CRONACA – VICENZA, SEQUESTRATA DALLA GDF DISCARICA DI OLTRE 2000 MQ. CON LA COLLABORAZIONE DI ARPAV VENETO – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Vicenza continua l’incessante attività di salvaguardia del territorio berico e di repressione delle violazioni in materia ambientale, attraverso un perdurante e incisivo controllo della Provincia. Nei giorni scorsi, i militari del Gruppo Vicenza, insieme al personale dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, hanno effettuato un controllo in materia ambientale presso una società operante nel settore del rivestimento di pavimenti e muri, con sede a Vicenza, finalizzato al riscontro delle modalità di gestione dei rifiuti. Il sito era stato inizialmente individuato grazie ad uno dei numerosi sorvoli aerei effettuati dalle Fiamme Gialle con il supporto di un elicottero della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Venezia, volti ad una mappatura di siti abbandonati o in situazioni di apparente degrado. Le risultanze acquisite dai finanzieri vicentini, condivise con i tecnici dell’ARPAV, hanno portato ad un accesso ispettivo nell’area che ha permesso di sottoporre a sequestro una discarica a cielo aperto di oltre 2mila mq, sita su un terreno adiacente alla sede della società, nella quale sono stati depositati, tra la vegetazione e in grande quantità, cumuli di rifiuti edili, imballaggi in sacchi e sfusi nonché materiale di risulta proveniente dalla macinazione della pietra. Inoltre, la presenza della discarica abusiva ha condotto alla denuncia del rappresentante legale della società, proprietario del terreno, per il reato di gestione di rifiuti non autorizzata. Le attività svolte dalla Guardia di Finanza di Vicenza testimoniano il costante impegno garantito dal Corpo nella prevenzione di ogni tipo di illecito economico-finanziario, ivi inclusi quelli legati alla violazione della normativa ambientale, suscettibili di compromettere l’habitat naturale e le bellezze paesaggistiche vicentine. MONZA, CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E CONTRASTO DEL SOMMERSO DA LAVORO DELLA GDF. Prosegue il piano di controlli mirati dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza che, nell’ambito dell’intensificazione delle attività di Polizia Economico-Finanziaria da tempo avviata ai fini del contrasto del sommerso da lavoro, hanno individuato, dopo i trentanove scoperti da inizio anno, ulteriori 15 lavoratori impiegati “in nero”. Il rafforzamento della presenza ispettiva, originata anche dalla valorizzazione delle segnalazioni al “117” si è concentrato sulla posizione di alcuni datori di lavoro preliminarmente individuati sulla base di specifici alert sintomatici di possibili illiceità nell’impiego con ricadute sulla salvaguardia dell’occupazione e la sicurezza dei lavoratori, con un’azione capillare delle pattuglie puntualmente dispiegate su tutto il territorio provinciale, privilegiando i luoghi di attrazione serali e notturni dei week end, che tradizionalmente, dopo la chiusura delle scuole, fanno registrare numeri più alti in termini di avventori dei centri cittadini. Ammontano ad oltre 67mila euro le sanzioni constatate in esito agli interventi ed accesi ispettivi svolti, su tutto il territorio provinciale, dai finanzieri del Gruppo di Monza e delle Compagnie di Seregno e Seveso che hanno sorpreso 15 lavoratori, di cui 6 di nazionalità italiana, 7 egiziani, un marocchino ed un cittadino pakistano, intenti a prestare la propria opera presso esercizi commerciali brianzoli, un rinomato bar del capoluogo, un ristorante di Lesmo, 3 pizzerie di Lissone, Villasanta e Sovico, una panetteria di Seveso, un’azienda di poltrone e divani a Lentate sul Seveso, in assenza di una regolare assunzione. A seguito dei successivi e più approfonditi accertamenti, esperiti trasversalmente anche al fine di riscontrare la correttezza degli adempimenti civilistici, previdenziali e assistenziali incombenti in capo al datore di lavoro, sono 2 gli esercizi commerciali per i quali è stata richiesta al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro il provvedimento di sospensione dell’attività e 7 i datori di lavoro verbalizzati per mancata comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, di cui uno sanzionato per mancata effettuazione di ritenute fiscali. FIRENZE, BANCAROTTA FRAUDOLENTA E SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA AL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE SCOPERTA DALLA GDF. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze su richiesta della locale Procura della Repubblica, per plurime ipotesi di bancarotta fraudolenta ai danni di una società fallita operante a Firenze nel settore della compravendita e ristrutturazione di beni immobili, nonché di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. In particolare, il provvedimento pone agli arresti domiciliari un soggetto amministratore di fatto della fallita, mentre 6 sono le misure interdittive del divieto di esercitare, per la durata di 1 anno, attività professionali o imprenditoriali per altrettanti indagati tra soci, amministratori e liquidatori. Disposto anche il sequestro di beni mobili e immobili per un valore di oltre 900mila euro, corrispondenti alle distrazioni operate a danno del patrimonio della fallita, che hanno reso altresì inefficace la procedura di riscossione dell’Erario. L’attività investigativa, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Firenze e diretta dalla Procura della Repubblica di Firenze, ha permesso di individuare, sulla base degli elementi di prova sinora raccolti e secondo l’ipotesi vagliata dal Giudice nel provvedimento in corso di esecuzione, un presunto sistema in base al quale gli indagati, attraverso la sistematica interposizione di un terzo quale amministratore di diritto nonchè liquidatore ed eseguendo le istruzioni del dominus, pluripregiudicato, in passato già condannato per reati di bancarotta fraudolenta ed a capo di un gruppo imprenditoriale a gestione familiare, avrebbero privato la fallita del suo intero patrimonio attraverso un’attività di dismissione dello stesso. Nel dettaglio, gli indagati avrebbero sottratto circa 900mila euro effettuando bonifici e/o prelievi dai conti correnti della fallita a loro beneficio ovvero di persone fisiche o giuridiche a loro legate. Inoltre, stipulando un contratto di vendita simulato, gli indagati avrebbero ceduto 2 unità immobiliari e appezzamenti di terreno della fallita a favore di una società a loro riconducibile, senza mai versare il prezzo pattuito, rendendo, così, inefficace la procedura di riscossione da parte dell’Erario dei debiti accumulati, pari a circa 700mila euro, pari al 90% del passivo fallimentare. Infine, per ostacolare la ricostruzione delle condotte fraudolente e recare, così, ulteriore danno ai creditori, sarebbero state sottratte o distrutte tutte le scritture contabili obbligatorie. CHIETI, SEQUESTRATI DALLA GDF CAPI D’ABBIGLIAMENTO RECANTI NOTI MARCHI CONTRAFFATTI DI BRAND NAZIONALI ED INTERNAZIONALI. Prosegue, incessante, l’attività di contrasto all’abusivismo commerciale ed alla contraffazione nel corso della stagione estiva, avviata dal Comando Provinciale di Chieti, che ha permesso di sequestrare diverse centinaia di capi d’abbigliamento contraffatti, tutti riportanti i segni distintivi di noti brand della moda nazionale ed internazionale. Il blitz anticontraffazione, posto in essere dai militari del Gruppo, ha permesso di individuare una persona che, con diversi borsoni a seguito, aveva occupato uno spazio pubblico per vendere gli articoli falsificati durante lo svolgimento del mercato settimanale che ha luogo in Chieti Scalo. Alla vista dei finanzieri, quest’ultimo, abbandonava d’impeto gli imballaggi, disperdendosi tra i passanti e rendendosi, di fatto, irreperibile. In tale circostanza, le Fiamme Gialle operanti, al fine di non mettere a repentaglio l’incolumità dei passanti e dei turisti, provvedevano direttamente a cautelare la merce contraffatta. L’attività investigativa è ora rivolta all’identificazione dell’autore del reato, anche grazie al contestuale sequestro di uno smartphone rinvenuto nella zona dov’era esposta la merce illegale, nonchè alla ricostruzione della filiera del falso per individuare gli eventuali centri di stoccaggio presenti sul territorio provinciale. PESCARA, 51ENNE IN TRENO CON CIRCA 300 GRAMMI DI HASHISH, ARRESTATO DALLA GDF PER SPACCIO. Il Comando Provinciale di Chieti, nell’ambito della costante azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ha sequestrato circa 300 grammi di sostanze psicotrope e tratto in arresto un ortonese di 51 anni. I militari della Tenenza di Ortona, si sono nuovamente resi artefici di un intervento repressivo pochi giorni dopo quello che li aveva condotti a sequestrare oltre 9 kg di stupefacenti di vario genere a Francavilla al Mare. Al termine di un’accurata attività d’indagine nei confronti di una persona con precedenti specifici, i finanzieri lo hanno atteso alla stazione ferroviaria di Pescara, di ritorno da una città del Nord-Italia dove aveva presumibilmente acquistato lo stupefacente. A seguito della perquisizione, venivano rinvenuti, occultati all’interno dello zaino, tre panetti di hashish per un totale di 286 grammi. La detenzione della sostanza stupefacente, induceva le Fiamme Gialle alla successiva perquisizione domiciliare presso l’abitazione dello stesso sita in Ortona, dove sequestravano anche un bilancino di precisone ed un coltellino utilizzato per il taglio della sostanza stupefacente. Il quantitativo di droga complessivamente rinvenuto e la presenza di strumenti idonei a lavorarlo hanno consentito di ipotizzare una diversa destinazione dello stupefacente rispetto all’uso personale e, quindi, la configurazione del reato di detenzione della sostanza ai fini di spaccio, per il quale il presunto pusher è stato arrestato e sottoposto a giudizio direttissimo e, su disposizione del giudice monocratico, è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Inoltre, essendo emerso che il l’uomo era percettore del “Reddito di cittadinanza”, lo stesso è stato segnalato all’INPS per la sospensione dell’erogazione del beneficio. FERMO, RECUPERATI DALLA GDF ALTRI 180 KG CIRCA DI MARIJUANA PER UN VALORE AL DETTAGLIO DI CIRCA 1 MILIONE E 800MILA EURO. Nei giorni scorsi, in due distinte operazioni, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nel corso di attività istituzionali finalizzate alla repressione del traffico di stupefacenti, hanno effettuato alcuni controlli presso i depositi di diversi spedizionieri operanti nell’ambito della circoscrizione di competenza, che hanno consentito di individuare diversi pacchi emananti un forte odore di marijuana destinati ad un’azienda attiva nel settore della rivendita di cannabis light. Gli accertamenti esperiti nell’immediato, svolti sotto l’egida ed il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno portato al rinvenimento di numerosi colli contenenti complessivamente 180 kg circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana, in alcuni casi muniti di documentazione risultata non conforme e/o in regola con la vigente normativa, in altri totalmente sprovvisti di idonea certificazione. I quantitativi di stupefacente sono stati sottoposti a sequestro, con contestuale deferimento alla competente Autorità Giudiziaria del legale rappresentante della società destinataria della sostanza. Le operazioni di servizio effettuate dai militari rientrano nel costante monitoraggio di tutte le merci in genere – quotidianamente veicolate attraverso le compagnie di trasporto nazionali ed internazionali – sovente avvalendosi del prezioso ausilio delle unità cinofile, determinanti per l’individuazione di plichi contenenti sostanze illecite. Le condotte segnalate sono attualmente al vaglio della Procura della Repubblica di Fermo, mentre lo stupefacente sarà sottoposto, non appena disposto dall’Autorità Giudiziaria, alle previste analisi di laboratorio per confermarne il principio attivo. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO 6 PERSONE PER FURTO. Nel corso di mirati servizi al contrastro dei reati predatori che, spesso vedono i turisti in visita nella Capitale, i Carabinieri del Gruppo di Roma hanno messo in campo numerose pattuglie. In pochi giorni sono 6 le persone arrestate per furto. I Carabinieri del Nucleo Operativo Roma San Pietro hanno arrestato un cittadino algerino 32enne che poco prima aveva rubato la borsa ad una turista cinese seduta su un muretto in largo Gaetana Agnesi. In piazza Ara Coeli, un’altra pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro, hanno arrestato tre cittadini romeni, un 45enne e due donne di anni 37 e 30, sono stati bloccati subito dopo aver rubato il portafoglio ad una turista inglese. Sulla banchina della fermata della metropolitana “Termini”, un’altra donna di origini serbe, di 34anni, è stata bloccata subito dopo aver rubato il portafoglio custodito all’interno di una borsa da una turista coreana. Infine, in viale Giulio Cesare, nei pressi di un dehor di un bar, un cubano di 36 anni, è stato bloccato da un Carabiniere libero dal servizio, che lo aveva notato mentre si impossessava di una borsa di una donna seduta al tavolo di un bar. Anche in questo caso la refurtiva è stata recuperata e restituita. In tutti i casi sopra citati, le vittime hanno presentato regolare denuncia querela. Tutti gli arresti sono stati convalidati. FIUMICINO, CONTROLLI DEI CARABINIERI NELLO SCALO AEROPORTUALE INTERNAZIONALE “LEONARDO DA VINCI”. Nel corso di queste giornate, dove il principale aeroporto della Capitale è stato preso d’assalto dai vacanzieri, i Carabinieri della Stazione Aeroporto Fiumicino hanno intensificato i servizi sia per contrastare l’esercizio abusivo dell’attività di trasporto pubblico non di linea e anche ogni forma di illegalità in tutta l’area dello scalo aeroportuale intercontinentale “Leonardo Da Vinci”. Le varie attività hanno portato alla denuncia di due persone e alla sanzione di quattro autisti mentre procacciavano clienti. Nello specifico, nei pressi di alcuni negozi situati nel Terminal 3 – Partenze, i Carabinieri hanno fermato 2 viaggiatori, che in attesa del proprio volo, hanno tentato di superare le casse senza pagare alcuni prodotti di profumeria, del valore totale di circa 200 euro, occultandoli all’interno del bagaglio a mano. I ladri sono stati notati dal personale addetto alla vigilanza che ha subito allertato i Carabinieri. La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata al responsabile del negozio mentre per i due viaggiatori è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per tentato furto. Nel corso dei controlli nei pressi del “Terminal 3 – Arrivi”, i Carabinieri hanno sorpreso 4 autisti mentre procacciavano clienti al di fuori degli stalli. Nel corso degli accertamenti i militari hanno appurato inoltre che tre degli autisti scoperti non avevano proprio alcun titolo e/o licenza. Per quest’ultimi, i militari hanno fatto scattare anche l’ordine di allontanamento per 48 ore dallo scalo. In totale, i Carabinieri della Stazione Aeroporto Fiumicino hanno elevato sanzioni amministrative per un totale di circa 8.500 euro. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, tra pomeriggio e notte rovesci e locali temporali, anche intensi e con grandine, raggiungeranno Alpi, Prealpi e medio alte pianure. Soleggiato su tutte le regioni, salvo velature in transito e cumuli sui monti. Cielo sino a poco nuvoloso per l’intera giornata. Temperature in aumento, massime tra i 28 e 42 gradi, con picchi anche oltre i 43, nelle zone interne, specie sicule.
Rocco Becce
Direttore Editoriale