CRONACA – MILANO, CONFISCATI DALLA GDF BENI DI UN IMPRENDITORE EDILE CONDANNATO PER UNA FRODE FISCALE DI OLTRE 4 MILIONI E 300MILA EURO – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno dato esecuzione alla sentenza emessa dal Tribunale di Busto Arsizio con la quale è stata applicata la pena di 3 anni di reclusione e la confisca di beni per oltre 390mila euro nei confronti di un imprenditore edile condannato per una frode fiscale di oltre 4 milioni e 300 mila euro. Le complesse indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, sono state condotte dal Gruppo di Legnano nei confronti dell’amministratore di diverse società operanti prevalentemente nel settore edile e hanno consentito di scoprire la commissione di reati tributari posti in essere mediante l’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, al fine di ottenere un indebito vantaggio fiscale ai fini delle Imposte Dirette e dell’I.V.A. a favore delle società coinvolte. A seguito della sentenza emessa dal Tribunale di Busto Arsizio, confermata dalla Suprema Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso del principale imputato, i militari hanno sottoposto a confisca beni mobili ed immobili, partecipazioni societarie e disponibilità finanziarie per un importo di oltre 115mila euro. L’attività odierna rientra nella più ampia missione della Guardia di Finanza volta al contrasto delle più diffuse ed insidiose fenomenologie evasive, in grado di generare enormi profitti illeciti in capo agli autori delle frodi, in danno dell’Erario, dei lavoratori e delle imprese concorrenti che operano nella legalità. LODI, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 17.200 PRODOTTI DI BIGIOTTERIA NON CONFORMI AI PREVISTI STANDARD DI SICUREZZA. I finanzieri del Comando Provinciale di Lodi, nel corso di un intervento effettuato presso il mercato cittadino, hanno sottoposto a sequestro amministrativo oltre 17.200 prodotti di bigiotteria destinati alla vendita e risultati non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea e nazionale. In particolare, nel corso della costante attività di controllo economico del territorio per la prevenzione e repressione dei fenomeni illeciti in materia di sicurezza dei prodotti e connesse violazioni del “Codice del Consumo”, i militari del Gruppo di Lodi hanno ispezionato un banco posizionato presso il mercato del sabato di piazza Mercato, il cui titolare aveva esposto al pubblico, per la vendita, vari accessori e prodotti per la persona, rinvenendovi 17.291 articoli di bigiotteria non sicuri, costituiti prevalentemente da orecchini, collane, spille, piercing, anelli e bracciali. Tali prodotti, infatti, sono risultati non rispondenti ai dettami previsti dal Codice del Consumo poiché sprovvisti delle informazioni minime identificative che devono essere presenti, in modo visibile e leggibile, sulle confezioni o sulle etichette, quali il produttore o l’importatore, il Paese di origine, la natura dei materiali impiegati per la realizzazione e le indicazioni in lingua italiana). La presenza di tali informazioni, obbligatorie per la commercializzazione sul territorio nazionale, garantisce al consumatore la necessaria conoscenza in merito al bene che sta acquistando e, soprattutto, la sicurezza per la salute nell’utilizzo del prodotto. Al termine del controllo, gli articoli, di valore commerciale complessivo pari a circa 10mila euro, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e all’esercizio ambulante ispezionato, segnalato alla competente Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, è stata comminata una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 1.032 ad un massimo di 103.292 euro. ROVIGO, PROFITTI ILLECITI DERIVANTI DAI “BONUS FACCIATE“, SEQUESTRATI DALLA GDF AD UNA SOCIETÀ CIRCA 1.200.000 EURO. La Guardia di Finanza di Rovigo ha eseguito, all’esito di complesse indagini finanziarie coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo, un sequestro preventivo finalizzato alla confisca richiesto ed ottenuto dalla Procura di Rovigo nei confronti di una Srl rodigina, per l’importo di circa 1.200.000 euro, ritenuto in ipotesi accusatoria provento di riciclaggio di illeciti profitti derivanti dalla creazione, e successiva cessione, di bonus edilizi non dovuti e, in particolare, dei “Bonus Facciate”. L’indagine finanziaria è la prosecuzione delle attività investigative che, nello scorso mese di maggio, hanno portato all’esecuzione di misure cautelari personali di tre indagati e al sequestro di oltre 2 milioni di euro per ipotesi di reato di truffa aggravata e autoriciclaggio nei confronti di indagati che hanno agito attraverso lo schermo di tre diverse società, dopo aver confezionato deleghe apocrife a firma di ignari proprietari di immobili. Le indagini, che allo stato hanno riguardato oltre 30 unità immobiliari ubicate in dieci province, attestavano in ipotesi accusatoria l’esecuzione di lavori in realtà mai eseguiti e opere mai realizzate ottenendo la generazione di fittizi crediti d’imposta, che venivano contestualmente trasferiti a favore delle società, indicate quali prime cessionarie, con la finalità di monetizzare prontamente l’operazione. Una volta ottenuta la monetizzazione, consistente nel pagamento mediante bonifico bancario dei crediti da parte dell’ente pubblico che li acquistava, il denaro veniva fatto confluire sui conti correnti della società intestata a uno dei due prestanome. Le investigazioni finanziarie hanno così consentito di ricostruire il meccanismo attraverso il quale il denaro che confluiva sui conti correnti del prestanome veniva trasformato in contanti e intascato dall’amministratore di fatto della società senza ovviamente che lo stesso comparisse in alcuna transazione. Il meccanismo si realizzava, infatti, mediante l’utilizzo di una terza società, realmente operante ed attiva, che riceveva mediante bonifici e assegni il denaro dalla società del prestanome, giustificandolo attraverso vendite in realtà mai avvenute e documentate con fatture create appositamente, e faceva uscire il corrispondente importo in contanti, decurtato da provvigioni, diretto all’amministratore di fatto. Sono state così ravvisate le ipotesi di autoriciclaggio per gli amministratori di diritto e di fatto della società monetizzatrice dei falsi crediti nonché l’ipotesi di riciclaggio per la Srl terza che ne ha consentito la trasformazione e restituzione in contanti. La stessa Srl è stata denunciata ai sensi della normativa che prevede la responsabilità amministrativa della persona giuridica, per i reati di ricettazione e riciclaggio. PADOVA, SEQUESTRO PREVENTIVO DELLA GDF PER UN IMPORTO DI 2 MILIONI DI EURO CIRCA IN ORDINE AL REATO DI TRUFFA AGGRAVATA PER IL CONSEGUIMENTO DI EROGAZIONI PUBBLICHE. Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno dato avvio all’esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Padova, di beni e disponibilità finanziarie riconducibili a due società con sede a Padova, nonchè all’imprenditore ritenuto il principale indagato, in ordine al reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le indagini scaturiscono da un’analisi di rischio, sviluppata dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Padova, finalizzata a individuare l’uso distorto delle misure agevolative introdotte in materia edilizia sotto forma di crediti d’imposta da cedere a terzi, con possibilità di compensarli con imposte/contributi effettivamente dovuti o di monetizzare il controvalore presso banche e altri istituti finanziari abilitati. Nello specifico, il beneficio in esame del bonus facciate consentiva, in primo luogo, la detrazione fiscale, in 10 quote annuali di pari importo, delle spese sostenute negli anni 2020 e 2021 nella misura del 90%, nel 2022 del 60% o, in alternativa, lo sconto in fattura di tale importo sul corrispettivo dovuto al fornitore o, ancora, di cedere a terzi il credito d’imposta in parola. Le correlate investigazioni hanno permesso alle Fiamme Gialle patavine di disvelare un presunto meccanismo di frode messo in atto da imprenditori del settore edile, comunicando all’Agenzia delle Entrate, tramite l’apposita piattaforma telematica, la sussistenza di 2 milioni di euro circa di crediti d’imposta ritenuti inesistenti per lavori mai effettuati, attribuiti alle asserite imprese beneficiarie del predetto bonus. Nel corso delle indagini è emerso, infatti, che le società monitorate risultavano prive di strutture, risorse e mezzi idonei per la realizzazione di asseriti interventi edilizi a favore di oltre venti persone fisiche, residenti in diverse province italiane e ignare della procedura agevolativa attivata fraudolentemente a loro nome, che hanno dichiarato di non aver commissionato i lavori e di non conoscere le imprese coinvolte. I crediti fittizi complessivamente generati, costituenti il profitto illecito, sono stati monetizzati per 1,2 milioni di euro circa mediante cessione a Poste Italiane, mentre la restante parte risulta ancora registrata nel cassetto fiscale delle società. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO 27ENNE. I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante hanno arrestato un 27enne peruviano gravemente indiziato del reato di rapina impropria. La scorsa notte, l’uomo, in concorso con altre tre persone rimaste ignote, sarebbe salito su un autobus “Atac” linea notturna e avrebbe asportato con destrezza il portafogli e il telefono cellulare di un cittadino tunisino di 29 anni che stava dormendo su un sedile. La vittima, avvedutasi del furto, avrebbe ingaggiato una colluttazione con il gruppo e sarebbe stata colpita con una bottiglia di vetro al volto. I quattro, poi, sarebbero scesi repentinamente dall’autobus in viale Manzoni e, in quel momento, hanno attirato l’attenzione dei Carabinieri che transitavano lungo la via. Il giovane è stato bloccato e trovato in possesso della refurtiva, recuperata e restituita alla vittima che, nonostante le ferite, ha rifiutato le cure mediche. La vittima ha sporto regolare denuncia-querela. L’arresto, ad esito del rito direttissimo presso il Tribunale di Roma, è stato convalidato e il 27enne è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Roma con obbligo di rincasare nelle ore notturne. Le indagini dei Carabinieri proseguono per identificare i complici. ANZIO, CONTROLLI AD ALTO IMPATTO DEI CARABINIERI SUL LITORALE SUD DELLA CAPITALE. I Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio con il supporto dei Carabinieri delle Compagnie del Gruppo Frascati, del Nucleo Cinofili di Roma, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Elicotteristi di Pratica di Mare. Durante il servizio è stato controllato un bar del territorio ove, al termine dell’accertamento, è stata elevata una sanzione amministrativa di 1.000 euro per carenze igienico/sanitarie e strutturali del locale magazzino dell’attività. Nel corso delle attività, una pattuglia dell’Arma ha notato una coppia di giovani discutere in modo animato nei pressi della stazione ferroviaria di Anzio. Improvvisamente, il ragazzo ha colpito al volto la compagna facendo scattare l’intervento immediato dei militari che hanno bloccato il giovane e accompagnato in caserma. L’uomo, un italiano 23enne, è stato arrestato ed è gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti e atti persecutori, mentre la vittima è stata refertata con 15 giorni per le lesioni riportate, presso gli ospedali riuniti di Anzio/Nettuno. Il giovane è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del comando di Anzio per il successivo giudizio direttissimo. Contestualmente, i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un ordine di esecuzione pena: la prima nei confronti di un italiano 45enne, gravemente indiziato del reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna, per numerose condotte persecutorie commesse in suo danno, a tal punto da costringerla a variare le sue abitudini di vita. La misura risulta un aggravamento del divieto di avvicinamento alla persona offesa, più volte violato dall’arrestato; il secondo, invece, nei confronti di un italiano 65enne, che dovrà espiare la pena di 4 anni e 10 mesi per bancarotta fraudolenta. Entrambi sono stati tradotti presso la casa circondariale di Velletri. Durante il servizio sono stati eseguiti numerosi posti di controlli nei punti nevralgici della città di Anzio, ove sono stati controllati circa 60 veicoli e oltre 100 persone ed elevate tre contravvenzioni al “Codice della Strada”. È quanto informato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, qualche rovescio o temporale anche di forte intensità dapprima su Alpi e Prealpi, in locale estensione a pedemontane e sul Triveneto entro sera, rischio grandinate. Tra sole e nubi irregolari, più consistenti sull’alta Toscana dove non si escludono locali rovesci. Sole prevalente, salvo addensamenti marittimi sul basso versante tirrenico. Le temperature saranno in rialzo, tra i 27 e 36 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale