Da Nord a Sud, in tutt’Italia, nella mattinata di oggi, venerdì 23 giugno, la Guardia di Finanza ha celebrato il “249° Anniversario della Fondazione del Corpo” che opera sull’evasione, elusione e frodi fiscali, sprechi di risorse pubbliche, contraffazione e traffici illeciti.
L’evento si è svolto anche in Basilicata, a Potenza, in piazza Mario Pagano, alla presenza del Comandante Regionale Basilicata, Generale di Brigata, Gaetano Scazzeri.
A prendere parte alla giornata, oltre al Prefetto, dott. Michele Campanaro, diverse autorità politiche, militari, ecclesiatiche e civili ed una rappresentanza di tutti i Reparti del Corpo presenti sul territorio delle province di Potenza e di Matera, dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e del Consiglio di Base di Rappresentanza.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale, il Comandante Regionale ha tenuto una breve allocuzione sull’impegno operativo svolto nell’ultimo periodo dai finanzieri lucani nella lotta ai fenomeni di illegalità.
La ricorrenza, inoltre, come informato in redazione dagli investigatori, è stata l’occasione, non solo per premiare alcuni militari, ma anche per tracciare un bilancio dell’attività operativa svolta dai dipendenti Reparti del Corpo della Basilicata nel periodo gennaio 2022 – maggio 2023 che ha eseguito 2.916 interventi ispettivi e 1.200 indagini per contrastare gli illeciti.
Nel periodo gennaio 2022 – maggio 2023, sono stati scoperti 51 evasori totali, nei cui confronti è stata constatata una base imponibile netta ai fini delle II.DD. di circa 10,1 milioni di euro, 93 lavoratori in “nero” e 1.326 “irregolari”.
Sono state eseguite, inoltre, 120 indagini delegate dalla magistratura, che hanno portato alla denuncia di 108 persone per reati fiscali, di cui 5 in stato di arresto.
Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è stato di oltre 4,7 milioni di euro, mentre il valore delle proposte di sequestro è stato di oltre 22,4 milioni di euro.
Molteplici interventi sono stati svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva parallela delle merci illecitamente introdotte sul territorio regionale, mediante servizi di prevenzione lungo le rotabili maggiormente interessate dai traffici commerciali, nonchè attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali operanti nel redditizio settore.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 49 interventi e verbalizzati 96 soggetti.
Nel corso del periodo gennaio 2022 – maggio 2023 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica Amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
803 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 86 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 41 deleghe svolte con la “Corte dei Conti”.
Le frodi scoperte dai Reparti, in danno del bilancio nazionale e comunitario, sono state pari a circa 3,9 milioni di euro, con 36 denunciati, mentre si attestano su circa 2 milioni di euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un totale di 386 denunciati e avanzate proposte di sequestro per circa 2 milioni di euro.
Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per circa 14,7 milioni di euro, a carico di 97 soggetti, nonchè avanzate proposte di sequestro per oltre 4,1 milioni di euro.
In materia di appalti denunciati 4 responsabili per un’assegnazione irregolare di somme pari a circa 800mila euro.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “Reddito di Cittadinanza”.
Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare circa 1,4 milioni di euro indebitamente percepiti, e di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 93 soggetti.
Tra questi figurano anche soggetti evasori totali, persone dedite a traffici illeciti e anche appartenenti ad associazioni criminali, già condannate in via definitiva e che stavano scontando la pena in carcere.
I servizi svolti, per garantire la tutela della legalità, hanno portato alla denuncia di 110 persone, di cui 40 pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio, 8 tratti in arresto, ed eseguiti sequestri per circa 800mila euro.
In tale ambito, riveste importanza strategica anche la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del periodo gennaio 2022 – maggio 2023, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza a contrasto di ogni forma di infiltrazione della criminalità organizzata ed economico-finanziaria negli interessi finanziari, economici e imprenditoriali legali, è ulteriormente rafforzata per l’esigenza di salvaguardare il “sistema Paese” nella delicata fase post emergenziale.
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie criminali, si propongono quali “facilitatori” della penetrazione criminale nel tessuto socio-economico.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonchè per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi nell’esecuzione di mirate indagini di Polizia Giudiziaria e attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.
Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonchè i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.
Nel corso del periodo gennaio 2022 – maggio 2023, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 104 soggetti ed ammonta a oltre 14 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro e a circa 2 milioni di euro il valore delle confische eseguite.
Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del “Codice Antimafia”, conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che, per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria e fallimentare.
Sono stati eseguiti 675 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 10 persone per i reati di riciclaggio e 10 di autoriciclaggio.
Il valore del riciclaggio accertato si è attestato a oltre 4,8 milioni di euro, mentre quello dell’autoriciclaggio accertato è risultato di oltre 21,3 milioni di euro, inoltre, sono stati effettuati sequestri per circa 2 milioni di euro per riciclaggio e per oltre 1,1 milioni per autoriciclaggio..
Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati denunziati alla competente A.G. 35 persone, di cui 5 in stato di arresto, inoltre, sono stati effettuati sequestri di beni per un valore pari a oltre 130mila euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di circa 5,8 milioni di euro.
A tutela del mercato dei beni e dei servizi e a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonchè delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore, i Reparti operativi della Basilicata hanno effettuato 88 interventi e dato esecuzione a 40 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 84mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri, per un valore di circa 800mila euro.
Nel quadro delle attività di controllo del territorio da parte delle varie forze di polizia, anche la Guardia di Finanza ha fornito il proprio apporto con l’impiego di 4.128 pattuglie nel servizio “117”, oltre a quelle impegnate in altri servizi programmati, a cui si aggiungono quelle relative ai “Dispositivi permanenti di contrasto ai traffici illeciti” e i “Dispositivi operativi per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale organizzato”, impiegate dai Comandanti Provinciali per corrispondere alle attivazioni delle Autorità Prefettizie.
Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti sono stati eseguiti 313 interventi, condotti anche attraverso un capillare monitoraggio delle arterie stradali di collegamento tra i maggiori siti di interesse operativo, che hanno portato al sequestro di circa 205,43 chili di sostanze stupefacenti e alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di 60 persone, di cui 18 in stato di arresto, nonchè alla segnalazione di 274 assuntori alle competenti Prefetture.
Rocco Becce
Direttore Editoriale