CRONACA – SONDRIO, CONTRASTO AL LAVORO IRREGOLARE. SCOPERTA DALLA GDF SOCIETÀ CHE NON VERSA CONTRIBUTI E RITENUTE AI DIPENDENTI – I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio, nel corso di accertamenti in materia di lavoro, hanno scoperto omessi versamenti per circa 200.000 € spettanti ai dipendenti di una società operante nel settore della logistica con sede nell’alta valle. L’attività svolta dai militari della Compagnia di Tirano ha messo in luce una gestione dei lavoratori irregolare e scorretta in quanto la società, al fine di evitare il pagamento di contributi e di ritenute dovuti in relazione all’orario di lavoro effettivamente svolto, provvedeva a corrispondere ai dipendenti indennità per trasferte mai effettuate così come rimborsi spese non giustificati, in quanto proventi non tassabili in capo all’impresa. In questo modo, pur corrispondendo importi netti pari al dovuto, introitava risparmi pari alle ritenute non versate al fisco ed ai contributi spettanti ai dipendenti al termine del periodo lavorativo. La società, avendo riconosciuto la bontà dei rilievi mossi dalle Fiamme Gialle e dalla Direzione Provinciale del Lavoro di Sondrio che ha collaborato nell’accertamento, ha provveduto a sanare la sua posizione con il pagamento di tributi e sanzioni per circa 250.000 €. BOLOGNA, TENTATIVO DI ESTORSIONE DI 5 MILIONI DI EURO IN DANNO DI IMPRENDITORE. 4 PERSONE ARRESTATE PER L’AGGRAVANTE DEL METODO MAFIOSO. I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, unitamente al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e con il supporto dei militari in forza ai Comandi Provinciali di Firenze, Pistoia, Napoli e Salerno, nelle ultime ore, hanno dato esecuzione, come sviluppo di complesse indagini dirette dal dott. Roberto Ceroni della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale felsineo, dott. Sandro Pecorella, nei confronti di 4 indiziati della commissione, in concorso tra loro, del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’operazione di servizio prende le mosse da un’autonoma attività info-investigativa svolta, dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo polizia economico finanziaria di Bologna, per la prevenzione/repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico legale. Le indagini hanno consentito di ricostruire, nei particolari, un episodio di tentata estorsione perpetrato in danno di un imprenditore bolognese, titolare di una società attiva nel settore dei trasporti e della logistica, da 4 soggetti, risultati, alcuni di loro, vicini, per contatti o precedenti specifici, ad appartenenti alla criminalità organizzata di stampo camorristico. Nel dettaglio, gli indagati avrebbero proposto all’imprenditore la cessione, a titolo oneroso, di crediti d’imposta fittizi, l’imprenditore/vittima avrebbe dovuto acquistare da una società nella piena disponibilità degli indagati, un credito IVA di circa 4,8 milioni di euro. La proposta commerciale sarebbe stata avanzata avvalendosi del “metodo mafioso”, ovvero in virtù di una forza di intimidazione tale da generare una condizione di grave assoggettamento e omertà. Sono state, infatti, registrate, utilizzando un linguaggio tipicamente mafioso, reiterate e gravi minacce rivolte all’imprenditore e ai suoi affetti, funzionali a coartarne la volontà e costringerlo a piegarsi alla pretesa estorsiva. Gli approfondimenti di tipo economico-finanziario condotti nei confronti della società detentrice dei crediti, ha permesso di accertare, altresì, la natura fittizia degli stessi, questa, infatti, a fronte di un volume d’affari dichiarato di oltre 20 milioni di euro, ha emesso e ricevuto fatture per importi trascurabili maturando un debito IVA. VICENZA, ALTOPIANO DEI 7 COMUNI, DENUNCIATO DALLA GDF UN INGEGNERE CHE EFFETTUAVA LA CONTRAFFAZIONE DI TITOLI EDILIZI. I finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza, nell’ambito degli ordinari controlli di polizia economicofinanziaria finalizzati alla tutela della spesa pubblica in danno della collettività, anche con riguardo alla spendita delle risorse connesse al P.N.R.R., nei giorni scorsi hanno concluso le investigazioni delegate dalla Procura della Repubblica di Vicenza nei confronti di un ingegnere operante sull’Altopiano dei 7 Comuni, indagato per il reato di contraffazione di altri pubblici sigilli e per le violazioni previste dall’art. 44 del Testo Unico Edilizia. In particolare, le Fiamme Gialle asiaghesi, a seguito di anomalie segnalate da un Ente Pubblico, hanno eseguito delle indagini di polizia giudiziaria nei confronti di un ingegnere sospettato di consegnare ai propri clienti titoli edilizi (SCIA e CILA) solo apparentemente presentati agli uffici tecnici comunali. Le attività d’indagine, espletate con perquisizioni, acquisizioni di dati presso l’Ente Pubblico segnalante e assunzioni di altre sommarie informazioni dai clienti dell’ingegnere indagato, hanno consentito di accertare che lo stesso ha formato presso il proprio studio decine di titoli edilizi sui quali aveva apposto, tramite dei lucidi, un timbro di protocollo di ricezione appartenente all’Ente Pubblico. Il professionista, dopo aver redatto il documento contraffatto, ha provveduto a consegnare lo stesso ai clienti, i quali, sulla scorta della fiducia riposta nell’ingegnere, avviavano lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria di immobili anche per consistenti importi. Inoltre, è stata accertata la formazione di numerosi titoli edilizi per l’installazione di appostamenti precari per la caccia, risultati anch’essi contraffatti e mai presentati presso gli uffici competenti. L’ulteriore conferma della condotta illecita è stata rilevata attraverso il confronto dei dati acquisiti nel corso delle perquisizioni presso lo studio dell’ingegnere e presso l’Ente Pubblico, accertando che al posto dei titoli edilizi risultava protocollata tutt’altra corrispondenza. Alla luce delle condotte accertate, l’ingegnere è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di contraffazione di altri pubblici sigilli e per le violazioni previste dall’art. 44 del Testo Unico Edilizia e sono state sottoposte a sequestro tutte le pratiche contraffatte. L’attività di servizio eseguita è l’esempio dell’impegno della Guardia di Finanza a contrastare, in un’ottica trasversale, ogni forma di illecito in materia di spesa pubblica a tutela dei cittadini e degli Enti Pubblici. PADOVA, SEQUESTRATI DALLA GDF OGGETTI PREZIOSI PER ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ DI COMPRO ORO RITENUTO ABUSIVO. Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale di Padova hanno intensificato i controlli volti al contrasto dell’abusivismo commerciale, individuando diversi annunci sui giornali locali che pubblicizzavano un’attività di compravendita di oro e pellicce usate, svolta temporaneamente presso un noto hotel dell’hinterland padovano. Le operazioni di compro oro consistono nella compravendita, all’ingrosso o al dettaglio, ovvero nella permuta di oggetti preziosi usati. Il servizio, svolto dal Gruppo di Padova, ha permesso di identificare cinque soggetti dediti all’acquisto di oggetti di valore da numerosi avventori attratti da prezzi vantaggiosi. Nel dettaglio, all’esito di mirati accertamenti i finanzieri hanno riscontrato che quattro cittadini stranieri e un italiano operavano in assenza della necessaria iscrizione nell’apposito registro tenuto dall’Organismo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. Pertanto, i preziosi, consistenti in pietre, anelli, bracciali, orecchini, monili e pepite di oro, il cui valore è in corso di stima, sono stati sottoposti a sequestro probatorio. Gli indagati sono stati, così, denunciati alla Procura della Repubblica di Padova per il reato di esercizio abusivo dell’attività di compro oro. BELLUNO, CONTROLLI A TAPPETO DELLA GDF NEL SETTORE DELLA COLLABORAZIONE DOMESTICA. INDIVIDUATI 152 IRREGOLARI, DI CUI 128 EVASORI TOTALI, E RECUPERATI A TASSAZIONE OLTRE 5 MILIONI DI EURO. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Belluno, nell’ambito delle iniziative assunte a garanzia dell’equità fiscale, a partire dallo scorso mese di luglio, ha sviluppato, sulla scorta di elementi acquisiti dall’INPS, con il quale la Guardia di Finanza ha stipulato un protocollo d’intesa a livello nazionale, che ha come “focal point” il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie del Corpo), una mirata analisi di rischio, che ha consentito di individuare numerose posizioni riferite a lavoratori domestici, in regola con il rapporto di collaborazione e con il versamento delle ritenute previdenziali, ma inadempienti sotto il profilo della presentazione delle dichiarazioni fiscali ai fini IRPEF per le annualità che vanno dal 2017 al 2021. Per tale tipologia di lavoratori, la normativa fiscale prevede che, al superamento di determinate soglie di reddito, € 8.000 fino al 2021, € 8.176 euro dal 2022, il contribuente debba presentare la dichiarazione annuale, utilizzando il modello 730 o il modello Unico, potendola omettere al di sotto di tali soglie. Il monitoraggio svolto in provincia di Belluno ha permesso di individuare circa 3.700 posizioni, avviando immediatamente i controlli fiscali nel corso di quelli risultanti via via con più elevati profili di rischio. Nel corso di 6 mesi, da settembre 2023 a febbraio 2024, sono stati attenzionati 152 collaboratori domestici, per alcuni dei quali, 128, pari all’84% del totale, è stata rilevata persino l’omessa presentazione della dichiarazione, circostanza che li fa rientrare nella categoria dei cosiddetti evasori totali, per una base imponibile complessiva sottratta a tassazione di oltre 5 milioni di euro. Il profilo reddituale degli interessati è stato ricostruito attraverso la documentazione detenuta dall’INPS, grazie al fatto che, nella maggioranza dei casi, i datori di lavoro avevano inserito tutti i dati previsti, periodi di assunzione, ore lavorate, tariffe orarie, contributi versati, date di versamento, trimestri di riferimento. I controlli svolti finora hanno riguardato solamente una percentuale minoritaria dei potenziali evasori individuati. È quanto segnalato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CONTROLLI DEI CARABINIERI NEL CENTRO STORICO. 7 PERSONE ARRESTATE E UNA DENUNCIATA. SANZIONATO IL TITOLARE DI UN RISTORANTE. I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro hanno svolto un servizio di controllo straordinario nel centro storico della Capitale, mirato al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado. Ad esito delle attività 7 persone sono state arrestate e una denunciata a piede libero. Identificate, in totale, 198 persone e eseguito verifiche su 89 veicoli e presso decine di attività commerciali. All’interno di un negozio di abbigliamento in via del Corso, i Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato due cittadini sudamericani, un 38enne e una 27enne, bloccati subito dopo essersi impossessati di 25 capi di abbigliamento che avevano occultato all’interno di una borsa, dopo aver rimosso le placche anti taccheggio per eludere i controlli della vigilanza. In corso Rinascimento, i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Farnese hanno arrestato due nomadi subito dopo aver derubato una turista del portafogli che custodiva in borsa. Verifiche dei Carabinieri della Compagnia Roma Centro anche presso le fermate e a bordo dei convogli della linea metropolitana. In questo contesto, I Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato una 20enne nomade sorpresa a derubare una turista sulla banchina della fermata metro Colosseo, approfittando della ressa di persone nelle fasi di discesa e salita dal convoglio. La stessa scena si è ripetuta a bordo del convoglio metropolitano, sulla tratta Barberini/Spagna, quando i Carabinieri della Stazione Roma Via Vittorio Veneto hanno sorpreso, e arrestato, una coppia di cittadini cileni mentre derubavano un turista del portafogli custodito nello zaino che portava in spalla. I Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale hanno invece denunciato alla Procura della Repubblica un cittadino del Gambia che anni alla vista dei militari ha tentato di disfarsi di una bustina contenente alcune dosi di cocaina. I