CRONACA – TORINO, ESEGUITO DALLA GDF DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO DI IMMOBILI, CONTI CORRENTI, AUTO DI LUSSO E QUOTE SOCIETARIE PER OLTRE 300MILA EURO – Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di beni mobili e immobili e disponibilità finanziarie emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ivrea su richiesta della Procura eporediese, all’esito di un’articolata attività di indagine condotta nei confronti di un imprenditore delle Valli di Lanzo. Il provvedimento cautelare consegue a mirate attività investigative, scaturite da attività di verifica fiscale svolte dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Lanzo Torinese, attraverso le quali è stata individuata un’articolata frode fiscale posta in essere e secondo l’ipotesi accusatoria, dall’imprenditore, operante nel settore delle costruzioni. Il sistema fraudolento utilizzato dall’indagato si incentrava sull’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti riferibili a lavori concernenti la ristrutturazione di una struttura alberghiera e la sostituzione e messa in opera di una stazione sciistica delle Valli di Lanzo. Ciò consentendo all’imprenditore di conseguire un illecito risparmio d’imposta per oltre 300 mila euro complessivi. Sulla base dei numerosi e consistenti elementi probatori raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ivrea ha quindi emesso, nei confronti dell’imprenditore, del suo nucleo familiare nonchè delle società dallo stesso gestite o amministrate di fatto, un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un importo corrispondente al profitto delittuoso conseguito. VENEZIA, VASTA OPERAZIONE DELLA GDF NELL’AREA DEL RIONE PIAVE. Nel corso degli ultimi due giorni, la Guardia di Finanza di Venezia, sulla scorta delle linee di indirizzo emerse in seno al locale Comitato di Ordine e Sicurezza pubblica guidato dal Prefetto, Michele Di Bari e in attuazione del più ampio dispositivo di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti coordinato dalla locale Questura, ha ulteriormente intensificato la propria azione di prevenzione e repressione dei traffici illeciti nell’area del Rione Piave di Mestre, impiegando oltre 80 uomini, soprattutto in orario serale e notturno. L’attenzione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale ha riguardato più ambiti operativi, concentrandosi non solo sulla preminente attività di repressione del traffico di sostanze stupefacenti e dell’immigrazione clandestina, assicurate dai Baschi Verdi della Compagnia Pronto Impiego di Marghera, ma anche su mirate attività di antiabusivismo e controllo economico del territorio, ad opera dei militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Mestre. Nella zona della Stazione di Mestre – via Piave, con l’ausilio di 3 Unità Cinofile provenienti dal Gruppo di Tessera e il supporto di un elicottero della Sezione Aerea di Venezia, sono stati identificati circa 200 persone, 11 dei quali segnalati alle competenti Autorità in quanto trovati in possesso di sostanze stupefacenti del tipo hashish, cocaina e marijuana. Inoltre, a 2 tunisini, denunciati per attività di spaccio, sono stati sequestrati 80 grammi di hashish, 30 grammi di cocaina e oltre 700 euro in contanti. Uno dei due, privo del permesso di soggiorno, è stato arrestato e sottoposto a processo per direttissima, al termine del quale nei suoi confronti è stata emessa la misura del divieto di dimora nel Comune di Venezia, seguito da un ordine di espulsione dal territorio nazionale. Nel corso delle procedure di bonifica di diversi parchi e aree verdi della zona, sono stati, inoltre, rinvenuti 600 grammi di hashish abilmente nascosti tra i cespugli ed in un tombino di via Torino, oltre a 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Nella stessa area, l’attività di Polizia Economico-Finanziaria ha, inoltre, interessato 12 esercenti commerciali, tra ristoranti, mini-market, bar e strutture ricettive, siti in via Piave, via Cappuccina e via Ca’ Marcello, noti per essere luoghi di aggregazione di gravati da precedenti penali e di Polizia, gestiti da stranieri, culminando nella contestazione di violazioni amministrative per oltre 50 mila euro, nella individuazione di 8 lavoratori, perlopiù bengalesi e cinesi, impiegati in nero e/o in maniera irregolare e nel sequestro in danno di un soggetto di origine indiana di oltre 1.500 articoli non conformi alle disposizioni del “Codice del Consumo”, del valore complessivo superiore ai 10mila euro. REGGIO EMILIA, SCOPERTA DALLA GDF EVASIONE FISCALE DI OLTRE 650MILA EURO. I finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale, hanno scoperto un lavoratore autonomo che negli ultimi cinque anni ha omesso di dichiarare ricavi al fisco. La condotta evasiva è emersa ad esito di una verifica fiscale svolta dai militari della Tenenza di Correggio nei confronti del professionista, esercente attività tecniche svolte da geometri, che ha interessato gli anni dal 2017 al 2023. L’attività ispettiva ha consentito di ricostruire, sulla scorta dell’esigua documentazione conservata ed esibita e l’incrocio con le numerose banche dati in uso al Corpo, il volume d’affari realizzato ed il reddito imponibile prodotto. Il lavoratore autonomo, che non ha mai istituito i registri fiscali obbligatori, non ha dichiarato dal 2017 al 2021 compensi per 519.295,00 euro e non ne ha contabilizzati 387.860,00 euro dal 2022 al 2023. Oltre alle imposte dirette, per i compensi fatturati non è stata dichiarata all’amministrazione finanziaria I.V.A. dovuta per 138.093,00 euro. L’evasione fiscale posta in essere dal libero professionista ha altresì comportato il suo deferimento alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, per l’omessa presentazione delle dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi e dell’I.V.A. e per l’occultamento e la distruzione della documentazione fiscale obbligatoria, violazioni penalmente rilevanti previste. LIVORNO, CONCLUSA UNA COMPLESSA ATTIVITÀ DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA GDF NEI CONFRONTI DI UN COMMERCIANTE OPERANTE NEL SETTORE DELL’ABBIGLIAMENTO. La Compagnia della Guardia di Finanza di Cecina ha concluso una complessa attività di Polizia Economico-Finanziaria nei confronti del titolare di una ditta individuale operante nel livornese, nel settore del commercio di abbigliamento. L’operazione in parola, denominata “Tutti a casa“, origina da un controllo fiscale avviato lo scorso anno nei suoi confronti, nel corso del quale è stato inizialmente riscontrato l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 120mila euro. Le successive attività di Polizia Giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno, hanno permesso di rilevare in capo allo stesso anche debiti verso l’erario per oltre 240mila euro. A destare ulteriore sospetto un particolare dettaglio che non è sfuggito alle Fiamme Gialle: il trasferimento della propria residenza operato in parola un mese dopo l’avvio del controllo fiscale, dalla casa di proprietà, donata poco prima ai figli, a quella di una propria dipendente. Gli approfondimenti condotti dai militari, mediante analisi documentali e riscontri sul campo, hanno consentito di disvelare la fittizietà del predetto trasferimento di residenza, accertando come il soggetto continuasse in realtà a vivere nella vecchia abitazione insieme ai figli e, così, confermando l’ipotesi investigativa di simulata alienazione del bene operata al solo fine di sottrarsi al pagamento delle imposte negli anni accumulate. Su delega della Procura della Repubblica labronica sono stati eseguiti decreti di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto dei reati mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti per un totale di oltre 280mila euro e sequestrati 2 immobili e disponibilità finanziarie rinvenute sui conti correnti intestati all’indagato. Nell’ottica della trasversalità dell’azione della Guardia di Finanza e della massima efficienza delle risorse impiegate, mediante le attività ispettive eseguite è stato possibile anche recuperare una base imponibile sottratta a tassazione per circa 540mila euro, connessa I.V.A. per circa 124mila euro ed individuare l’impiego di 3 lavoratori dipendenti irregolari, con contestazione di sanzioni amministrative per oltre 100mila euro in considerazione anche dell’omesso tracciamento delle retribuzioni. COLLEMAGGIO, PUSHER ARRESTATO DALLA GDF. Prosegue l’attività di prevenzione e contrasto ai traffici illeciti in genere da parte delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di L’Aquila. Negli ultimi giorni, infatti, i finanzieri hanno intensificato le attività di controllo, anche unitamente alle unità cinofile antidroga, nelle vie del centro cittadino maggiormente frequentate e nelle zone più sensibili della città. A finire, questa volta, nelle maglie dei finanzieri del locale Gruppo, nella serata di mercoledì 20 settembre, è stato un giovane maghrebino, tratto in arresto in quanto colto nella flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 18enne egiziano è stato notato dalle Fiamme Gialle mentre cedeva sostanza stupefacente ad un minorenne nella zona del Terminal bus di Collemaggio. Sottoposto a controllo, l’acquirente è stato trovato in possesso di una dose di hashish, acquistata, al prezzo di 5 euro, dal maghrebino, che, immediatamente fermato per un controllo, è stato trovato in possesso di ulteriori 8 grammi di hashish. Il giovane spacciatore, poi, finito ai domiciliari, aveva cercato di sottrarsi al controllo sferrando calci verso gli operanti. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, 40ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER FURTO E TENTATA ESTORSIONE. La notte scorsa, i Carabinieri della stazione Roma Garbatella, con il supporto dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma hanno arrestato in flagranza un cittadino di origini francesi di 40 anni, gravemente indiziato del reato di furto aggravato e tentata estorsione. La vittima, una donna di 28 anni, dopo aver trascorso una serata in un locale di via Ostiense, si è accorta che il suo zainetto con all’interno il cellulare era stato rubato. Appena uscita, insieme ad alcuni amici, ha chiesto ad un gruppo di persone presenti se avessero visto qualcuno con il suo zainetto in mano, nel contempo uno dei suoi amici mediante un’applicazione che serve a localizzare i telefoni smarriti o rubati, ha fatto squillare il telefono della vittima e, così, si è scoperto che era proprio tra le mani di uno dei componenti del gruppetto a cui stavano chiedendo informazioni. A quel punto, la donna meravigliata ha chiesto la restituzione del telefono e contemporaneamente ha chiesto aiuto al “112“. La donna ha denunciato che l’uomo che aveva il suo telefono le ha chiesto del denaro per riaverlo indietro. Poco dopo sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione Roma Garbatella che hanno immediatamente bloccato l’indagato che alla vista dei militari ha tentato una breve fuga a piedi. Bloccato definitivamente anche con il supporto di una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Roma. I Carabinieri sono riusciti a recuperare il telefono e poco distante anche lo zainetto che l’uomo aveva gettato durante la fuga. Condotto presso le aule di piazzale Clodio l’arresto è stato convalidato e il Tribunale di Roma ha disposto per l’uomo la misura dell’obbligo di dimora, con la permanenza in casa, dalle ore 20:00 alle ore 6:30, e la presentazione in caserma tutti i giorni. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, rovesci e temporali su Nord Ovest, Lombardia e Triveneto, anche forti in mattinata e con grandine. Migliora al Nord Ovest. Piogge e rovesci in estensione dalla Toscana ad Umbria, Marche e Lazio. Sole offuscato da stratificazioni alte in Abruzzo e qualche addensamento più compatto la sera, in Puglia. La sera piogge in Sardegna. Le temperature saranno in rialzo, tra i 25 e 36 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale