20 sono misure di custodia cautelare in carcere, 13 degli arresti domiciliari e 9 dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, con il coinvolgimento anche di minori, in luoghi da loro frequentati.
La complessa attività investigativa, ha consentito di acquisire gravi indizi in ordine alla esistenza di due distinte, ma contigue, associazioni, dedite al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, la prima avente base logistica sul territorio di Tito e Potenza, con continui e reiterati approvvigionamenti di cocaina, marijuana e hashish da fornitori domiciliati a Cerignola ed Eboli, la seconda avente base logistica sul territorio ricadente nei comuni lucani di Avigliano, Pietragalla e Potenza, con continui e approvvigionamenti di marijuana e hashish da un fornitore domiciliato in provincia di Roma.
Le intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti tradizionali e a distanza, anche mediante il ricorso a videocamere e tracciamenti GPS, acquisizioni documentali, hanno permesso di ricostruire numerosi viaggi per l’acquisto di droga, presso rifornitori residenti a Cerignola e un rifornitore, di nazionalità marocchina, residente a Eboli, oltre alla gestione di vere e proprie piazze di spaccio, non distanti da scuole e luoghi d’incontro, soprattutto giovanili.
Sono state documentate 31 trasferte in direzione della cittadina pugliese e 20 trasferte verso il Comune campano, in particolare, in occasione della programmazione dei viaggi verso le località interessate, i sodali si sono ben organizzati al fine di eludere la sorveglianza e i controlli delle forze dell’ordine.
Nel corso delle attività tecniche, invece, è anche emerso che l’approvvigionamento avveniva parallelamente da parte dei due gruppi, sia da fornitori operanti su internet, tramite pagamenti in bitcoin, privi di ogni tracciabilità, che inviavano la sostanza stupefacente direttamente a casa dei sodali o dei loro parenti deceduti.
I componenti del sodalizio, a volte, mentre erano bordo di treni, cedevano lo stupefacente alle fermate agli acquirenti che erano in attesa nei pressi degli scali ferroviari, con l’apporto di altri sodali che, ad ogni fermata, erano addetti a segnalare la presenza di eventuali forze di Polizia.
Gli esiti delle attività hanno consentito anche di delineare a livello indiziario episodi di autoriciclaggio da parte degli stessi componenti, di quest’ultimo gruppo criminale, e di riciclaggio, e un episodio di natura estorsiva finalizzato al recupero di un credito vantato per una precedente cessione.
Tutti i dettagli sono stati resi noti a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, tenutasi alle ore 11:30, nell’Aula Alessandrini, al IV° piano del Palazzo di Giustizia.
Tra i presenti, il Procuratore Capo, dott. Francesco Curcio, il pm, dott. Giuseppe Montemurro, il Questore, dott. Giuseppe Ferrari e il Capo della Squadra Mobile, dott. Marco Mastrangelo,
Questi, i nomi dei coinvolti:
20 misure di custodia cautelare in carcere nei
confronti di:
G.P., R.A., R.L., G.L., P.E., L.P., S.L., C.F., S.M., R.V., O.Y., C.V., C.G., G.M., T.L., S.A., V.A., B.L., S.H., C.A.
13 misure degli arresti domiciliari nei confronti di: G.M., C.A., B.M., B.V., I.A.P., P.V., V.A., G.G., M.A., P.G., G.M.P., F.A., B.M.P.
9 misure dell‘obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di:
G.A., B.M., V.G., R.E., G.G., T.A., N.L., R.P. A.J. e S.I.
Rocco Becce