Per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, minacce gravi e danneggiamento aggravato, gli equipaggi della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Matera, insieme ai militari del Nucleo Operativo Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri, in flagranza di reato, hanno arrestato e condotto in carcere un tunisino.
Lo straniero si era recato nei pressi di una struttura di accoglienza dove la sua moglie era stata ospitata in seguito all’avvio di indagini per maltrattamenti in famiglia, commessi nei suoi confronti
L’uomo non avrebbe dovuto essere a conoscenza del luogo di permanenza della donna, per motivi di sicurezza, ma si era presentato all’ingresso della struttura, richiedendo insistentemente di vederla, ma quando la Centrale Operativa della Questura di Matera ha inviato il personale in servizio di controllo del territorio, si era già allontanato.
Ciò nonostante, il tempestivo arrivo degli agenti ha consentito di avviare immediatamente le ricerche, intercettandolo nelle vicinanze della struttura.
Così, una volta che gli operatori lo hanno invitato a recarsi in Questura, per svolgere ulteriori accertamenti, ha opposto una strenua resistenza, cercando di colpire gli agenti delle volanti, non riuscendoci.
A quel punto, è riuscito a darsi di nuovo alla fuga, costringendo gli agenti a riprendere le ricerche, con l’ausilio di un equipaggio della Squadra Mobile.
Dopo essere stato individuato ed inseguito a piedi, il fuggitivo ha iniziato a lanciare delle pietre, colpendo un operatore al volto.
La sassaiola è durata poco, in quanto è stato finalmente bloccato ed ammanettato, ma, sono continuate le minacce, gli insulti e i tentativi di colpire i poliziotti con calci e pugni.
Successivamente, sono state anche danneggiate l’auto di servizio dei Carabinieri ed una porta di un locale della Questura.
Ad informarlo è la Questura di Matera.
Redazione