CRONACA – BOLOGNA, RITROVATO E SEQUESTRATO DALLA GDF PATRIMONIO ILLECITAMENTE ACCUMULATO DALLA “BANDA DEL BUCO” – Nel corso dell’operazione dello scorso 12 luglio, condotta su delega del dott. Roberto Ceroni della “DDA” (Direzione Distrettuale Antimafia) della Procura della Repubblica di Bologna, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, oltre a dare esecuzione a 25 misure cautelari personali, hanno individuato e sottoposto a sequestro, anche con la collaborazione di altri reparti del Corpo operanti in varie regioni d’Italia, denaro contante e numerosi beni di ingente valore nella disponibilità degli indagati, tra cui 2 alberghi, immobili di pregio, una villetta, un ristorante, diversi veicoli di lusso e d’epoca, un’imbarcazzione, orologi di pregio e gioielli, oltre a tanta altra merce. GIRO DI FATTURE FALSE SCOPERTO DALLA GDF TRA TOSCANA, CAMPANIA E BASILICATA. DENUNCIATE 7 PERSONE. La Guardia di Finanza di San Giovanni Valdarno ha scoperto una rilevante frode fiscale, perpetrata mediante l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, ad opera di società del settore dell’edilizia, con sedi in Toscana, Campania e Basilicata. Gli imprenditori coinvolti nell’indagine si sono avvalsi di società “cartiere”, prive di una reale struttura operativa e riferibili a “prestanome” compiacenti, che hanno emesso fatture false per consulenze e per noleggio di attrezzature. Tale meccanismo ha consentito alle imprese destinatarie dei documenti fiscali non solo di abbattere i redditi da sottoporre a tassazione, attraverso l’esposizione di costi fittizi nella dichiarazione dei redditi, ma anche di ridurre il carico fiscale per l’IVA indebitamente detratta. Inoltre, a riprova della falsità dei documenti fiscali, attraverso l’esame dei rapporti bancari, i finanzieri hanno appurato la restituzione del denaro pagato per le prestazioni, da parte delle aziende che emettevano le fatture, in favore dei beneficiari. Grazie al sistema illecito realizzato, gli imprenditori ideatori dello schema fraudolento hanno potuto competere, praticando prezzi sensibilmente inferiori a quelli medi, creando effetti fortemente distorsivi sul mercato, in danno dei numerosi operatori onesti dello stesso settore di appartenenza. Gli autori della frode sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Arezzo per i reati fiscali. In aggiunta, sono state concluse, nei confronti di 7 persone e 6 società, interventi ispettivi, che hanno permesso di constatare e segnalare all’Agenzia delle Entrate basi imponibili sottratte a tassazione, ai fini delle imposte sui redditi, per oltre 4,2 milioni di euro, ed IVA, per circa 1,5 milioni di euro. L’impianto investigativo ricostruito dalle Fiamme Gialle ha trovato piena conferma nella procedura di accertamento avviata dagli Uffici finanziari, tant’è che l’intero importo delle imposte evase, con l’aggiunta delle relative sanzioni, è già in fase di riscossione. LIVORNO, TUTELA DELL’ECONOMIA. CONTRASTO DELLA GDF ALLE VIOLAZIONI ANTIRICICLAGGIO ED ALLA CONCORRENZA SLEALE. Il Comando Provinciale della GDF di Livorno, mediante il diuturno impegno dei reparti sul territorio, prosegue le attività di Polizia Economico-Finanziaria nel quadro del costante monitoraggio del corretto adempimento degli obblighi previsti dalla disciplina antiriciclaggio, in particolare tramite attività ispettive scaturenti da mirate selezioni di target frutto di un approccio basato sul rischio di vulnerabilità all’immissione di patrimoni illeciti nell’economia legale. In particolare, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria livornese dall’inizio dell’anno ha svolto molteplici attività nei confronti di sottoposti all’osservanza degli obblighi antiriciclaggio, la cui pianificazione è stata orientata dalle analisi di contesto e risk analysis, anche avuto riguardo ai fenomeni di criminalità economico-finanziaria più diffusi in alcuni settori dell’economia. Le attività svolte hanno interessato professionisti e attività legate all’intermediazione finanziaria. Gli approfondimenti sono stati condotti nei confronti di due commercialisti, un consulente del lavoro, tre money transfer e loro clienti. Attenzionate anche le consistenti movimentazioni finanziarie, pure con l’estero, di una coppia di coniugi imprenditori. Per i professionisti giuridico-contabili è emerso come, da accertamenti pregressi di Polizia, avessero posto in essere condotte idonee a pregiudicare la completa efficacia del presidio antiriciclaggio. In particolare, gli specialisti del Nucleo P.E.F. labronico hanno rilevato come i professionisti non abbiano adempiuto alle prescrizioni legislative afferenti l’adeguata verifica e identificazione della clientela, nonchè la corretta conservazione dei relativi dati e documenti, quindi, tutti coinvolti in reati economico-finanziari e la segnalazione agli organi competenti. SEQUESTRATI DALLA GDF 2 QUINTALI DI DROGA IN UN DEPOSITO DI GIARDINI DI CORCOLLE, ARRESTATE DUE PERSONE. Oltre 220 chilogrammi di hashish appena arrivati dalla Spagna sono stati scoperti dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma presso un deposito ubicato a Giardini di Corcolle, riconducibile a una società di logistica, risultata estranea al traffico. Durante un controllo ad alcune partite di merce proveniente dall’estero, le Fiamme Gialle del Gruppo di Guidonia Montecelio si sono insospettite alla vista di diversi bancali contenenti listoni di parquet giunti dalla Spagna e hanno deciso di procedere a un’ispezione più accurata che ha permesso di rinvenire i panetti di cannabis occultati all’interno. Due persone di nazionalità italiana si sono presentate poco dopo per il ritiro del carico e sono state arrestate dai militari per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo nei loro confronti la misura cautelare in carcere. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO DONNA GRAVEMENTE INDIZIATA DI SEQUESTRO DI PERSONA IN CONCORSO. Nella tarda serata di domenica 23 luglio scorso, a Roma, i Carabinieri del locale Nucleo Investigativo, coadiuvati dai militari della Compagnia CC Roma Trastevere, a conclusione di un’attività investigativa, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini Preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta della “DDA” (Direzione Distrettuale Antimafia), nei confronti di V.I., classe 1980, gravemente indiziata di concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione, con l’aggravante di aver cagionato la morte della vittima. Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria scaturisce dalle risultanze della complessa attività d’indagine, che ha già portato all’arresto di F.D., classe 1985, e del compagno della donna, P.S., classe 1975, a seguito del decesso di Francesco Vitale, il quale, il 22 febbraio scorso, dopo essere stato segregato e torturato all’interno di un appartamento della Capitale, in via Pescaglia 40, allo scopo di ottenere dai familiari la somma di 500mila euro quale pagamento per la sua liberazione, precipitava al suolo dal quinto piano del palazzo, perdendo la vita. Nel corso delle indagini è emerso come V.I. nelle fasi esecutive della condotta criminosa, abbia partecipato direttamente al sequestro a scopo di estorsione, rendendosi, nei giorni successivi, irreperibile, tentando la fuga e continuando a ricercare negli ambienti criminali il denaro promesso per il delitto eseguito. ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO DUE GANG DI RAGAZZI, PER AVER RAPINATO COLLANE AI PASSANTI. In due distinti episodi, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri della Compagnia di Roma Centro hanno arrestato due gruppetti, in totale 5 uomini, di nazionalità egiziana, gravemente indiziati di rapina. Nella notte, a seguito di attive ricerche, i Carabinieri della Stazione Roma Quirinale, coadiuvati da altre pattuglie dell’Arma, hanno individuato e arrestato tre 19enni, di nazionalità egiziana, ritenuti gravemente indiziati del reato di rapina in concorso. I militari, intervenuti in piazza Venezia, su richiesta di un 16enne romano, il quale aveva riferito che poco prima, tre persone gli avevano strappato la collana d’oro sotto la minaccia di un coltello. I Carabinieri hanno raccolto dal denunciante una dettagliata descrizione dei tre indagati che ha consentito di rintracciarli poco dopo in largo Gaetana Agnesi. La perquisizione ha permesso ai militari di rinvenire 3 collane d’oro, tra cui anche quella strappata dal collo del denunciante, oltre a circa 6 grammi di hashish e circa 960 euro in contanti. I 3 arrestati sono stati trattenuti e condotti presso le Aule di piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per due l’obbligo di firma e per uno l’obbligo di dimora. In un secondo episodio i Carabinieri del Comando di Piazza Venezia unitamente ai Carabinieri della Compagnia Speciale, nel corso di un servizio di pattuglia dinamica hanno arrestato, in flagranza di reato, due cittadini egiziani di 18 e 19 anni, gravemente indiziati del reato di rapina in concorso. I fatti sono avvenuti questa mattina, verso le ore 7:30, quando un cittadino egiziano, appena 18enne, ha fermato una pattuglia di Carabinieri della Compagnia Speciale che transitava, denunciando di essere stato, poco prima, rapinato della collana in oro che aveva al collo da alcuni connazionali, nel parco di Colle Oppio, sotto la minaccia di un coltello. I Carabinieri, chiesti i rinforzi, sono subito intervenuti e hanno battuto il parco e bloccato nell’immediatezza uno dei due egiziani che, alla loro vista ha cercato di disfarsi del coltello appena utilizzato e trovato in possesso della collanina che era stata strappata dal collo della vittima. Successivamente, grazie alla dettagliata descrizione raccolta, i Carabinieri, coadiuvati dai colleghi del Comando di Piazza Venezia, sono riusciti a rintracciare, nelle immediate vicinanze, anche il secondo ragazzo indicato come autore della rapina che si era dato a repentina fuga, unitamente ad un terzo ragazzo, attualmente ricercato. Il coltello è stato sequestrato e la collana recuperata e restituita al denunciante. Tutti e 2 gli arrestati sono stati trattenuti e condotti presso le aule di piazzale Clodio, dove l’arresto è stato convalidato, entrambi hanno patteggiato e il Tribunale di Roma li ha condannati ad 1 anno e 10 mesi di reclusione e 500 euro di multa. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
TARANTO, TRUFFA AD ANZIANO, DUE ARRESTI ESEGUITI DELLA POLIZIA DI STATO – Contro le truffe agli anziani, è sempre alta l’attenzione delle forze dell’ordine, soprattutto in estate, ma questa volta è toccato alla Polizia di Stato di Taranto. Gli investigatori della Squadra Mobile, nel percorrere a Taranto via Diego Peluso, hanno notato due giovani all’interno di una Lancia Y fermi davanti ad un condominio.
L’esperienza maturata nel corso dei tanti servizi ha, poi, portato gli agenti ad effettuare accertamenti in banche dati, da cui è risultato che il veicolo era stato noleggiato qualche giorno prima in un comune dell’hinterland napoletano.
In considerazione di tale circostanza, uno dei modus operandi utilizzato dai truffatori provenienti da altri capoluoghi, in modo particolare quello campano, i poliziotti hanno iniziato a temere che i giovani potessero avere in atto una truffa.
Pertanto, dopo aver notato che uno dei sospettati era entrato in un condominio, hanno atteso a distanza che uscisse. Infatti, dopo alcuni minuti è salito frettolosamente a bordo dell’auto insieme al complice che era in attesa, con il motore acceso. A quel punto i poliziotti sono intervenuti bloccando le due persone a bordo. Preso atto che uno dei due aveva precedenti per truffa e che da una sommaria perquisizione hanno recuperato nelle sue tasche la somma di 2mila euro in banconote da 50 e 20 euro, è stato confermato si trattava di una truffa. Un altro equipaggio dei poliziotti, entrato nel palazzo, ha scorto nella tromba delle scale, al quarto piano, una persona anziana in stato confusionale. Dopo averlo rassicurato, gli agenti hanno appreso dall’uomo di 91 anni che poco prima sarebbe stato contattato telefonicamente dal nipote Alessio che gli chiedeva di consegnare a Mario il postino, la somma di 5mila euro per l’acquisto di un apparecchio elettronico, prospettando che se non fosse stato saldato a breve il debito sarebbe stato, poi, denunciato. A distanza di pochi minuti, secondo il racconto dell’anziano, il finto postino si è presentato presso la sua abitazione facendosi consegnare 2mila euro in contanti. La descrizione, poi, fornita corrispondeva proprio al giovane che era stato visto uscire frettolosamente dal condominio e trovato in possesso della somma di denaro. Trasmessi gli atti all’Autorità competente, i due, di 21 e 20 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato per truffa aggravata in concorso e accompagnati nel locale carcere. Quindi, sempre massima attenzione, soprattutto in questo periodo estivo. A comunicarlo è la Polizia di Stato di Taranto.
EVENTO – IL GENERALE MARCO PECCI È IL NUOVO COMANDANTE PROVINCIALE CC DI ROMA. Il Generale di Brigata Marco Pecci, da oggi, martedì 25 luglio, è il nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma. Laureato in Giurisprudenza, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e ha ricoperto incarichi nell’ambito dell’organizzazione territoriale in Calabria, Toscana e Campania, nonchè di Stato Maggiore al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. In precedenza è già stato Comandante Provinciale di Catanzaro.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, residui forti temporali al mattino su basso Veneto ed Emilia Romagna, poi, miglioramento. Ampie aperture altrove. Acquazzoni in transito su interne tirreniche, Appennino e Adriatico in assorbimento serale, meglio sulla costa tirrenica. Isolati piovaschi tra Campania, Molise, Puglia e Basilicata, specie al pomeriggio, meglio altrove. Le temperature, comunque, saranno in sensibile diminuzione, tra i 27 e 33 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale