CRONACA – BRESCIA, ARRESTATO DALLA GDF UN IMPRENDITORE BRESCIANO CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA A 13 ANNI PER REATI FISCALI E CONTRO IL PATRIMONIO – I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia hanno eseguito un Provvedimento di esecuzione di pene concorrenti con contestuale ordine di traduzione in carcere del condannato nei confronti di un imprenditore bresciano condannato in via definitiva a 13 anni di reclusione per i reati di associazione per delinquere, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, constatati nell’ambito di 2 indagini di Polizia Giudiziaria dalla Guardia di Finanza di Brescia, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia. Nei confronti del condannato, la Suprema Corte di Cassazione in data 11.01.2023, ha inoltre confermato, l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, proposta ed eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia per un valore di oltre € 8.600.000,00, in quanto ritenuto fiscalmente pericoloso a partire dal 2004, in considerazione del curriculum criminale caratterizzato da una pluralità di reati di natura fiscale e contro il patrimonio. Il Giudice di legittimità, nel rendere definitivo il provvedimento di confisca, ha confermato quanto è stato accertato nel corso dell’attività di indagine condotta dal G.I.C.O. di Brescia che, oltre a dimostrare la pericolosità sociale dello stesso, ha ricostruito la sproporzione economico-patrimoniale dell’interessato e del relativo nucleo familiare rispetto alle disponibilità lecitamente detenute. Le investigazioni, condotte in quest’ultimo contesto hanno consentito, inoltre, di individuare le operazioni giuridiche, finanziarie e patrimoniali volte a creare fittizie intestazioni di beni, così da schermare le reali disponibilità patrimoniali del proposto, consistenti in immobili di pregio storico del valore di oltre € 4.000.000, opere d’arte, beni d’arredo e orologi di lusso dal valore indicativo di circa € 2.000.000, due veicoli e disponibilità finanziarie per un ammontare superiore a € 2.600.000. VICENZA, INDIVIDUATI DUE LAVORATORI IN NERO E IRROGATE SANZIONI PER L’ACCENSIONE DI 27 VIDEO SLOT IN ORARI NON CONSENTITI. Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, nel corso degli ordinari servizi di controllo economico del territorio volti a riscontrare l’osservanza, nei confronti del personale occupato, delle norme di tutela di lavoro e di legislazione sociale, hanno individuato 2 lavoratori impiegati “in nero”, poichè non sono state inviate le preventive comunicazioni obbligatorie di instaurazione del rapporto di lavoro. In particolare, i militari della Tenenza di Thiene (VI), insieme a funzionari dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Vicenza, hanno eseguito specifici accessi in due distinte attività ubicate a Villaverla (VI) e Sarcedo (VI), rispettivamente costituite da un laboratorio per confezioni di abbigliamento e da un centro massaggi, entrambe gestite da cittadini di nazionalità cinese, dove è stata rilevata la presenza di una lavoratrice “in nero” oltre a violazioni, riscontrate anche presso il laboratorio di Villaverla (VI), delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. In entrambi i casi sono stati contestualmente notificati provvedimenti di sospensione delle relative attività produttive. Inoltre le Fiamme Gialle di Thiene (VI), in occasione della “Festa della Donna”, hanno eseguito un accesso presso un bar-pub di Sandrigo (VI) rilevando, anche in questo caso, una lavoratrice “in nero”, richiedendo e ottenendo dall’Ispettorato del Lavoro la sospensione dell’attività lavorativa, poichè l’impiego del personale senza preventiva comunicazione era superiore al 10% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro, successivamente revocata a seguito della regolarizzazione della lavoratrice. Sempre nell’ambito del controllo economico del territorio, i militari della locale Tenenza hanno, altresì, comminato ai titolari di 5 bar ubicati a Sarcedo (VI), Lugo di Vicenza (VI), Carrè (VI), Caltrano (VI) e Thiene (VI), tutti gestiti da cittadini della Repubblica Popolare Cinese, la sanzione complessiva pari ad € 13.500,00, poichè ben 27 apparecchi di intrattenimento (video slot) installati nei cinque bar erano funzionanti e a disposizione del pubblico nelle fasce orarie (07:00-09:00 / 13:00-15:00 / 18:00-20:00) non consentite dalla Legge Regionale 10/9/2019 n. 38 per la prevenzione e il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo. Il contrasto al lavoro nero e irregolare rappresenta una linea d’azione fondamentale tra le funzioni di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, sia per il recupero dei tributi sottratti al Fisco che per tutelare i diritti dei lavoratori. SAVONA, ARRESTATI DALLA GDF DUE CORRIERI ITALIANI CON OLTRE 18 KG DI COCAINA OCCULTATI IN AUTO DI GROSSA CILINDRATA. I finanzieri del Comando Provinciale hanno portato a conclusione un’operazione a contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, culminata con l’arresto di due italiani, ed il sequestro di oltre 18 chilogrammi di cocaina, diversi telefoni cellulari, denaro contante e due auto di grossa cilindrata. L’attività condotta dalle Fiamme Gialle origina da una capillare attività di monitoraggio sviluppata sull’intero territorio provinciale in ragione della quale sono stati individuate due autovetture, una Mercedes ed una Porsche, che viaggiavano lungo la tratta autostradale Ventimiglia/Genova con alla guida due cittadini romani di rientro dalla Spagna. I finanzieri, una volta fermati i due conducenti, ravvisando evidenti segnali di nervosismo da parte di questi ultimi, procedevano ad un approfondito controllo delle auto che consentiva di scoprire, nella parte posteriore della Porsche, in un vano occulto appositamente realizzato, l’ingente quantitativo di cocaina confezionata in panetti sotto vuoto. I soggetti posti sotto vincolo restrittivo, venivano condotti presso la casa circondariale di Genova Marassi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha concesso il nulla-osta per la divulgazione della notizia agli organi d’informazione. Il procedimento risulta attualmente nella fase delle indagini preliminari ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati non essendo stata assunta alcuna decisione di merito definitiva sulla responsabilità delle persone sottoposte ad indagini. Sono in corso ulteriori accertamenti atti a verificare chi fossero i destinatari dell’ingente partita di droga che, una volta messa in vendita sulle piazze di spaccio, avrebbe generato profitti illeciti per oltre 1 milione e 300 mila euro. LIVORNO, MOTOPESCHERECCIO ELBANO NAUFRAGATO A BORDO ANCHE UN LAVORATORE TOTALMENTE A NERO. OLTRE 10.000€ DI SANZIONE DA PARTE DELLA GDF. Concluse le attività di riscontro del particolare evento che ha riguardato, mesi fa, l’affondamento di un motopeschereccio della flotta campese, i finanzieri di mare elbani hanno potuto accertare che un componente dell’equipaggio era impiegato a bordo, totalmente a “nero”. Le Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale di Portoferraio, appositamente coinvolti dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio, nell’ambito degli accertamenti relativi al sinistro marittimo, hanno proceduto, in prima istanza, all’acquisizione degli atti, la cui disamina, perfezionata con l’interrogazione delle banche dati in uso al Corpo, ha potuto stabilire che un soggetto componente l’equipaggio del motopeschereccio, era a bordo senza la prevista iscrizione alla “gente di mare”, senza visita preventiva e privo di un regolare contratto di arruolamento. La normativa di riferimento, prevede la maxi sanzione commisurata ai giorni di effettivo impiego e al numero di lavoratori irregolari rilevati. L’illecito amministrativo è stato condiviso con il competente Ufficio Territoriale del Lavoro. Il lavoro sommerso, oltre a penalizzare lo stesso impiegato, che di fatto si trova privo di qualsivoglia tutela previdenziale e assistenziale, pregiudica nel contempo gli equilibri economici e finanziari del mercato, essendo orientato alla riduzione illegale dei c.d. “costi di struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare e ottenere vantaggi competitivi impropri. FROSINONE, SCOPERTA DALLA GDF UN‘EVASIONE FISCALE PER CIRCA 23 MILIONI DI EURO. I finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale, hanno concluso un’attività di Polizia Giudiziaria e di Polizia Economico-Finanziaria nei confronti di una società di capitali operante nel settore del commercio di tartufi, che ha portato alla constatazione di un’evasione fiscale complessiva per circa 23 milioni di euro. Le operazioni ispettive, eseguite dai finanzieri della Tenenza di Sora e coordinate dal sovraordinato Gruppo di Cassino, sono scaturite da indagini di Polizia Giudiziaria eseguite nell’ambito di un procedimento penale incardinato presso la Procura della Repubblica della città martire nei confronti del legale rappresentante di una società con sede nella città Volsca, operante nel commercio di tartufi. Nel corso delle investigazioni, durante le quali sono state effettuate, tra l’altro, indagini bancarie sui conti correnti della società e del legale rappresentante, è stato rilevato il trasferimento di denaro per un importo di oltre 7,3 milioni di euro verso un conto corrente bancario intestato alla società, ma non censito nelle scritture contabili, acceso presso un istituto di credito in Bulgaria, utilizzato per operazioni commerciali al di fuori del territorio nazionale in completa evasione di imposta. In tale contesto, nell’ambito delle indagini di Polizia Giudiziaria, il legale rappresentante della società è stato segnalato all’A.G. per l’ipoteso di reato di autoriciclaggio, per un ammontare di oltre 7 milioni di euro. Previo nulla osta della competente A.G., i dati e gli elementi acquisiti nel corso delle indagini di Polizia Giudiziaria sono stati utilizzati nell’ambito di una verifica fiscale, relativa al periodo dal 2019 al 2022, intrapresa nei confronti della società investigata, che ha consentito di quantificare un maggior reddito imponibile, determinato da ricavi non dichiarati e da costi non deducibili, per un ammontare complessivo di oltre 21 milioni di euro e di quantificare un’I.V.A. evasa per oltre 1,4 milioni di euro. L’esame analitico della documentazione amministrativo-contabile, parte della quale è stata occultata, ha consentito, altresì, di ipotizzare una frode alimentare realizzata attraverso la falsa indicazione della provenienza italiana sulle fatture di vendita per oltre 21 tonnellate di tartufi (freschi, secchi e surgelati) provenienti, in realtà, dall’Iran. Al termine delle operazioni ispettive, il legale rappresentante della società è stato segnalato alla competente A.G. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
I CARABINIERI DI MONTEROTONDO ARRESTANO UN 37ENNE PER DETENZIONE ILLECITA DI SOSTANZA STUPEFACENTE. I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno arrestato un 37enne romeno, gravemente indiziato di detenzione illecita di sostanza stupefacente. La scorsa notte, un giovane ha contattato il “112” richiedendo l’intervento dei Carabinieri, poichè vittima di un presunto tentativo di pestaggio da parte di alcuni ragazzi e che per sfuggire agli assalitori si era persino nascosto sotto un’autovettura. I militari, appena giunti sul posto, hanno notato il 37enne gettare un pacchetto di sigarette, che è stato poi recuperato, al cui interno erano custodite ben 12 dosi di cocaina. Il 37enne è stato l’arrestato poichè gravemente indiziato di detenere sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di recuperare, presso il domicilio dell’uomo, anche materiale per il confezionamento dello stupefacente. L’uomo ha raccontato al Giudice che, poco prima, aveva rubato la sostanza stupefacente da alcuni ragazzi, che avevano poi cercato di recuperarla. Il Tribunale di Tivoli, il giorno seguente, ha, così, convalidato l’arresto ed ha applicato nei confronti dell’uomo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma, una volta al giorno. A comunicarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Le temperature saranno in netto miglioramento, per le prossime ore, in Italia, da Nord a Sud.
Rocco Becce
Direttore Editoriale