Carabinieri della Stazione Roma Aventino, infine, unitamente ai colleghi del NAS di Roma, hanno eseguito una serie di verifiche presso le attività commerciali tra Aventino e Testaccio, sanzionando il titolare di un ristorante per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo “Haccp”, la mancata tracciabilità dei prodotti e per riscontrate carenze igienico-sanitarie, con conseguente sequestro amministrativo e distruzione di 20 kg. di alimenti non tracciabili. Elevata multa per complessivi 4.500 euro e inviata segnalazione alla competente autorità sanitaria per accertate inadeguatezze strutturali. ROMA, DONNA CONVINTA A VENIRE IN ITALIA PER LAVORO MA, POI, PRIVATA DEI DOCUMENTI, COSTRETTA ALL’ACCATTONAGGIO E A SUBIRE VIOLENZE PER MANCATI IINTROITI. CONVALIDATO L’ARRESTO DEL COMPAGNO. I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Farnese hanno arrestato un 45enne bulgaro, con precedenti, gravemente indiziato dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù e maltrattamenti ai danni della compagna. La sera del 28 febbraio scorso, i Carabinieri sono stati allertati dal personale di una struttura di assistenza per senza fissa dimora a cui una donna 37enne bulgara, si era rivolta mostrando i segni di violenze subite. I militari hanno così raccolto la denuncia della donna, la quale ha raccontato che il suo compagno, dopo averla convinta a lasciare la Bulgaria e seguirlo in Italia, nel mese di gennaio scorso, con la promessa di un lavoro, si è impossessato del suo passaporto, costringendola all’accattonaggio e picchiandola reiteratamente causandole lesioni, specie nei giorni in cui non riusciva a reperire abbastanza denaro o quando chiedeva di ritornare in patria dai suoi 3 figli. La vittima ha riferito ai Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Farnese che, per le condotte violente del compagno, ha iniziato a vivere in forte stato d’ansia e timore per la propria incolumità. I Carabinieri hanno rintracciato e arrestato l’uomo, trovandolo ancora in possesso del passaporto della compagna. La donna è stata accompagnata presso il pronto soccorso dell’ospedale “Santo Spirito” per accertamenti. L’arrestato è stato condotto nel carcere “Regina Coeli“, a seguito della convalida da parte del Tribunale di Roma. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
EVENTO – POTENZA, INAUGURATO IL “CUAV” (CENTRO UOMINI AUTORI DI VIOLENZA). Molti i presenti all’inaugurazione, a Potenza, del CUAV (Centro Uomini Autori di Violenza), in materia di stalking e violenza domestica, presieduto da Luisa Comitino, nel video, con la sua sede al primo piano, nel “Centro Commerciale Galassia“, in via Isca degli Antichi n. 12. L’apertura si è tenuta nella mattinata di oggi, mercoledì 6 marzo, alle ore 10:00 circa, alla presenza del Questore Giuseppe Ferrari, di Giuseppe Romaniello, Dirigente Politiche Sociali del Comune, alcune autorità politiche e militari locali e molti altri ospiti e collaboratori. Si tratta di uno degli impegni che il Comune del capoluogo lucano aveva preso con la sottoscrizione del protocollo ZEUS, nel mese di novembre 2023, siglato con Regione Basilicata, Questura di Potenza e ASP. Insieme all’ASP e Comune, lo spazio garantisce un punto unico di accesso, presidiato da assistenti sociali per le attività di primo accesso al trattamento riabilitativo, assicurando attività di informazione e orientamento, gestione delle richieste, delle segnalazioni e raccordo con l’équipe multidisciplinare dedicata ai casi di violenza di genere, accertata o potenziale.
METEO Per la giornata di domani, in Italia, nubi irregolari e qualche pioggia su Appennino Emiliano e Triveneto, specie dal pomeriggio-sera. Più soleggiato altrove. Cielo irregolarmente nuvoloso con piovaschi tra Appennino e versante adriatico, asciutto sul versante tirrenico. Neve dai 1.200 m. Ampie schiarite in Sardegna, instabile altrove con piogge e qualche rovescio, specie sulle peninsulari. Neve dai 1.100 m. Le temperature saranno in calo, tra i 10 e 15 gradi, come segnalato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale