CRONACA – BOLZANO, OPERAZIONE “NATALE SICURO“. SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 3.000 PRODOTTI PERICOLOSI – Addobbi natalizi, articoli di bigiotteria, luminarie, ma anche giocattoli per bambini e costumi da babbo natale. Si tratta di prodotti non sicuri e potenzialmente pericolosi, destinati ad addobbare le case dei cittadini altoatesini o a finire sotto l’albero di Natale, rinvenuti dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bolzano nel corso di una vasta operazione che, nel periodo pre-natalizio, ha interessato tutto il territorio della provincia. La merce, esposta per la vendita in numerosi esercizi commerciali, è risultata priva di marchio CE, certificazione apposta dal produttore, funzionale a garantire il pieno rispetto degli standard in materia sicurezza, salute e tutela dell’ambiente imposti dalle norme europee o, comunque, sprovvista delle informazioni minime destinate al consumatore. Tali indicazioni, concernenti i dati del produttore o importatore, il Paese di origine, la natura dei materiali impiegati e la presenza di eventuali sostanze nocive devono essere obbligatoriamente riportate sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti in lingua italiana. La merce irregolare è stata sottoposta a sequestro amministrativo ed i responsabili delle attività commerciali controllate sono stati segnalati alla competente Camera di Commercio, per l’applicazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 516 euro a un massimo di oltre 25mila euro. PORDENONE, ILLECITI CONTRO IL “REDDITO DI CITTADINANZA“. DENUNCIATI DALLA GDF 73 STRANIERI PER AVER INDEBITAMENTE PERCEPITO 433.000 EURO. La Guardia di Finanza di Pordenone ha denunciato all’Autorità Giudiziaria 73 stranieri che, per percepire il reddito di cittadinanza, hanno falsamente dichiarato di possedere un permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo, tipologia rilasciata ai cittadini di Paesi terzi che, da almeno 5 anni, posseggano un permesso di soggiorno in corso di validità e siano in grado di dimostrare la disponibilità di un reddito minimo non inferiore all’assegno sociale annuo e la conoscenza della lingua italiana. L’ammontare dei contributi pubblici erogati ai 73 non aventi titolo, è pari a 433.000 Euro. L’attività consegue ad una approfondita analisi delle condizioni al cui rispetto consegue il riconoscimento del particolare sussidio, operata, dai finanzieri del Gruppo di Pordenone, sulla vasta platea di stranieri, non provenienti da Paesi dell’Unione Europa, residenti nel Friuli Occidentale. Dopo aver acquisito, direttamente dall’I.N.P.S., Ente deputato alla gestione del contributo pubblico, i dati massivi relativi a questa categoria di percettori, le Fiamme Gialle pordenonesi ne hanno esaminato tutte le dichiarazioni presentate per l’accesso al beneficio, riscontrandone, con la locale Questura, la corrispondenza tra la tipologia del permesso di soggiorno dichiarata con quella effettivamente posseduta. Tra i requisiti indispensabili stabiliti dalla normativa per accedere alla particolare forma di sussidio vi è, infatti, per i cittadini provenienti da Paesi non facenti parte dell’Unione Europea, il possesso di un permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo, titolo, purtuttavia, suscettibile di autocertificazione. Dalle indagini è emerso che 73 stranieri, che ne avevano autocertificato il possesso, erano, in realtà, privi dello specifico permesso di soggiorno. All’immediata denuncia alla Procura della Repubblica è conseguita l’attivazione dell’I.N.P.S. che ha provveduto a revocare il contributo a quelli che lo stavano ancora percependo e ad avviare l’iter per il recupero dei ratei già erogati sine titulo. Nei confronti di tutti i 73 indebiti percettori è stata proposta l’emissione di un provvedimento di sequestro preventivo volto a garantire le pretese erariali. AREZZO, CONFISCA DEFINITIVA DI BENI DELLA GDF, PER OLTRE 1,2 MILIONI DI EURO, NELL’AMBITO DI UNA MISURA DI PREVENZIONE PATRIMONIALE ESEGUITA IN COLLABORAZIONE CON LA POLIZIA DI STATO. In data 22.11.2023 si è concluso definitivamente, con la pronuncia della Corte Suprema di Cassazione – Sezione Seconda Penale – l’iter giudiziario iniziato in data 4.2.2021 con la proposta, a firma congiunta del Procuratore Distrettuale della Repubblica c/o il Tribunale di Firenze e del Questore della Provincia di Arezzo, di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca dei beni, prevista dal “Codice Antimafia”. Gli inquirenti sono arrivati al sequestro cautelare di beni e successiva confisca per un valore pari complessivamente ad euro 1.260.000 grazie ad una complessa attività di indagine, condotta in stretta sinergia dal personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Arezzo, dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Arezzo, e dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Firenze. Sia il provvedimento cautelare di sequestro dei beni, che la successiva confisca, (quest’ultima oggetto di ricorso presso la Corte di Appello di Firenze – Sezione Assise e Misure di Prevenzione – respinto in data 01.02.2023), sono stati disposti accogliendo integralmente le evidenze dell’attività investigativa posta in essere dagli Organi proponenti a seguito della quale è emersa con chiarezza la riconducibilità della persona proposta alla categoria della pericolosità qualificata, stante l’appartenenza della stessa al sodalizio mafioso del “Clan Bove – De Paola”, accertata con sentenza passata in giudicato. Ulteriori evidenze investigative hanno consentito di estendere l’attualità della pericolosità qualificata della proposta fino al 2020 in ragione del permanere di contatti tenuti dalla predetta con esponenti della succitata consorteria mafiosa e della dimostrata sproporzione patrimoniale/reddituale rispetto al reddito dichiarato dalla stessa. Sono stati colpiti il capitale sociale e l’intero patrimonio di una Società sedente in Arezzo, due immobili ubicati in città ed un bene mobile. BOLOGNA, SEQUESTRO PREVENTIVO DELLA GDF DI PARTECIPAZIONE AZIONARIA IN UNA SOCIETÀ SPORTIVA. Militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna, su delega della locale Procura della Repubblica, nell’ambito di specifico procedimento penale, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale felsineo e riguardante la partecipazione azionaria di una società a responsabilità limitata in una società calcistica. Il provvedimento cautelare scaturisce da indagini condotte a seguito del fallimento di una società per azioni già proprietaria della suddetta e integra partecipazione azionaria. Gli accertamenti condotti hanno evidenziato episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative della società sportiva, dalla società fallita alla società a responsabilità limitata destinataria del provvedimento cautelare, quest’ultima anch’essa riconducibile all’imprenditore. VENEZIA LA GDF SEQUESTRA OLTRE 2,5 KG DI DROGA. ARRESTATI 3 SPACCIATORI. Anche nel periodo delle festività natalizie rimane costante l’attenzione della Guardia di Finanza veneziana in materia di prevenzione e di repressione dei fenomeni connessi allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti. I Baschi Verdi della Compagnia Pronto Impiego di Venezia, durante un servizio di controllo del territorio in località Mestre, notavano un’autovettura con a bordo due magrebini parcheggiata in divieto di sosta. Dopo essere scesi dal veicolo, i due, di nazionalità tunisina, regolari sul territorio nazionale, ma gravati da numerosi precedenti, insospettivano i militari operanti a causa del loro atteggiamento evasivo e nervoso. Ne è, così, scaturito un più accurato controllo del veicolo nel quale sono stati rinvenuti, ai piedi del sedile anteriore, circa 2,5 kg di hashish suddivisi in 25 panetti. Di conseguenza, entrambi, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e condotti nel carcere di S. Maria Maggiore, così, come disposto dal pm di turno. Nel corso di analoghi servizi effettuati nei giorni precedenti, questa volta in Corso del Popolo, una pattuglia della Compagnia Pronto Impiego arrestava un senegalese, irregolare sul territorio nazionale e gravato da numerosi precedenti in materia di stupefacenti, in quanto trovato in possesso di 50 dosi di cocaina per un totale di 16,30 gr. circa, nonchè 22,85 gr. circa di hashish e 235,00 euro in contanti. Al termine della direttissima veniva disposta la condanna ad anni 1 di reclusione ed euro 600 di multa, nonchè la misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Veneto. Da inizio dicembre nell’area del rione Piave a Mestre, sempre ad opera dei Baschi Verdi, sono stati denunciati per spaccio altri due tunisini trovati in possesso di 5 dosi di cocaina per un totale di 6,45 gr. circa e 580,00 euro in contanti, mentre sono stati segnalati alla locale Prefettura 7 persone, con il sequestro di oltre 20 gr. tra hashish e marijuana detenuti per uso personale. Infine, nel corso delle procedure di bonifica delle principali aree verdi della zona, effettuate con l’ausilio di unità cinofile del Gruppo Tessera, sono stati rinvenuti e sequestrati nei pressi di via Gozzi ulteriori 100 gr. circa di hashish e altre 50 dosi di cocaina, per complessivi 22,50 gr. circa, pronte per la cessione. AVELLINO, SEQUESTRATI DALLA GDF 89.984 GIOCATTOLI NON CONFORMI PER LA VENDITA. Continua senza sosta l’attività del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino a contrasto dell’abusivismo commerciale e del rispetto delle prescrizioni per la vendita di prodotti. Nell’ambito di tale attività, a seguito di mirati servizi, militari del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria del capoluogo Irpino hanno proceduto al controllo di un esercizio commerciale, ubicato nel Comune di Mercogliano (AV), rinvenendo, esposti alla clientela, 89.984 pezzi di articoli rientranti nella categoria “giocattoli”, privi del marchio CE e set informativo, a tutela del consumatore, in difformità a quanto previsto dalla normativa vigente. Il responsabile, un cittadino cinese di 56 anni, è stato segnalato agli Enti competenti per l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da € 1.500,00 a € 10.000,00. È quanto informato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, A TOR BELLA MONACA ANCORA CONTROLLI DEI CARABINIERI. 2 PERSONE ARRESTATE E PIÙ DI 5.000 DOSI DI COCAINA SEQUESTRATI. In poche ore, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, nel proseguo dei mirati controlli antidroga nel quartiere alla periferia est di Roma, hanno arrestato due persone e sequestrato oltre 5.000 dosi di cocaina, per un valore di circa 150.000 euro. Nello specifico, i Carabinieri hanno arrestato due cittadini romani, di 26 e 41 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri li hanno fermati per un controllo in via dell’Archeologia e trovandoli in possesso di alcune dosi di cocaina, sono riusciti a risalire ad un garage a loro in uso, presso uno stabile nella stessa via, dove hanno rinvenuto e sequestrato 5.120 involucri contenenti cocaina, per un peso complessivo di oltre 2,2 kg. La droga sequestrata se immessa sul mercato illegale delle piazze di spaccio, avrebbe fruttato circa 150.000 euro. Gli indagati sono stati portati nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale di Roma ha convalidato gli arresti e disposto per loro la custodia cautelare in carcere. COLLEFERRO, I CARABINIERI ARRESTANO 51ENNE TROVATO IN POSSESSO DI NUMEROSE DOSI DI COCAINA. I Carabinieri della Stazione di Colleferro, termine di una più ampia attività di prevenzione disposta in tutta la provincia dal Comando Provinciale di Roma finalizzata a contrastare il fenomeno dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 51enne di Segni, gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, a bordo della sua auto, è stato fermato dai Carabinieri e sottoposto ad un controllo. All’esito delle verifiche l’uomo è stato trovato in possesso di una dose di cocaina. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire e sequestrare ulteriore 7 gr. della stessa sostanza, dalle cui analisi è emerso che potevano ricavarsi oltre 100 dosi, 3 gr. di hashish oltre a materiale per il confezionamento e il taglio nonchè una somma di circa 2.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio. L’indagato, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto, avvenuta venerdì 15 dicembre, è stato condannato a 9 mesi di reclusione con pena sospesa e a 1.600 euro di multa, oltre alla confisca della somma di denaro in sequestro. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, tempo in prevalenza soleggiato, ma con nebbie fino al mattino in Val Padana. Nubi sui confini alpini orientali con debole neve dai 1.000 m. Piovaschi al mattino sul versante adriatico, in esaurimento. Inizialmente, tempo soleggiato, ma con qualche nube in serata. Le temperature, comunque, saranno stabili, tra gli 8 e 12 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale