All’alba di oggi, lunedì 24 luglio, operazione antimafia, in Puglia, denominata “Game Over“, condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia.
Il supporto operativo è stato portato a termine con la collaborazione dei militari degli altri Comandi Provinciali dell’Arma della Legione Carabinieri “Puglia“, dello Squadrone Eliportato
Cacciatori di ” Puglia“, dei Nuclei Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), Chieti e Tito (PZ), del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Roma e del Reggimento Carabinieri “Puglia“.
82 sono le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale “DDA” (Direzione Distrettuale Antimafia) con il contributo della “DNA” (Direzione Nazionale Antimafia),
Tutti gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti ed altri reati, aggravati dal metodo e finalità mafiosa.
Il tutto, ha preso il via dall’omicidio, di matrice
mafiosa, di Roberto Tizzano e dal ferimento di Roberto Bruno, entrambi esponenti di rilievo della “Moretti–Pellegrino–Lanza“, sottoarticolazione dell’organizzazione mafiosa,
nota come “Società Foggiana 2“, attinti con colpi d’arma da fuoco il pomeriggio del 29 ottobre 2016 e, per questo, condannati, in via definitiva, P.V., C.D.S. e F.S., tutti appartenenti alla cosca “Sinesi–Francavilla“.
Le sentenze hanno accertato che il mandante dell’efferata azione era stato F.S., in risposta al tentato omicidio perpetrato, il 6 settembre 2016, ai danni del padre e capo storico, R.S.
Dagli sviluppi investigativi, come informato in redazione, è stato possibile, nei periodi successivi, di portare a termine due importanti inchieste antimafia coordinate sempre dalla “DDA” (Direzione Distrettuale Antimafia) di Bari e sequestrare droga e armi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale