CRONACA – LUCCA, TUTELA DEL DISTRETTO TURISTICO DELLA VERSILIA. SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 100 OROLOGI CON NOTI MARCHI CONTRAFFATTI. DENUNCIATA UNA PERSONA – I finanzieri del Comando Provinciale di Lucca hanno potenziato, con l’inizio della stagione estiva, le attività di controllo del territorio anche in Versilia al fine, tra l’altro, di tutelare il distretto turistico dalle infiltrazioni di attività economiche illegali. È proprio in tale contesto che i Finanzieri del Gruppo Viareggio, nell’ambito di un servizio che ha anche portato al sequestro di vari altri articoli contraffatti, hanno individuato, nel Comune di Forte dei Marmi, sulla Strada Statale “Aurelia” in direzione mare, un’auto sospetta da tempo monitorata che, alla vista dei militari, ha incrementato la propria velocità al fine di eludere un possibile controllo. Le Fiamme Gialle, hanno, così, fermato e sottoposto a controllo il mezzo, condotto da un extracomunitario. La successiva ispezione dell’autovettura ha permesso di rinvenire, all’interno un sacchetto di plastica contenente un centinaio di orologi riportanti i marchi di noti brand. In seguito, sono stati avviati riscontri sulla merce rinvenuta che hanno permesso di accertare come gli oggetti, destinati alla vendita nelle località della Versilia, al prezzo oscillante tra i 250 e i 300 euro ognuno, riportavano marchi contraffatti. Per tali ragioni, la merce, che immessa sul mercato avrebbe generato profitti illeciti pari ad oltre 30mila euro, è stata sottoposta a cautela penale e l’uomo che la deteneva è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lucca per i reati di ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti falsi. TREVISO, RINTRACCIATI ALLE BAHAMAS PARTE DEI PROVENTI DELL’EVASIONE FISCALE DI UNA SOCIETÀ TREVIGIANA. SEQUESTRATI 285MILA EURO. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno rintracciato alle Isole Bahamas parte dei proventi dell’evasione fiscale realizzata, tra il 2015 e il 2018, da una società trevigiana, grazie all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emesse da una persona giuridica di diritto maltese per circa 1,5 milioni di euro. I due soci dell’impresa, pertanto, sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica non solo per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni economiche fittizie, ma anche per il più grave reato di autoriciclaggio, atteso che parte dei proventi dell’evasione, pari a circa 285 mila euro, su un ammontare di risparmio d’imposte pari a 700mila euro, è stata rintracciata in due distinti conti correnti, intestati a nomi di fantasia, che i due indagati avevano aperto nelle isole caraibiche. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Treviso, alla luce del grave quadro indiziario acquisito dai finanzieri del Gruppo Treviso, con l’ausilio del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, competente per i rapporti con l’estero, ha disposto il sequestro preventivo per equivalente dei proventi illeciti riciclati all’estero. Il provvedimento è stato immediatamente eseguito dalle Fiamme Gialle, che hanno cautelato disponibilità finanziarie riconducibili ai due imprenditori, detenute in conti correnti nazionali, per 285mila euro, pari al provento del reato di autoriciclaggio. Le indagini sono state avviate da una verifica fiscale nei confronti di una società, con sede in provincia di Treviso, attiva nel commercio di software e applicativi informatici. Nonostante l’apparente regolarità della contabilità, a insospettire i finanzieri sono stati i rapporti commerciali con un’azienda maltese, a sua volta partecipata da una società con sede in Liechtenstein, che aveva emesso, nei confronti della società trevigiana, fatture per 1,5 milioni di euro, per l’utilizzo di un software di cui l’impresa maltese sarebbe stata licenziataria. Grazie alla cooperazione internazionale, si è scoperto che il pagamento delle fatture era avvenuto prevalentemente con bonifici su un conto corrente acceso in Repubblica Ceca, da qui il denaro, attraverso una fiduciaria, era transitato a Dubai, negli Emirati Arabi, e, infine, riaccreditato, per 285mila euro, su due conti di una banca delle Bahamas, territorio qualificato come “paradiso fiscale”. LIVORNO, ALL‘ESTERO INDIVIDUATO DALLA GDF YACHT DI LUSSO DAL VALORE DI PIÙ DI 8 MILIONI DI EURO OCCULTATO AL FISCO. Continua incessante l’attività da parte dei finanzieri della Sezione Operativa della Stazione Navale labronica al contrasto di specifiche forme di illegalità economica particolarmente insidiose, come quelle rilevate a carico di connazionali proprietari di imbarcazioni da diporto battenti bandiera estera in violazione degli obblighi dichiarativi dei beni posseduti all’estero. La delicata è specifica attività investigativa ha permesso di accertare che una società semplice con sede nelle Marche, è risultata essere proprietaria di una imbarcazione del valore di oltre € 8.161.800,00, ormeggiata presso un porto turistico della costa degli Etruschi e battente bandiera estera, senza che la stessa venisse dichiarata nell’apposito quadro RW, come previsto dalla Legge 4 agosto 1990, n. 227 (c.d. “monitoraggio fiscale”), che impone l’obbligo di dichiarazione per il proprietario residente in Italia, comprese le società semplici. Tale fenomeno viene definito “flagging out”, caratterizzato dal processo che vede i proprietari di yacht di lusso issare bandiere estere che consentano una congrua riduzione delle voci di spesa relative, ad esempio, alle dotazioni di sicurezza, equipaggiamenti, assicurazioni, imposte e, in alcuni casi come questo specifico, di nascondere il possesso al fisco italiano delle imbarcazioni considerate nella fattispecie “beni di lusso”, con la conseguente mancata dichiarazione nel previsto quadro RW del modello UNICO. Sono in corso di definizione le relative sanzioni amministrative che si attesteranno dal 3% al 15 % dell’importo non dichiarato, che risultano essere compresa da un minimo di € 500.000,00 ad un massimo di € 2.500.000,00. Il risultato conseguito, inserendosi nel più ampio dispositivo finalizzato alla repressione degli illeciti di natura economica finanziaria, evidenzia la costante e vigile attenzione sull’economia legale, a tutela della grande platea dei contribuenti virtuosi, svolta dalla Guardia di Finanza attraverso la sua componente aeronavale capace di “leggere” in modo inconfutabile quei particolari indizi utili agli approfondimenti tributari e fiscali. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, OPERAZIONE ANTIDROGA DEI CARABINIERI CON 5 ARRESTI. I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone le misure della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari per 5 uomini, gravemente indiziati, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in concorso. L’odierno provvedimento cautelare è il frutto di ininterrotte indagini, svolte da ottobre a dicembre 2022, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e delegate ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro, che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che i 5 erano già operativi dal 2019, dediti allo spaccio di cocaina nella zona di San Basilio, quartiere ad elevata densità criminale, dove l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri è sempre alta e dove nel tempo sono stati già eseguiti copiosi interventi repressivi, in particolare su consorterie criminali dedite al traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno anche consentito di raccogliere elementi indiziari circa la modalità di spaccio di stupefacenti che avveniva con consegna a domicilio, assimilabile a quella meglio nota del “food delivery” svolta attraverso l’opera di un uomo dedito a svolgere le mansioni di centralinista, il quale, raccolte le ordinazioni degli acquirenti, li guidava sino al luogo in cui recarsi per incontrare il pusher di turno. Per fidelizzare e tenere aggiornati i propri clienti, è stato accertato che era stato creato un sistema di pubblicità, attraverso i social, con orari, offerte e tariffario. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro, in un periodo di soli 2 mesi, hanno consentito di ipotizzare 5mila contatti giornalieri, per un volume di affari di oltre 1 milione e mezzo di euro annui. Tra i metodi di consegna effettuati vi era anche l’utilizzo di un taxi in uso a uno degli indagati. Nel corso delle indagini, a riscontro delle attività investigative, i Carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, 3 persone e sequestrate migliaia di dosi di cocaina, rinvenute all’interno di una cantina utilizzata per lo stoccaggio dello stupefacente. BRACCIANO, TROVATE 6 MOTO RUBATE A ROMA. I CARABINIERI ARRESTANO 49ENNE PER RICICLAGGIO DI VEICOLI E DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Bracciano hanno arrestato un 49enne italiano gravemente indiziato di riciclaggio di veicoli rubati e detenzione illegale di armi. Seguendo un segnale di localizzazione di un tablet lasciato a bordo di una moto rubata a Roma, ha permesso ai Carabinieri di intervenire presso una pertinenza dell’abitazione dell’uomo, a Bracciano, trovando la moto in questione a cui stava smontando alcune parti meccaniche e di carrozzeria. Nel corso della perquisizione, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Bracciano hanno anche rinvenuto e sequestrato altre 5 moto e 7 targhe di moto, risultate rubate tra maggio e giugno 2023 nella Capitale, oltre ad un fucile, una pistola e delle cartucce, il tutto detenuto illegalmente. L’uomo è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. CAMPAGNANO DI ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO PER DETENZIONE ILLECITA DI STUPEFACENTI. Sabato scorso i Carabinieri di Campagnano di Roma hanno arrestato un 65enne di origini albanesi per detenzione illecita di stupefacenti. I militari hanno operato una perquisizione domiciliare a carico dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, alla quale hanno partecipato anche i Carabinieri cinofili di Santa Maria di Galeria. Presentatisi all’alba, i militari hanno bussato alla porta, senza inizialmente ricevere risposta, successivamente una voce dall’abitazione ha invitato i Carabinieri ad attendere, instillando il sospetto negli operanti che all’interno si stesse cercando in qualche modo di occultare stupefacente. In effetti poco prima che il destinatario di perquisizione aprisse la porta di casa, i Carabinieri hanno udito il rumore dello scarico di un WC che veniva azionato all’interno dell’appartamento, grazie ad un’intuizione, frutto dell’esperienza operativa maturata negli anni, i militari avevano però installato una retina all’imboccatura di uno dei segmenti che componeva la colonna di scarico delle acque nere riuscendo, anche grazie alla collaborazione di Dingo, il cane antidroga, a recuperare 18 grammi di cocaina suddivisi in 12 involucri e 23 grammi di hashish suddivisi in 9 frammenti. L’uomo è stato, quindi, arrestato e giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Tivoli, che ha convalidato l’arresto applicando la misura dell’obbligo di dimora con permanenza presso la propria abitazione durante la notte. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, in Italia tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni, seppur con ancora il rischio di alcuni temporali diurni sulle Alpi. Le temperature saranno stabili o in lieve aumento tra i 32 e 38 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale