CRONACA – ROVIGO, FINE SETTIMANA CON CONTROLLI INTENSIFICATI NELL’AREA LITORANEA UTILIZZATI ANCHE MEZZI NAVALI ED ELICOTTERO Fine settimana denso di controlli da parte dei finanzieri del Comando Provinciale di Rovigo impegnati in una massiccia operazione di controllo economico del territorio su tutto il territorio polesano a contrasto di ogni forma di abusivismo. Interventi più massicci sono stati in particolare eseguiti su tutto il litorale, in particolare nella zona di Rosolina, con particolare attenzione all’abusivismo commerciale ed ambulante, alle strutture ricettive e di ristorazione ed alla navigazione da diporto. Con il supporto di un elicottero della Sezione Area di Venezia e la collaborazione della Sezione Operativa Navale di Porto Levante, circa 30 finanzieri del Gruppo di Rovigo e della Tenenza di Loreo, supportati dai colleghi di Occhiobello, Adria e Lendinara, hanno intensificato per tutta la giornata di sabato e domenica la loro attività eseguendo decine di interventi in diversi settori operativi rivolgendo particolare attenzione al contrasto del commercio abusivo o irregolare, al rispetto della normativa fiscale e a quella sanitaria, oltre che al lavoro “nero” o irregolare. Nel corso dell’attività sono stati quindi eseguiti un centinaio di controlli amministrativi ad esercizi e imbarcazioni, che hanno portato ad elevare una decina di sanzioni e a sequestri di migliaia di prodotti vari per violazioni alle norme sul commercio, e di una decina di chili di alimenti per violazioni alle norme igienicosanitarie, con conseguente sospensione dell’attività di una pizzeria. Sono stati inoltre individuati 9 lavoratori irregolari, e sanzionati 7 datori di lavoro per l’impiego di tali lavoratori, e verbalizzate 2 imbarcazioni per violazioni alle norme di sicurezza della navigazione. VERONA, FITTIZIA RESIDENZA ALL‘ESTERO. DENUNCIATO DALLA GDF PER EVASIONE FISCALE. Si presentava come una società residente in Repubblica Ceca, ma, di fatto, svolgeva la propria attività sul territorio nazionale con una struttura operativa a Bardolino (VR) e un magazzino a Castelnuovo del Garda (VR), omettendo di presentare la dichiarazione dei redditi prodotti in Italia e di versare le relative imposte all’erario. È quanto scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale di Verona, a seguito di una preliminare attività infoinvestigativa, condotta anche attraverso l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, e dai successivi appostamenti che hanno evidenziato l’effettiva operatività dell’impresa nel territorio dello Stato. La società estera, infatti, risultava attiva nel settore dell’organizzazione di fiere ed eventi nel mondo delle due ruote. E, così, i finanzieri della Tenenza di Bardolino hanno contestato i redditi prodotti in Italia alla società estera e denunciato per evasione fiscale il legale rappresentante, nonchè amministratore unico, un veronese di 45 anni. Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona, hanno confermato le iniziali ipotesi investigative. Infatti, attraverso l’emissione di un Ordine di Indagine Europeo, inoltrato tramite il canale per la cooperazione giudiziaria europea EUROJUST alla competente Autorità Giudiziaria della Repubblica Ceca, è stato accertato che la società estera aveva sede a Praga in uno scantinato di 20 mq, adibito ad uso ufficio, ove risultavano domiciliate, tra l’altro, altre 1.000 società di varia nazionalità. L’utilizzo del locale, condiviso con tutte le società domiciliate, era concesso dal proprietario, il quale forniva, tra l’altro, anche un servizio di ritiro della corrispondenza attraverso l’impiego di una cassetta postale collettiva, in uso comune a tutte le società clienti. La società estera ha definito le imposte con l’Agenzia delle Entrate versando circa 1 milione di euro nelle casse dello Stato. LIVORNO, CONTRASTO E PREVENZIONE ANTIDROGA DELLA GDF DURANTE IL FINE SETTIMANA. Oltre ai servizi di Polizia Economico-Finanziaria, proseguono incessantemente anche le attività antidroga dei finanzieri labronici coordinati dal Comando Provinciale Livorno. In particolare nel corso dell’ultimo fine settimana i militari del Gruppo Livorno, della Compagnia di Cecina e della Tenenza di Castiglioncello, supportati da baschi verdi e unità cinofile antidroga, hanno passato al setaccio le zone della movida e dei locali notturni della costa. Oltre 20 i finanzieri impegnati, in divisa e in borghese, per garantire un adeguato servizio di prevenzione e tutela dei più giovani, nonchè per dare un riscontro ai tanti genitori che chiedono sicurezza per i propri figli Controllate centinaia di autovetture e soggetti, per verificare anche che non stessero pericolosamente alla guida con stupefacenti. I risultati non si sono fatti attendere, 3 denunciati, oltre 30, invece, i verbalizzati amministrativamente e segnalati in Prefettura, ben 5 le patenti ritirate. Complessivamente sequestrate diverse decine di dosi tra marijuana, hashish, cocaina e anche MDMA. Nel corso di una perquisizione, un livornese, maggiorenne, è stato trovato in possesso di diversi grammi di hashish, e di 1.800,00 euro in contanti, dei quali non ha saputo fornire alcuna valida giustificazione, essendo peraltro senza lavoro. Oltre alla denuncia è, quindi, scattato il sequestro della droga e del denaro. Alcuni genitori che si apprestavano ad accompagnare, o ritirare, i figli presso discoteche e locali notturni, pur controllati sul frangente hanno ringraziato per l’attività di prevenzione e il senso di sicurezza fornito dalla presenza dei militari in servizio. VITERBO, TUTELA DEL “MADE IN ITALY“, MAXI SEQUESTRO DELLA GDF DI OLTRE 1.740.000 PEZZI. DENUNCIATE 8 PERSONE. Finanzieri del Comando Provinciale di Viterbo, nel corso di un piano straordinario di controlli nello specifico settore, intensificato dall’attuazione dei Dispositivi Permanenti, hanno eseguito 9 interventi presso esercizi commerciali nei comuni di Tarquinia, Montalto di Castro, Civita Castellana e Viterbo, al fine di verificare la liceità dei prodotti detenuti e messi in commercio ovvero recanti false e fallaci indicazioni circa la loro provenienza e fabbricazione. Le attività hanno portato al deferimento all’A.G. di 8 persone, interessando le Procure della Repubblica di Viterbo e Civitavecchia. In particolare per due interventi effettuati dal Gruppo di Viterbo, è stato possibile risalire all’origine delle forniture, con attività eseguite in Napoli e provincia. In un caso il sequestro ha riguardato circa 40mila pezzi consistenti in asciugamani, trapunte matrimoniali e accappatoi da bagno recanti segni e simboli aziendali idonei da poter indurre in errore il consumatore circa la loro provenienza. In un secondo e più sostanzioso caso, a seguito di un preliminare sequestro di 10mila pezzi nel capoluogo, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo ha emesso un decreto di perquisizione locale, che ha portato al rinvenimento di circa 1.690.000 articoli elettrici ed elettronici riproducenti stampigliature che per tipologia, forma, colore e caratteristiche possono indurre in errore il consumatore finale, facendo ritenere che gli stessi siano di produzione e provenienza italiana. I prodotti sottoposti a sequestro, qualora immessi sul mercato, avrebbero fruttato oltre 10 milioni di euro circa. La merce rinvenuta è stata sottoposta a sequestro per la violazione e commercializzazione di prodotti industriali ingannevoli circa la loro produzione e provenienza. L’AQUILA, CONTRASTO AL TRAFFICO E SPACCIO DI STUPEFACENTI DELLA GDF, UN ARRESTO E DROGA SEQUESTRATA. La Compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano, perennemente impegnata nel settore del contrasto al traffico e allo spaccio di stupefacenti, ha attivato, nel pomeriggio di ieri, un servizio di pattugliamento del territorio, specifico per il contrasto di eventuali fenomeni inerenti gli stupefacenti. Una pattuglia delle Fiamme Gialle avezzanesi poneva l’attenzione su uno straniero di nazionalità dominicana iniziando, così, un servizio di osservazione e pedinamento. Dopo qualche ora una ulteriore pattuglia procedeva, quindi, al suo fermo stradale, il quale si mostrava sin da subito nervoso alla vista dei militari che, a quel punto, effettuavano i dovuti approfondimenti. Dalla perquisizione personale e del veicolo i militari hanno rinvenuto una busta contenente oltre 2 etti e mezzo di sostanza stupefacente di tipo cocaina, un bilancino di precisione ed una quantità considerevole di banconote di piccolo taglio. Il pm di turno, dott. Ugo Timpano, ne ha, così, disposto l’arresto. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CONTROLLI INTERFORZE PRESSO LA STAZIONE TERMINI E ZONE LIMITROFE. 2.290 le persone controllate, 1 denunciata per ricettazione, 113 i veicoli controllati, 35 violazioni rilevate al “Codice della Strada” e 6 gli esercizi commerciali sottoposti a controllo. È questo il risultato ottenuto nella giornata di ieri a Roma, grazie ad un servizio interforze di ordine e sicurezza pubblica nell’area della Stazione Ferroviaria Roma Termini, ormai da mesi attenzionata con servizi e controlli dedicati. È stato impiegato ingente personale appartenente alla Polizia di Stato, sia del Commissariato Viminale che di Esquilino, unità cinofile e agenti dell’R.P.C., Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante e Roma Centro, Carabinieri del Nas e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, militari della Guardia di Finanza e agenti della Polizia Locale di Roma Capitale. I servizi sono stati disposti al fine di verificare e controllare eventuali irregolari sul territorio nazionale presenti, contrastare l’abusivismo e prevenire e reprimere fenomeni legati allo spaccio di droga e ai reati predatori, ed effettuare verifiche amministrative capillari nei confronti degli esercizi commerciali presenti nella zona. Analoghi servizi proseguiranno regolarmente anche nelle prossime settimane.
CAPENA, COPPIA CONTROLLATA DAI CARABINIERI PERCHÈ AGLI ARRESTI DOMICILIARI E TROVATA IN POSSESSO DI 30 CHILI DI DROGA. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Monterotondo hanno controllato a Capena una coppia, già ristretta in regime di arresti domiciliari e, con sorpresa degli stessi militari, hanno rinvenuto in casa ben 30 chilogrammi di hashish. Sono scattate, così, nuovamente le manette, ma questa volta con la traduzione in carcere per i due. L’episodio è accaduto la scorsa notte, quando la pattuglia del “112” di Monterotondo aveva tra i compiti da svolgere quello del controllo degli arrestati domiciliari, per assicurarsi fossero in casa anche di notte. Così, bussando a casa di una coppia di Capena, entrambi italiani, ai domiciliari, perchè indagati per attività di spaccio accertate dagli stessi Carabinieri del posto. Questa volta, i militari hanno deciso di entrare dentro casa e non limitarsi ad accertare sull’uscio che i due conviventi fossero presenti. Infatti, è facoltà del personale operante chiedere di ispezionare anche l’appartamento, per accertare che non vi fosse nessuno in casa, visto che tra le prescrizioni c’è anche il divieto di incontrare non conviventi. La richiesta dei Carabinieri ha però causato una reazione insolita dei pusher, che sono apparsi irritati e indisponibili verso la richiesta, pur consapevoli che ciò è prevista dalla legge. Tale circostanza ha, così, indotto i militari a chiedere l’ausilio di altri colleghi del NOR di Monterotondo che, giunti sul posto, hanno dato corso ad una perquisizione al termine della quale, occultata sotto un letto, è stata rinvenuta una grossa scatola in cartone con all’interno 30 panetti di hashish, ciascuno dei quali del peso di un chilogrammo, per un totale dunque di 30 kg di sostanza stupefacente. Sono così scattate subito le manette per la coppia, lui 32 anni e lei 47 anni, entrambi tradotti presso il carcere di Roma Rebibbia per la convalida davanti al GIP. Alla luce del notevole ed inusuale quantitativo di stupefacente rinvenuto, del valore sul mercato di oltre 300mila euro, i Carabinieri stanno ipotizzando un salto di qualità dei due, verso gli ambienti del traffico di stupefacenti e non più dello spaccio al dettaglio. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
MARINA DI GINOSA, IN CARCERE FINISCE UN 35ENNE RUMENO. Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Marina di Ginosa, per furto, hanno arrestato e condotto in carcere a Taranto un rumeno 35enne, responsabile di essere riuscito ad ottenere un ultimo appuntamento con la propria ex, per consegnarle alcuni effetti personali, ma, invece, rubarle le chiavi e fuggire con la sua auto. L’uomo era già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna che dopo averlo raggiunto le avrebbe intimato, minacciandola, di consegnargli le chiavi del veicolo, ottenendo un tassativo rifiuto. L’arrestato, a questo punto, strattonandola con violenza, sarebbe, comunque, riuscito a sottrarle e darsi alla fuga. Fortunatamente, alcune persone presenti sul posto hanno immediatamente segnalato l’accaduto alla centrale operativa dell’Arma. I Carabinieri giunti sul posto, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a bloccare il violento e recuperare l’autovettura, poi, consegnata alla vittima. È quanto comunicato dal Comando Provinciale CC di Taranto.
METEO Per domani, in Italia, come segnalato da “3B Meteo“, tempo inizialmente soleggiato, dal pomeriggio temporali anche forti sulle Alpi centro orientali in propagazione serale e notturna alla pianura Triveneta. Tempo soleggiato su tutte le regioni per l’intera giornata. Temperature in ulteriore lieve aumento. Tempo stabile e ovunque soleggiato con caldo molto intenso. Temperature in ulteriore rialzo, tra i 35 e 42 gradi, con picchi di 45 e oltre.
Rocco Becce
Direttore Editoriale