CRONACA – BOLZANO, OLTRE 6 MILIONI DI EURO A TITOLO DI DANNO ERARIALE CONTESTATO DALLA GDF A DIRIGENTI E FUNZIONARI DELL’ASDAA PER L’ACQUISTO DI MASCHERINE SCADENTI NEL CORSO DELLA PANDEMIA – Ammonta a 6,7 milioni di euro il danno causato all’Erario da 7 tra dirigenti e funzionari dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, destinatari di un invito a fornire deduzioni emesso dalla Procura Regionale della Corte dei Conti alla sede di Bolzano a conclusione di un’attività istruttoria affidata al Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo. L’indagine, che ha avuto anche recenti risvolti giudiziari presso la locale Procura della Repubblica, con la richiesta di rinvio a giudizio di alcuni dirigenti in posizione apicale nell’ASDDA, ha preso le mosse da alcune notizie apparse sulla stampa locale. La prospettazione della Procura contabile, rispetto alla quale i dipendenti pubblici sono stati chiamati a fornire le proprie argomentazioni difensive, riguarda l’acquisto, durante l’emergenza “Covid–19“, di dispositivi di protezione individuale (DPI) provenienti dalla Cina e rivelatisi non idonei a salvaguardare gli operatori sanitari, cui erano destinati, dai rischi del contagio. Negli scorsi mesi, gli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno eseguito numerose acquisizioni documentali, audizioni personali ed altre attività istruttorie, all’esito delle quali è emerso come, nei primi mesi del 2020, in piena fase emergenziale, una nota società bolzanina che produce e commercia maglieria e capi d’abbigliamento si fosse attivata per il reperimento di dispositivi di protezione individuale da destinare agli operatori sanitari impegnati a fronteggiare la prima ondata di COVID, su input dell’autorità politica provinciale incaricata della gestione dell’emergenza e delle figure di vertice della locale Azienda Sanitaria. Tali DPI, oltre 2 milioni di pezzi tra mascherine e tute di protezione, per un costo di circa 9 milioni di euro, venivano reperiti presso un fornitore cinese, importati in territorio italiano alla fine del mese di marzo del 2020 e distribuiti ai sanitari, nonostante, le perplessità degli addetti al servizio di urgenza e emergenza dell’ASDAA, determinate dalla carenza della documentazione tecnica di accompagnamento, atta ad attestarne la rispondenza agli standard di salute e sicurezza richiesti dalla normativa europea, gli esiti negativi di alcuni test fatti eseguire sulle medesime mascherine da parte della Croce Rossa austriaca. ASTI, ESEGUITE DALLA GDF 3 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE PER TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, con il supporto di personale ATPI e unità cinofile del Comando Provinciale Torino, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Asti, hanno dato esecuzione oggi ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti, di cui due già ristretti per altri gravi reati, tra cui un tentato omicidio, tutti cittadini italiani, residenti in provincia, responsabili di concorso in traffico di sostanze stupefacenti. È stato sottoposto a sequestro preventivo un furgone VW Crafter utilizzato per i traffici illeciti e dotato di doppio fondo al cui interno occultare carichi di droga. Sono state seguite altresì perquisizioni nei confronti di altri 2 indagati di cui uno residente nel Comune di Nichelino. Le indagini hanno accertato come il gruppo avesse realizzato una vera e propria centrale di spaccio in un piccolo appartamento ubicato nel centro storico di Asti movimentando in breve tempo oltre 5 kg di hashish da cui sarebbero state ricavate oltre 11.000 dosi e progettasse di acquisire ingenti carichi di stupefacente dalla Spagna. Due degli arrestati si trovavano già ristretti nel carcere di Alessandria perchè coinvolti nel tentato omicidio di una donna avvenuto il 21 settembre in Asti, operazione dove erano stati sottoposti a sequestro gr. 72 di cocaina,14 panetti di stupefacente del tipo hashish “THC” per un peso complessivo pari a 1.340 gr., una pistola rivoltella Marca “RUGER” mod. SP101 cal. 38 special, oltre a 3 proiettili. Nel corso dell’operazione odierna sono stati sottoposti a sequestro 600 gr. di sostanza stupefacente, di cui mezzo chilo di hashish, oltre a strumenti per eseguire il confezionamento in dosi. REGGIO EMILIA, OPERAZIONE “CYRANO” DELLA GDF. 26 INDAGATI PER FRODE FISCALE DA OLTRE 10 MILIONI CON UTILIZZO DI FATTURE FALSE. Dall’alba di questa mattina oltre 100 militari della Guardia di Finanza ed operatori della Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal dott. Calogero Gaetano Paci, hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione personale e locale e Informazione di garanzia emesso nei confronti di 26 persone fisiche e giuridiche, di cui 22 interessati anche da perquisizioni locali. L’indagine “Cyrano”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia e dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, ha permesso di accertare la sussistenza di una società cartiera, con oggetto sociale dichiarato attività delle concessionarie pubblicitarie, costituita al solo scopo di emettere fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, al fine di consentire ai beneficiari delle F.O.I. l’evasione delle imposte sui redditi e dell’iva. Il provvedimento di perquisizione e sequestro odierno è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di 22 società utilizzatrici, dislocate su tutto il territorio nazionale e di altrettanti risultati essere nel tempo loro rappresentanti legali e/o amministratori ed attive in diverse attività d’impresa, alcune note sul mercato. Le persone giuridiche coinvolte nella frode sono società calcistiche, attive nella produzione di programmi televisivi e nei settori dei trasporti di merci, edilizio e meccanico in genere. Al termine dell’attività d’indagine, è stato documentato, come le 22 società interessate abbiano utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’I.V.A. e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalla società cartiera per oltre € 10.000.000,00. Nel corso delle operazioni si è provveduto a notificare, nei confronti di tutti i 26 indagati, un’informazione di garanzia emessa dall’A.G. inquirente in ordine alla predetta ipotesi di reato. VITERBO, SEQUESTRATA DALLA GDF AREA ABUSIVA ADIBITA A DEPOSITO DI RIFIUTI. I finanzieri del Gruppo di Viterbo, nell’ambito dell’attività di controllo economico-finanziario del territorio, hanno predisposto un piano di monitoraggio, reso possibile anche grazie al supporto di personale della Sezione Aerea di Pratica di Mare a bordo dei velivoli in dotazione, finalizzato a verificare la presenza di siti dedicati all’illecito stoccaggio di rifiuti. L’attività info-investigativa, ha permesso di individuare un’area situata in Viterbo, che veniva utilizzata impropriamente per lo stoccaggio, in stato di abbandono, di scarti di materiale di varia natura. In particolare il materiale abbandonato, per un quantitativo di oltre 15 tonnellate, è risultato essere composto da: bustoni di scarti di vario genere, elettrodomestici, materiale in metallo, lamiere, materiale plastico vario, legname vario, pneumatici, bidoni contenenti olii lubrificanti, batterie di automezzi, motori auto e parti di motori, bombola di gas, compressori, scarti di vario genere. Per tale condotta illegale, in violazione della normativa di settore di cui al D.Lgs 152/2006 “Testo Unico Ambientale”, il responsabile è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria. La responsabilità dell’indagato, tuttavia, sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva. Le risultanze operative che emergono dai suddetti servizi costituiscono patrimonio informativo della Guardia di Finanza della Tuscia, per i possibili sviluppi fiscali ed il proseguo di autonome attività dal punto di vista strettamente economico – finanziario. L’impiego dei mezzi aerei, a disposizione della Sezione Aerea della Guardia di Finanza, rappresenta un importante valore aggiunto che integra e esalta le quotidiane attività di controllo economico del territorio svolte dai Reparti ordinari, permettendo di individuare siti non sempre visibili percorrendo le principali vie di comunicazione e fornendo così preziosissimo materiale informativo su illeciti spia, ovvero violazioni di varia natura, anche ambientale, che sovente sottendono ben più gravi problemi di carattere penale e/o tributario. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
VALMONTONE, I CARABINIERI ARRESTANO UN 38ENNE PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA NEI CONFRONTI DELLA COMPAGNA. I Carabinieri della Stazione di Valmontone e i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato un 38enne romeno, residente a Valmontone, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia. I militari sono intervenuti, nella notte, presso un’abitazione di Valmontone, a seguito di una richiesta d’aiuto pervenuta al “112” da parte di un giovane romeno che segnalava l’aggressione in atto della mamma in balia del compagno convivente ubriaco. Sul posto i militari hanno trovato la donna, una 32enne romena, che, dopo essere stata trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Colleferro, per essere medicata per delle lievi lesioni riportate, guaribili in 10 giorni, si è recata presso la Stazione dei Carabinieri di Valmontone ed ha trovato la forza per denunciare le continue aggressioni da parte del compagno, specie quando era alterato per l’assunzione smodata di alcool, che, oltre a turbarla, la inducevano a temere per la propria vita. I militari erano intervenuti presso la medesima abitazione, nel mese di giugno scorso, per analogo evento in cui la donna riportava lesioni giudicate guaribili in 15 giorni ed in quella occasione, nonostante fosse stata invitata in caserma, aveva deciso di non denunciare. Per questo motivo, i Carabinieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, hanno arrestato l’uomo e lo hanno condotto presso il carcere di Velletri. ANZIO, I CARABINIERI ARRESTANO UN 36ENNE ACCUSATO DI MINACCIA AGGRAVATA E VIOLENZA PRIVATA. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio hanno arrestato un uomo 36enne, nomade, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Velletri – Ufficio GIP, gravemente indiziato del reato di minaccia aggravata e violenza privata. Nello specifico, a seguito della denuncia per usura presentata da una donna nei confronti di un 53enne nomade, questi veniva arrestato e condotto direttamente in carcere. Nei giorni seguenti, il figlio del 53enne, avendo forti sospetti nei confronti della donna che pensava potesse essere la denunciante, si è recata prima presso il suo domicilio e, successivamente, l’ha costretta a fermarsi per strada intimando la donna di ritrattare quanto denunciato ai Carabinieri, se non avesse voluto correre dei rischi per la sua incolumità. Immediatamente i militari hanno raccolto tutti gli elementi utili a individuare l’autore di tali gesti e, condivisi gli stessi con l’autorità giudiziaria, i Carabinieri hanno richiesto ed ottenuto il provvedimento che nella mattinata del 1° dicembre scorso hanno provveduto a notificare al 36enne. In corso ulteriori indagini tesi a individuare eventuali complici nell’attività illecita, sia in riferimento all’usura che alle minacce e alla violenza privata. Questa operazione dimostra, ancora una volta, che il livello di attenzione al fenomeno dell’usura è elevato da parte della Procura della Repubblica di Velletri, avvalendosi delle forze dell’ordine nel contrasto a questo triste fenomeno. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, tempo soleggiato in giornata, la sera nubi in aumento in Liguria e banchi di nebbia in formazione sulla Val Padana, specie lungo il Po. Variabile lungo l’Adriatico con piovaschi in giornata sulle Marche, soleggiato su regioni tirreniche e Umbria ma con foschie nelle valli. Addensamenti su Puglia, Calabria e Nord Sicilia, con piovaschi in attenuazione serale. Più sole altrove. Le temperature saranno stabili tra i 2 e 16 gradi, come segnalato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale