CRONACA – AREZZO, CONTRASTO AL LAVORO NERO E ALL’EVASIONE FISCALE. SCOPERTE DALLA GDF IMPRESE, CHE IMPIEGAVANO COMPLESSIVAMENTE 139 LAVORATORI “IN NERO” O “IRREGOLARI”. IMPOSTE EVASE PER OLTRE 3,3 MILIONI DI EURO E INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE INDEBITAMENTE PERCEPITE PER 60.000 EURO – I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo, nell’ambito di una campagna di controlli finalizzati al contrasto dell’evasione fiscale e del lavoro “nero”, hanno recentemente concluso diverse attività nei confronti di imprese operanti nella fabbricazione di oggetti di oreficeria e gioielleria, come terzisti, e nel settore edilizio che impiegavano ben 139 lavoratori “in nero” o irregolari, di cui 1 minorenne. Nella prima ditta controllata, gestita da un soggetto di etnia bengalese e con sede nel Comune di Arezzo, i dipendenti, di nazionalità bengalese, indiana e pakistana, erano stati sorpresi intenti a lavorare, nel tardo pomeriggio di una giornata festiva, da una pattuglia del “117” del Gruppo di Arezzo, impiegata nell’ambito degli ordinari servizi di controllo economico del territorio. In particolare, i militari, attirati dalla presenza di numerose biciclette posteggiate nei pressi di un capannone che presentava al suo interno le luci accese, vi facevano accesso riscontrando la presenza dei lavoratori, intenti ad effettuare attività di saldatura dei vari componenti dei preziosi. Intervenivano quindi sul posto ulteriori pattuglie, per l’identificazione dei presenti e per l’acquisizione della documentazione da esaminare nei successivi approfondimenti. Veniva, quindi, accertato che, dei 39 lavoratori extracomunitari presenti, 24 erano completamente in “nero”, mentre i restanti 15 erano da considerarsi “irregolari”, in quanto il titolare dell’impresa, pur avendoli formalmente assunti, non ha poi registrato la loro presenza lavorativa nel “Libro Unico del Lavoro”. Per tale motivo, veniva nell’immediatezza inoltrata all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Arezzo una segnalazione per la sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto la forza lavoro impiegata in “nero” superava la percentuale del 10% dei lavoratori presenti al momento dell’accesso ispettivo. Al datore di lavoro sono state contestate sanzioni amministrative in materia di lavoro “nero” o “irregolare” per oltre 80.000 euro. Lo stesso è stato, inoltre, denunciato, all’esito del controllo, alla locale Procura della Repubblica per violazione delle normative che regolamentano l’occupazione di lavoratori extracomunitari, avendo impiegato, tra in “nero” e “irregolari”, 15 lavoratori dei quali 1 era minorenne e privo di documentazione di soggiorno. VICENZA, CONTROLLI IN MATERIA DI LAVORO E SICUREZZA. SCOPERTI DALLA GDF 5 LAVORATORI IN NERO E IRROGATE SANZIONI PER OLTRE 11.000 EURO. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, nei giorni scorsi, nell’ambito di un intervento di Polizia Economico-Finanziaria e di controllo economico del territorio, hanno effettuato un accesso presso un laboratorio tessile all’interno del garage al piano interrato di una villa situata a Cassola (VI) e riconducibile a una ditta individuale gestita da un cittadino di nazionalità cinese. Il bilancio dell’attività eseguita dai finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa, in collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, è di 5 lavoratori di nazionalità cinese, regolari sul territorio nazionale, trovati intenti a svolgere attività lavorativa completamente “in nero” e di una sanzione amministrativa di € 11.500. Inoltre, a seguito dei controlli effettuati, atteso che sono stati identificati lavoratori “in nero” in misura superiore al 10 % della totalità di quelli presenti sul posto, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza ha proceduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi di legge. L’attività amministrativa, volta a riscontrare l’osservanza, nei confronti del personale occupato, delle norme di tutela di lavoro e di legislazione sociale, ha consentito di irrogare al titolare della ditta individuale una sanzione pari ad € 1.800.00 per ogni lavoratore impiegato senza la preventiva comunicazione prevista, per un totale di € 9.000,00 per i 5 lavoratori. Inoltre, nel corso delle operazioni di controllo, alla luce delle carenze sotto il profilo della sicurezza sul luogo di lavoro, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza ha proceduto con le previste prescrizioni volte a garantire la messa in sicurezza dei locali del laboratorio. Prosegue l’attività della Guardia di Finanza, in stretta sinergia e cooperazione con l’Ispettorato territoriale del lavoro, volta ad individuare situazioni di sfruttamento di manodopera e per prevenire i rischi per la salute dei lavoratori. Si tratta di condotte che, oltre a costituire una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità, rappresentano principalmente un danno in capo ai lavoratori stessi, ai quali, infatti, non vengono riconosciuti i basilari diritti previsti dalla legge. SASSARI, SBARCA ALL’AEROPORTO DI ALGHERO CON 200 GRAMMI DI COCAINA. ARRESTATA DALLA GDF DONNA NIGERIANA. Nell’ambito dei controlli tesi al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti disposti dal Comando Provinciale di Sassari, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Alghero, insieme ai funzionari della locale Sezione Operativa Territoriale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, hanno tratto in arresto una donna di nazionalità nigeriana in possesso di sostanze stupefacenti. La stessa, intercettata nella sala arrivi dell’aeroporto “Riviera del Corallo” di Alghero-Fertilia, appena scesa da un volo proveniente da Milano Linate, veniva segnalata dall’unità cinofila. La successiva perquisizione personale consentiva di individuare un involucro occultato sotto la maglietta della donna che risultava poi contenere 200 gr. circa di cocaina, successivamente sottoposti a sequestro. La donna veniva, quindi, tratta in arresto per traffico di sostanze stupefacenti e, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, veniva immediatamente accompagnata nel carcere di Bancali. Si tratta della sesta operazione antidroga, caratterizzata da significativo sequestro di sostanza stupefacente, messa a segno nell’ultimo trimestre dalle Fiamme Gialle della provincia di Sassari in ambito portuale e aeroportuale, in sinergia con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Complessivamente sono 74 i kg di droga sequestrati, tra cocaina, eroina e marijuana, e 6 i corrieri arrestati, a testimonianza dell’impegno profuso nella repressione ai traffici di sostanze stupefacenti. L’AQUILA, SCOPERTA MALVERSAZIONE DI EROGAZIONI PUBBLICHE. PROVVEDIMENTO DI SEQUESTRO PER OLTRE 700 MILA EURO. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di L’Aquila, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Teramo, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per oltre 700 mila euro, emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Teramo, dott. Roberto Veneziano. Il provvedimento, finalizzato alla confisca anche per equivalente del profitto del reato, giunge a conclusione degli accertamenti eseguiti dai finanzieri di L’Aquila e scaturiti da un’attività a tutela della spesa pubblica volta a verificare la regolarità in ordine a contributi erogati a una società per azioni di Teramo nell’ambito del Programma di Attuazione Regionale del “PAR FSC 2007/2013”. All’esito degli approfondimenti investigativi è emerso che la società in questione, dopo aver ricevuto dalla Regione Abruzzo un contributo pubblico, ne avrebbe distratto una quota parte, pari ad oltre 700 mila euro, destinandola al ripianamento dei debiti societari anziché alla finalità per la quale era stata concessa, e cioè alla realizzazione di una piattaforma ecologica per il trattamento imballaggi in località Teramo. Le indagini hanno consentito, inoltre, di rilevare profili di responsabilità a carico dell’amministratore protempore della stessa società, che è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi del reato di malversazione di erogazioni pubbliche. L’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle si è compendiata in acquisizioni documentali ed escussioni a sommarie informazioni di persone informate sui fatti. Sono stati ricostruiti i profili di gestione e di movimentazione delle somme erogate a titolo di contributo pubblico ed è stato eseguito il decreto di sequestro preventivo per un valore di oltre 700 mila euro nei confronti del soggetto indagato ovvero della società in esame beneficiaria del finanziamento. ASCOLI PICENO, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 105.000 ARTICOLI PRIVI DEI REQUISITI DI SICUREZZA POSTI IN VENDITA PER LE FESTIVITÀ DI CARNEVALE E SAN VALENTINO. In concomitanza del Carnevale e della festa degli innamorati, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno ha intensificato i controlli presso gli esercizi commerciali, finalizzati al contrasto dell’illecito commercio di prodotti “non sicuri” e/o “irregolari”, sottoponendo a sequestro 105.701 articoli. Nell’ambito di questi interventi, le Fiamme Gialle della Compagnia di San Benedetto del Tronto e del Gruppo di Ascoli Piceno, a seguito di un mirato screening di attività economiche, hanno individuato due esercizi commerciali, dislocati sul territorio della provincia picena. I beni posti in vendita sono risultati sprovvisti delle informazioni identificative minime, previste dal “Codice del Consumo” in materia di sicurezza prodotti, quali i dati relativi al Paese di origine, al produttore/importatore, alla natura dei materiali impiegati per la loro realizzazione, notizie che, per legge, devono essere presenti sulle confezioni o sulle rispettive etichette, in modo visibile, leggibile ed in lingua Italiana. La merce irregolare è stata sottoposta a sequestro amministrativo ai sensi dell’art. 13 della legge 689/81 e, ai titolari delle due imprese individuali, sono state elevate sanzioni amministrative fino a 25.823 euro, così, come disposto dall’art. 12 D.Lgs 206/2005. È quanto informato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, A TOR BELLA MONACA I CARABINIERI ARRESTANO 6 PERSONE PER TRAFFICO DI STUPEFACENTI, DUE DI LORO ANCHE DI DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI. A seguito di serrate e complesse indagini, la scorsa sera, i Carabinieri della Compagnia di Frascati hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 persone, gravemente indiziate, tutte per il reato di traffico di sostanze stupefacenti e per solo due di loro anche di aver illegalmente detenuto armi da fuoco ed in particolare pistole, in concorso, operanti tra Via dell’Archeologia e via Spertini, a Tor Bella Monaca. Le indagini, condotte dal gennaio al maggio 2023, dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca e dirette dalla Procura della Repubblica di Roma, traggono origine dalla pregressa indagine, condotta dagli stessi Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica, di fine anno 2022, in cui furono arrestati 6 uomini, gravemente indiziati di essere gli autori di una spedizione punitiva contro tre cittadini tunisini, minacciati e colpiti con calci e pugni all’interno di un bar e nel corso della quale vennero anche esplosi dei colpi di pistola in aria. Tra gli arrestati del dicembre 2022 c’erano anche appartenenti a una famiglia nota alle cronache del quartiere. Con le nuove indagini, ora si sono riuscite a delineare anche le condotte di una delle vittime di quella spedizione punitiva, gravemente indiziata di spaccio di sostanze stupefacenti nella periferia Sud Est della capitale con altri 5 complici. I successivi approfondimenti investigativi, svolti tramite pedinamenti, servizi di osservazione e attività tecniche, infatti, hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine all’esistenza di un gruppo di persone, diretto e gestito da un ragazzo di origine tunisina di 23 anni che, anche dal carcere, impartiva ordini per l’illecita attività di spaccio di cocaina. Il ragazzo è gravemente indiziato di essersi avvalso della stretta collaborazione della moglie, italiana, nonchè di altre persone per la cessione di droga a terzi. L’attività di spaccio veniva svolta in qualsiasi ora del giorno e della notte, in un difficile contesto territoriale, con consegne a domicilio effettuate con l’utilizzo di macchine a noleggio. Nel corso delle fasi esecutive dell’ordinanza, i Carabinieri hanno eseguito diverse perquisizioni, a carico degli indagati, nei loro domicili e relative pertinenze, rinvenendo e sequestrando decine di dosi di crack, cocaina e hashish e 7 colpi per pistola calibro 22. OSTIA, 24ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER TRUFFA AD UN‘ANZIANA. I Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia hanno arrestato un uomo 24enne, gravemente indiziato del reato di truffa aggravata ai danni di una donna anziana. Questo arresto si aggiunge ai 10 già eseguiti dai Carabinieri di Roma negli ultimi mesi per contrastare questo odioso reato. Nel corso di un quotidiano servizio di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Roma – Casal Palocco dopo aver notato un giovane uscire, con fare sospetto, dal portone di un condominio di via delle Baleari, hanno deciso di fermarlo per effettuare un controllo. Il giovane, in evidente stato di agitazione, a seguito della perquisizione è stato trovato in possesso di vari gioielli in oro, all’interno di un sacchetto colorato, per i quali non ha saputo fornire una valida spiegazione ai militari. A quel punto, i militari hanno approfondito la vicenda ed eseguito ulteriori accertamenti, constatando che pochi minuti prima un’anziana, 80enne, del posto, era stata contattata da un fantomatico carabiniere il quale l’aveva informata che la figlia ed il genero avevano causato un grave incidente stradale. È seguita quindi la chiamata di un sedicente avvocato il quale ha informato la signora che, per non lasciare i propri familiari in carcere, occorreva consegnare, a titolo di cauzione, la somma di 8.000 euro oppure l’oro che aveva in casa. Il 24enne ha quindi raggiunto l’abitazione dell’anziana, spacciandosi per l’assistente del legale e facendosi consegnare tutti i gioielli per evitare conseguenze penali alla figlia ed al genero. Solo il tempestivo intervento dei Carabinieri, che hanno subito bloccato il ragazzo, ha permesso di ricostruire la vicenda, recuperare l’intera refurtiva – poi riconsegnata all’anziana – e quindi arrestare il giovane, gravemente indiziato del reato di truffa aggravata. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e lo ha sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza. PIGNETO, 6 PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina, con il supporto dei Carabinieri del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel quartiere Pigneto, finalizzato alla prevenzione e alla repressione della criminalità diffusa nelle aree urbane di periferia. L’azione rientra nell’ambito di un ampio piano strategico, pianificato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per contrastare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità nei quartieri periferici. Nel corso del servizio, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 28enne della Guinea, senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine, responsabile dell’inosservanza del foglio di via obbligatorio con divieto ritorno nel Comune di Roma, emesso dal Questore di Roma, un cittadino Afgano di 28 anni, senza fissa dimora, con precedenti, che durante un controllo alla circolazione stradale aveva fornito ai Carabinieri una patente di guida falsa. Un gruppo di 4 persone tra i 30 e 24 anni, tra cui 3 stranieri, una donna italiana, tutte senza fissa dimora e già note alle forze dell’ordine, sono state denunciate a piede libero per il reato di invasione di terreni ed edifici poiché sorprese su un terreno confiscato alla criminalità organizzata e assegnata a Roma Capitale dove è stata creata l’area “Borghetto degli Artisti”. Inoltre, i militari hanno sottoposto a fermo per identificazione tre persone straniere irregolari sul territorio nazionale ed è stata avviata nei loro confronti la procedura di espulsione dal territorio italiano. Infine, altre 7 persone sono state segnalate alla Prefettura poichè trovate in possesso di modesti quantitativi di cocaina e hashish per uso personale. Nel complesso, durante l’attività, sono state identificate 53 persone e controllati 28 veicoli. SUBIACO, I CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO PER MALTRATTAMENTI VERSO LA MOGLIE. La sera dell’11 febbraio scorso, nel corso di un servizio perlustrativo, in viale della Repubblica, i Carabinieri della Stazione di Subiaco sono stati avvicinati da una donna che in evidente stato di agitazione ed in lacrime, ha riferito loro di essere stata costretta, pochi minuti prima, a fuggire dalla propria abitazione, per paura del comportamento violento del marito che in preda i fumi dell’alcol, aveva tentato di aggredirla e l’aveva minacciata di morte. Subito dopo, alla presenza dei militari, l’uomo ha continuato ad inveire nei confronti della moglie ed a minacciarla di morte, pertanto, d’intesa con la Procura della Repubblica di Tivoli, è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Rebibbia. In sede di denuncia la donna ha inoltre aggiunto che episodi simili si erano verificati spesso in passato, anche in presenza della loro figlia e che in alcuni casi, per le botte ricevute, era dovuta ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso, ove non aveva però mai riferito la reale origine delle lesioni riportate. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, tempo stabile e in prevalenza soleggiato pur con foschie e banchi di nebbia sulla Pianura Padana specie nelle ore mattutine. Stabile e in prevalenza soleggiato con qualche velatura in transito in giornata, foschie al mattino nelle valli. Un pò di nubi sul basso Tirreno, ma senza fenomeni associati, condizioni in prevalenza soleggiate sulle altre regioni. Le temperature saranno in lieve aumento, tra i 10 e 18 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale