CRONACA – BLITZ DELLA GDF DI ACQUI TERME, SCOPERTI LAVORATORI IRREGOLARI E 1 CLANDESTINO – Le Fiamme Gialle della Tenenza di Acqui Terme, nell’ambito dell’operazione denominata “Black Sushi”, finalizzata all’accertamento del rispetto della normativa in materia di lavoro e previdenziale, hanno scoperto che all’interno di un noto ristorante della zona prestavano la propria attività lavoratori irregolari tutti di origine straniera. Nello specifico, i militari hanno individuato 7 posizioni lavorative totalmente in nero ed altrettante apparentemente in regola ma che, di fatto, celavano l’esistenza di molte più ore prestate rispetto a quelle certificate sul Libro Unico del Lavoro. Tra i lavoratori irregolari anche un cinese risultato, poi, clandestino sul territorio italiano. Grazie alle indagini condotte è stato possibile ricostruire i periodi di lavoro prestati ed elevare sanzioni amministrative per oltre 200mila euro, nonchè denunciare a vario titolo 6 persone alla Procura della Repubblica di Alessandria per favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina. I titolari del locale avevano affittato a loro nome un appartamento che concedevano in uso, a titolo oneroso, ai dipendenti che lo utilizzavano come dormitorio, tra un turno di lavoro e l’altro. L’acquisizione di puntuali fonti di prova ha permesso, inoltre, di quantificare e recuperare a tassazione tutti i compensi corrisposti “in nero” ai dipendenti per un importo totale di oltre 35.000 euro. VENEZIA, CONTRASTO DELLA GDF ALL’ABUSIVISMO NEL SETTORE RICETTIVO EXTRALBERGHIERO NELL’INTERA PROVINCIA. Nei mesi estivi, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e le Polizie Locali delle principali località turistiche della provincia, oltre a Venezia, Jesolo, Chioggia, Caorle, Cavallino Treporti, Eraclea, Bibione, hanno intensificato i controlli nei confronti delle strutture ricettive extralberghiere presenti su tutto il territorio metropolitano, con lo scopo di individuare quelle irregolari, abusive o non in regola non solo con la disciplina regionale ma anche sotto il profilo fiscale. Il piano di controlli, inizialmente operativo da luglio 2022 solamente sul centro storico e su Mestre e denominato “Back in Venice”, è stato esteso da questo anno anche alle principali località balneari della provincia, sfruttando le potenzialità offerte da D.O.G.A.L.E., un software utile alla selezione delle strutture ricettive extralberghiere potenzialmente irregolari, abusive o non autorizzate. Il sistema informatico, confrontando le offerte di alloggi presenti sul web con quelle censite ai fini autorizzativi presso gli Enti locali, Comuni e Regione Veneto, consente anche l’esecuzione di analisi di rischio attraverso l’incrocio dei dati comunali con le diverse banche dati di natura fiscale. A ciò si aggiungono gli ulteriori elementi informativi derivanti dalle ordinarie attività di controllo del territorio svolte dalla Guardia di Finanza e dalle Polizie Locali e le centinaia di interviste effettuate ai turisti in partenza circa le modalità del loro soggiorno. Tra luglio e settembre 2023, sono stati eseguiti 275 controlli che hanno condotto alla irrogazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 675.000 euro per l’inosservanza di varie disposizioni di leggi. Nello specifico, sono state individuate 76 strutture completamente abusive per aver omesso ogni tipologia di comunicazione prevista, 28 di queste sono situate tra centro storico, Lido e Burano, 10 nella zona di Mestre, 21 ubicate nel Comune di Jesolo e 4 in quello di Cavallino Treporti, 4 Chioggia, 6 a Eraclea e 3 a Bibione. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di locazioni turistiche abusive anche se sono stati individuati anche 4 Bed & Breakfast, a Venezia, ed uno alloggio turistico abusivo, sempre a Venezia. Nel corso delle ispezioni, sono state individuate anche ulteriori 9 strutture, tra appartamenti in residence, B&B e alloggi turistici, che avevano dichiarato una capacità ricettiva, in termini di stanze e posti letto, inferiore a quella effettivamente riscontrata in sede di controllo. A Mestre, in un caso si è passato da 9 a 13 posti letto, in un altro da 5 a 11 posti letto, a Bibione una struttura ha aumentato la sua ricettività addirittura di 8 posti letto. L’AQUILA, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 100 GRAMMI DI HASHISH. Questa volta, a finire nella rete dei controlli dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di L’Aquila è stato un 30enne italiano, trovato in possesso di circa 110 grammi di hashish. La droga era destinata allo spaccio nel capoluogo aquilano nelle serate del fine settimana. I finanzieri del Gruppo di L’Aquila, costantemente impegnati nel contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti, hanno intensificato i controlli nelle zone della città a più alto rischio e, nella serata di venerdì scorso, hanno individuato il giovane che si aggirava a piedi, in località Paganica, nei pressi del progetto C.A.S.E. Sottoposto a controllo con l’ausilio delle unità cinofile antidroga, l’uomo, in evidente stato di agitazione, probabilmente trovandosi alle strette alla vista dei finanzieri, si è mostrato collaborativo, consegnando la sostanza stupefacente in suo possesso, un panetto di hashish del peso di circa 100 grammi. Immediatamente, è scattata la perquisizione domiciliare che ha permesso di sottoporre a sequestro ulteriori 10 grammi di hashish ed un bilancino elettronico di precisione oltre a materiale per il confezionamento delle dosi. Il giovane è stato denunciato a piede libero alla locale Procura della Repubblica per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La diuturna attività posta in essere dai Finanzieri del Comando Provinciale di L’Aquila, mira a contrastare i canali di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti e il conseguente spaccio al minuto, anche allo scopo di salvaguardare la salute soprattutto dei giovanissimi, che risultano tra i maggiori consumatori di tali sostanze. ROMA, SEQUESTRO CONSERVATIVO DELLA GDF PARI PER INDEBITE PERCEZIONI DI CONTRIBUTI PUBBLICI EROGATI DA A FAVORE DI SOCIETÀ PRIVATE OPERANTI NELLA REGIONE BASILICATA. I finanzieri dei Comandi provinciali di Roma e Bolzano hanno dato esecuzione al decreto di sequestro conservativo ante causam per complessivi € 99.096.751,34 emesso dal Presidente della Sezione Giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti su richiesta della locale Procura Regionale nei confronti di 61 privati, indebiti percettori, in qualità di rappresentanti legali di 49 società titolari di altrettanti impianti solari fotovoltaici, di contributi pubblici per la produzione di energia elettrica erogati dal Gestore dei Servizi Energetici – G.S.E. S.p.A. Nel corso delle investigazioni erariali, delegate dalla Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio e inizialmente oggetto di indagini penali nel cui ambito erano state accertate violazioni nell’ottenimento di incentivi statali per la produzione di energia elettrica da fonte solare mediante la realizzazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli siti nella regione Basilicata, i finanzieri hanno appurato che gli impianti beneficiari dei contributi statali erano stati costruiti in assenza di idoneo titolo giuridico autorizzativo e che i responsabili avevano anche ricorso all’artato frazionamento dei terreni e a prestanome. A fronte dei profili di pregiudizio erariale emersi, i finanzieri hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria contabile un nocumento erariale pari ad euro 99.096.751,34, corrispondente al quantum degli incentivi pubblici erogati da G.S.E. S.p.A. e indebitamente percepiti, fino al giugno 2022, dalle società titolari degli impianti fotovoltaici. Per tale situazione sono stati ritenuti responsabili, a titolo doloso, 61 coinvolti nei cui confronti è stato notificato l’invito a dedurre e operato, su tutto il territorio nazionale, il sequestro conservativo ante causam dei beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie, fino alla concorrenza del danno constatato. Il provvedimento oggi eseguito, è il risultato della trasversalità dell’azione ispettiva della Guardia di Finanza che, contando su poteri e competenze specifiche e di settore, rappresenta una vera e propria Polizia della spesa pubblica, a costante tutela dei bilanci europeo, nazionale e locali e in piena collaborazione con l’Autorità Giudiziaria contabile e penale. È quanto comunicato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
OSTIA, CONTROLLI DEI CARABINIERI SUL LITORALE SUD. 2 PERSONE ARRESTATE E 3 DENUNCIATE, TRA CUI UN 29ENNE TROVATO IN POSSESSO DI 16 GRAMMI DI DROGA. Nel fine settimana, i Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno effettuato un servizio specifico di controllo in tutto il territorio di competenza, attuato con la predisposizione, in varie località, di posti controllo e blocco della circolazione stradale, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dei reati predatori, in materia di stupefacenti ed armi. Nel corso delle attività sono state controllate 125 persone, di cui due sono finite in manette ed altre 3 denunciate a piede libero, ed effettuati accertamenti su 85 veicoli. Nello specifico, 2 persone, una cittadina bielorussa di 30 anni e un 26enne egiziano, nel corso dei vari controlli ed i successivi accertamenti alla banca dati, sono risultati destinatari di 2 misure di custodia cautelare in carcere. La prima, emessa dal Tribunale di Roma ha disposto la traduzione della donna presso il Carcere di Rebibbia. La seconda invece, emessa dall’ufficio esecuzioni penali della Corte di Appello di Roma, ha disposto l’accompagnamento dell’uomo presso il carcere di Rebibbia, dove dovrà scontare una pena di 1 anno e 3 mesi. Un 29enne romano è stato denunciato in stato di libertà, poichè a seguito di un controllo su strada e successivamente presso il suo domicilio, i Carabinieri lo hanno trovato in possesso di una dose di hashish, due dosi di marijuana e 16 grammi di “Amnesia”, la cosiddetta droga dello “sballo” che porta perdita di memoria, e circa 290 euro in contanti. Un 56enne romano, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poichè trovato in possesso di circa 30 grammi di marijuana. Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, un 33enne cittadino albanese è stato fermato alla guida di un’auto ed è stato trovato in possesso di un coltello occultato sotto al sedile. Il 33enne è stato anche contravvenzionato ai sensi del codice della strada per guida senza patente. ANZIO, I CARABINIERI ARRESTANO DUE FRATELLI ACCISATI DI RICICLAGGIO. I Carabinieri della Stazione di Lavinio Lido di Enea hanno arrestato due fratelli di origini bulgare, un 40enne e un 39enne, gravemente indiziati del reato di riciclaggio. Durante un servizio di controllo del territorio, i militari hanno notato i due a bordo di un modello recente di un’utilitaria ma con targhe apposte aventi una combinazione alfanumerica più vecchia, particolare che ha incuriosito i Carabinieri e, quindi, hanno deciso di fermarla per un controllo. Nel corso delle verifiche, e a seguito di ulteriori accertamenti in banca dati, le targhe sono risultate abbinate a un altro veicolo. L’immediata perquisizione veicolare ha consentito di rinvenire non solo le targhe originali dell’auto, risultata denunciata rubata circa un mese fa presso i Carabinieri di Anzio e altre targhe di veicoli risultati oggetto di furto. I due arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della caserma di Anzio, a disposizione dell’A.G. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, tempo soleggiato, tra pomeriggio e sera nubi in aumento sull’arco alpino con qualche pioggia in estensione tra sera e notte ad Alto Adige e alto Friuli. L’anticiclone africano continua a garantire condizioni stabili e soleggiate ovunque. Tempo stabile e in prevalenza soleggiato, pochi e innocui annuvolamenti pomeridiani lungo l’Appennino. Le temperature saranno stazionarie, comprese tra i 25 e 31 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale