CRONACA – VICENZA, SCOPERTA DALLA GDF CONSULENTE FISCALE ABUSIVO DAL 2018 – Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno concluso un’attività di Polizia Economico-Finanziaria nei confronti di una sedicente professionista, che ha operato in qualità di consulente fiscale, già dal 2018, sprovvista di partita IVA e in assenza di qualsivoglia titolo autorizzativo/abilitante all’esercizio della professione. La stessa è stata pertanto denunciata alla Procura della Repubblica di Vicenza per esercizio abusivo della professione. In dettaglio, dall’attività ispettiva condotta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Arzignano è emerso che la sedicente professionista, esercente l’attività nel comune di Cornedo Vicentino, ha presentato svariati modelli dichiarativi 730, quasi 400 pratiche in 5 anni, in un CAF abilitato di Valdagno, presso il quale è stata acquisita la lista di 97 clienti che, negli anni, si sono rivolti, anche svariate volte, alla sedicente consulente al fine di ottenere la redazione e la successiva trasmissione della dichiarazione dei redditi, previo compenso, ma senza il rilascio di alcun documento fiscale. I finanzieri hanno, quindi, constatato compensi non dichiarati dal 2018 ad oggi per diverse decine di migliaia di euro, segnalando alla Procura berica la sedicente professionista per il reato di esercizio abusivo di una professione. PIACENZA, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 16.000 GIOCATTOLI NON SICURI. I finanzieri del Comando Provinciale di Piacenza, nell’ambito di un’intensificazione delle attività di controllo ai traffici illeciti finalizzati al contrasto della contraffazione e del “Made in Italy”, hanno sequestrato oltre 16.000 articoli considerati potenzialmente pericolosi per la salute. Le attività investigative scaturiscono dalla valorizzazione del prezioso patrimonio informativo fornito dal Nucleo Speciale Beni e Servizi. La citata componente specialistica infatti, attraverso la gestione della piattaforma telematica denominata GRAS RAPEX (RAPid EXchange of Information System), contenente segnalazioni, condivise a livello comunitario, sui prodotti potenzialmente pericolosi in commercio, consente di intervenire rapidamente nell’individuazione, e tempestiva sottrazione, di prodotti che possono rappresentare un rischio grave per la salute e la sicurezza dei cittadini. Le attività condotte dalle Fiamme Gialle piacentine hanno interessato un grande magazzino di una società dedita al commercio all’ingrosso di giochi e giocattoli, sito nella provincia di Piacenza, sove sono stati rintracciati, complessivamente, 16.244 pezzi non conformi alla normativa in materia di sicurezza. Tra questi, i finanzieri hanno identificato, e posto sotto esame, il modello di una particolare tipologia di pistola giocattolo segnalata, dalla citata piattaforma, come prodotto caratterizzato da “rischio soffocamento”, di livello grave per il consumatore. L’articolo, di produzione extracomunitaria e potenzialmente destinato alle fasce più giovani, consistente in un set composto da una pistola giocattolo, realizzata in plastica rigida, e da proiettili in schiuma che terminano con ventose è risultato, infatti, non conforme alla specifica direttiva europea in materia di sicurezza dei giocattoli. Al termine degli ulteriori accertamenti effettuati all’interno dei locali, i militari operanti hanno altresì proceduto al sequestro di ulteriori 16.079 prodotti non rispettanti i requisiti minimi di sicurezza. A conclusione dell’attività, il titolare dell’esercizio commerciale è stato segnalato alla locale Autorità Giudiziaria per aver immesso, sul mercato europeo, prodotti provenienti da un Paese terzo senza essersi preventivamente assicurato che, sugli stessi, il fabbricante avesse eseguito l’appropriata procedura di valutazione della conformità. L’attività di servizio posta in essere testimonia il costante impegno del Corpo nel settore del contrasto agli illeciti economico-finanziari connessi al commercio di prodotti non sicuri. TREVISO, AGENTE IMMOBILIARE DENUNCIATO DALLA GDF. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno accertato che un’agente immobiliare, operante da anni nel trevigiano, dopo aver ottenuto 85mila euro di anticipo da un suo cliente per l’acquisto di un appartamento, ha organizzato, all’insaputa del proprietario dell’immobile, una finta compravendita dal notaio, appropriandosi del denaro ricevuto e facendo perdere le proprie tracce, rendendosi così responsabile del reato di truffa, aggravata dal danno di rilevante entità arrecato alla vittima. Le attività investigative, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono state avviate a seguito della querela presentata da un imprenditore trevigiano, che si era rivolto alla sua agente immobiliare di fiducia per realizzare un investimento sicuro e senza rischi, attraverso l’acquisto di un appartamento da dare successivamente in locazione, in modo da ottenere una rendita stabile nel tempo. Il denunciante, una volta individuato e visionato l’appartamento che meglio rispecchiava le sue esigenze e i suoi gusti, ha consegnato in più tranche le somme di denaro occorrenti all’indagata che, dopo aver negato la necessità di procedere alla stipula di un contratto preliminare di compravendita, ha preso contatti con uno studio notarile trevigiano, fissando l’appuntamento per la stipula dell’atto. Il giorno stabilito, giunto presso lo studio del notaio, l’imprenditore trevigiano si è reso conto, con stupore, dell’assenza non solo dell’agente immobiliare, ma anche della presunta parte venditrice, che era in realtà totalmente ignara del tentativo di cedere il suo appartamento a terzi. Grazie alle testimonianze e alle indagini bancarie, svolte dai finanzieri del Gruppo Treviso, è emerso che il denaro accreditato dalla vittima sui conti correnti dell’indagata non era stato custodito in vista della stipula dell’atto notarile, ma speso per finalità personali. La Procura della Repubblica di Treviso, alla luce del quadro indiziario acquisito, ha disposto la conclusione delle indagini preliminari, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, PER FURTO DI RAME, 5 NONADI ARRESTATI DAI CARABINIERI. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato 5 cittadini nomadi di età compresa tra i 18 e i 55 anni, tutti domiciliati presso il campo di via Candoni, gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso. Lo scorso pomeriggio, i militari i sono intervenuti presso l’ex struttura “Centro Direzionale Alitalia”, attualmente sottoposta ad amministrazione straordinaria, poichè avevano notato movimenti e rumori sospetti provenire dall’interno della struttura. Nel corso di una ispezione hanno sorpreso all’interno gli indagati che stavano asportando cavi, placche, staffe e altro materiale costituito da rame, per un peso complessivo di circa 760 kg. Quanto rinvenuto, dal personale dell’Arma, è stato sequestrato e affidato ai responsabili della struttura che hanno anche presentato regolare denuncia-querela. Gli indagati sono stati tutti trattenuti e sottoposti agli arresti domiciliari. Il Tribunale di Roma ha, poi, convalidato gli arresti. È quanto informato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, molte nubi, ma inizialmente asciutto. Tra pomeriggio e sera debole neve in arrivo sulle Alpi e piogge tra Piemonte, Liguria e Lombardia. Nubi e locali banchi di nebbia lungo l’Adriatico, più sole sul Tirreno con tendenza a qualche pioggia serale in Toscana. Piogge e rovesci sulle Isole maggiori in attenuazione in giornata, nubi irregolari altrove ma senza fenomeni. Le temperature saranno stabili, tra i 3 e 15 gradi, come segnalato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale