della Repubblica, dott.ssa Michela Guidi e dott.ssa Elena Caruso e condotta dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Bologna, che ha consentito di intercettare e disarticolare un meccanismo di somministrazione illecita di manodopera perpetrato da un noto consorzio felsineo, attraverso una rete di società consorziate “spurie”, attive in diverse località del territorio nazionale: Bologna, Burago di Molgora (MB), Cardito (NA), Castel Maggiore (BO), Cesena (FC), Melito di Napoli (NA), Napoli, Nola (NA), Piacenza e Roma. In particolare, grazie anche alla stretta collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, è stato accertato che le società, fraudolentemente interposte tra il reale datore di lavoro e i dipendenti, 1.700 circa per ciascuna annualità, oltre a rivelarsi inadempienti al versamento delle imposte, avevano compensato ingenti debiti tributari con corrispondenti crediti inesistenti. All’esito delle investigazioni, è stata ricostruita un’evasione di IVA per 39 milioni di euro, perpetrata attraverso un vorticoso giro di fatture “giuridicamente” false, ammontanti a 250 milioni di euro circa e un’indebita compensazione di crediti fittizi per 36 milioni di euro. Sono state, quindi, denunciate alla locale Procura della Repubblica 44 persone, nei cui confronti sono stati sottoposti a sequestro ingenti disponibilità finanziarie, diversi immobili e partecipazioni societarie per un valore di oltre 9 milioni di euro. Nel corso delle operazioni sono stati sottoposti a sequestro impeditivo lo stesso consorzio e 2 società collegate, con contestuale affidamento della gestione a un amministratore giudiziario. I tre compendi aziendali cautelati potevano contare su una forza lavoro impiegata di 500 unità, in grado di produrre un volume d’affari annuo di ben 83 milioni di euro. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, 40 PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI. Gli accertamenti condotti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante, con il supporto tecnico dei militari del NIL, per la verifica del possesso dei requisiti utili alla concessione del “Reddito di Cittadinanza”, in costante osmosi con gli uffici dell’I.N.P.S., Motorizzazione Civile e Anagrafe, così, da poter ottenere un quadro ben definito circa la regolarità o meno delle istanze presentate per ottenere l’erogazione concessa dal Governo Italiano, hanno permesso di individuare e denunciare 40 persone, appartenenti a 20 distinti nuclei familiari, che risultavano percettori del “Reddito di Cittadinanza”. Tutte le persone sono gravemente indiziate del reato di truffa aggravata, avendo dichiarato il falso relativamente alle dichiarazioni dei requisiti, circa la composizione del nucleo familiare e all’effettiva residenza, simulando ad arte l’esistenza di più persone nel nucleo familiare per ampliare il diritto di percezione. I militari hanno accertato che, a carico di alcuni indagati, risultavano anche procedimenti giudiziari, nell’ambito dei quali alcuni sono stati destinatari di misure precautelari e cautelari, con restrizioni agli arresti domiciliari e in carcere, oltre a condanne penali ricevute negli ultimi dieci anni e divenute irrevocabili, percependo indebitamente il beneficio per un importo complessivo di quasi 300mila euro. ROMA, SANZIONATI DAI CARABINIERI 2 BAGARINI TROVATI IN POSSESSO DI 5 BIGLIETTI PER L’ACCESSO ALL’AREA DEL FORO ITALICO. Anche quest’anno, in occasione del torneo di tennis “Internazionali d’Italia“, che si stanno svolgendo nell’area del Foro Italico, i Carabinieri della Compagnia Roma Trionfale sono impegnati in un articolato dispositivo di controllo finalizzato a garantire sicurezza ai partecipanti e ai tantissimi spettatori, e a prevenire ed eventualmente reprimere ogni forma di illegalità. Proprio in tale contesto, i militari della Stazione Roma Ponte Milvio hanno sorpreso due italiani, di 43 e 19 anni, che, privi di alcun titolo autorizzativo, vendevano biglietti validi per l’accesso alle gare del torneo, a prezzo maggiorato ed hanno sequestrato 5 biglietti che sono stati immediatamente annullati sanzionando i bagarini. L’intervento è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri, Sport e Salute S.p.A. e la “Federazione Italiana Tennis”. TIVOLI, DUE MINORI DENUNCIATI DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, nella notte tra il 12 e il 13 maggio scorso, hanno denunciato due minori italiani per danneggiamento, furto e minaccia aggravata. I ragazzi, entrambi 14enni, mentre erano in attesa dell’autobus che li avrebbe dovuti riportare a casa, per motivi apparentemente inspiegabili, avrebbero iniziato a distruggere il vetro di una pensilina di attesa situata in via Elsa Morante, attirando le attenzioni di un passante che, notando quello che stavano facendo, ha deciso di rimproverarli ma che per risposta avrebbero mostrato all’uomo, un 69enne del posto, una pistola, minacciando di usarla nel caso in cui avesse continuato a disturbarli. Immediata è stata la chiamata dell’uomo al “112” che ha permesso ai Carabinieri di intervenire e rintracciarli nei pressi di un’altra fermata dei bus a Guidonia, poi trovati in possesso di una pistola scacciacani, un martelletto per la rottura d’emergenza dei vetri degli autobus, evidentemente proveniente da un bus, ed una tronchese. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Per la giornata di domani, in Italia, come segnalato da “3B Meteo“, molte nubi, ovunque, con fenomeni anche forti in Emilia Romagna e localmente anche sul basso Veneto, piogge più irregolari altrove. Tempo perturbato su inteinterne e adriatiche con rovesci e temporali, anche forti nel pomeriggio, fenomeni più deboli altrove. Ancora instabile tra Campania, Molise, Basilicata, Puglia e Calabria, con piogge e temporali, meglio altrove. Le temperature saranno stabili, tra i 16 e 22 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale