CRONACA – TRIESTE, FRODI NEL SETTORE DEI BONUS IN EDILIZIA. LA GDF SEQUESTRA CREDITI D’IMPOSTA FITTIZI PER QUASI 4 MILIONI DI EURO. DENUNCIATI 13 IMPRENDITORI – I finanzieri in forza al Comando Provinciale di Trieste hanno recentemente eseguito il sequestro preventivo di crediti d’imposta fittizi del valore nominale complessivo pari a 3.750.000,00 euro. Il provvedimento, emesso d’urgenza dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Trieste, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, assume natura impeditiva, poichè lo scopo perseguito è quello di impedire la compensazione o la monetizzazione di tali crediti d’imposta, tutti maturati nel 2021, originati attestando falsamente al portale telematico dell’amministrazione finanziaria l’avvenuta esecuzione di lavori di recupero edilizio connessi al “Bonus facciate”, opportunamente coniugata con la contestuale richiesta di avvalersi dell’opzione di cessione a terzi. Infatti, al fine di beneficiare illecitamente dei bonus edilizi connessi alla cessione dei crediti maturati, inizialmente consentita e successivamente limitata dall’Autorità di Governo, a partire dal 2022, mediante l’introduzione di efficaci correttivi sotto il profilo normativo, una società edile ubicata fuori Regione ha potuto cumulare un rilevante importo nominale di crediti d’imposta fittizi che, attraverso susseguenti operazioni di cessione a terzi, sono stati monetizzati, presso “Poste Italiane“. È stata proprio l’attenta analisi della gestione di una ditta individuale con sede a Trieste, operante nel settore della termoidraulica, che ha condotto i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria a individuare e a ricostruire minuziosamente tutte le operazioni precedenti l’acquisto di un credito d’imposta del valore nominale di mezzo milione di euro, ceduto dalla società edile che lo aveva fraudolentemente originato. Tale operazione di acquisto è stata, infatti, considerata, fin da subito, sospetta, poichè definita senza l’apparente pagamento di alcun corrispettivo da parte dell’impresario giuliano, quale parte cessionaria, in realtà, l’effettivo beneficio per quest’ultimo si è sostanziato proprio nella possibilità di monetizzare l’importo di tale credito, della cui fittizietà sia il venditore che l’acquirente sono risultati, all’esito delle indagini effettuate, perfettamente consapevoli. La trasformazione in denaro liquido di tale credito è avvenuta, immediatamente dopo il suo acquisto, presso uno sportello postale ubicato a Trieste, in modo assolutamente agevole, anche se l’operazione effettuata ne ha consentito l’individuazione da parte delle Fiamme Gialle giuliane, le quali hanno provveduto a ricostruire le modalità di formazione del credito, successivamente oggetto di sequestro preventivo tempestivamente disposto dall’Autorità Giudiziaria competente. VARESE, CONTRASTO ALLE FRODI NEL SETTORE DEI CARBURANTI. SCATTA UN ULTERIORE SEQUESTRO DELLA GDF DI CONTI CORRENTI SOCIETARI, DELL’APPARTAMENTO E DEGLI AUTOVEICOLI DELL’IMPRENDITORE, PER UN VALORE DI OLTRE 500 MILA EURO. I finanzieri della Guardia di Finanza di Varese hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, per un valore pari a circa 1,5 milioni euro, nei confronti di una società della provincia operante nel settore della commercializzazione di carburanti, già colpita lo scorso settembre da analogo provvedimento per oltre 1,2 milioni di euro. Le indagini delle Fiamme Gialle, partite da una verifica fiscale avviata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Varese nel 2022 ed in seguito coordinate dalla Procura della Repubblica bustocca, hanno portato all’individuazione di un articolato meccanismo di frode, attuato mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 6,7 milioni di euro, realizzato, anche con il coinvolgimento di società c.d. cartiere, con il fine di evadere l’IVA e, dunque, con la prospettiva di applicare prezzi più bassi sul mercato, danneggiando gli imprenditori onesti. Pari a circa 2,7 milioni l’IVA complessivamente evasa, costituente il profitto illecito della frode fiscale posta in essere, ricorrendo a centinaia di fatture false negli anni dal 2017 al 2020, dal legale rappresentante della società, ritenuto responsabile del delitto di dichiarazione fraudolenta, punito con la reclusione da 4 a 8 anni e con la confisca, in caso di condanna, del profitto del reato o dei beni di cui il reo ha la disponibilità, per un valore corrispondente a tale profitto. Ed è proprio partendo da tale assunto che il Giudice ha emesso il provvedimento cautelare con il quale ha disposto il sequestro preventivo diretto e per equivalente di una somma pari all’IVA evasa, da eseguirsi nei confronti della società e, dal momento che la stessa si è rivelata incapiente, nei confronti del suo amministratore, un ottuagenario gallaratese. Dopo un primo sequestro, di poco più di 1,2 milioni di euro depositati sui conti societari, operato alla fine dell’estate scorsa, è stato eseguito un secondo sequestro che ha riguardato ulteriore denaro presente nelle casse della società nonchè la quota di proprietà di due immobili, di un’autovettura e di un motociclo intestati al suo legale rappresentate, per un valore complessivo di oltre 500 mila euro. CREMONA, NELL’ESECUZIONE DELLE MISURE CAUTELARI DEL 18 APRILE NEI CONFRONTI DI UN SODALIZIO DEDITO ALLE FRODI FISCALI, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 5 MILIONI DI EURO IN CONTANTI. Nel corso dell’operazione, svoltasi nella giornata di ieri, dalla Guardia di Finanza di Cremona, a contrasto di una associazione dedita alle frodi fiscali, in collaborazione con i Comandi Provinciali di Brescia, Bergamo, Padova, Verona, Bolzano, Treviso ed il Reparto Operativo Aeronavale di Como, sono stati rintracciati tutti i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, 4 in carcere, 3 ai domiciliari e 5 destinatari di provvedimento interdittivo, emessa dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica di Brescia. Nell’esecuzione della perquisizione presso l’abitazione di un imprenditore di Adro (BS), destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, amministratore di fatto di società edili che avrebbero utilizzato fatture per operazioni inesistenti per 26 milioni di euro e riciclato i proventi illeciti maturati attraverso il trasferimento di 3 milioni di euro ad una società austriaca e ad un’altra della provincia di Padova, sono state rinvenuti cospicui quantitativi di banconote. In particolare, 1.600.000 euro occultati nel sottotetto, 1.200.000 euro in una camera adibita ad ufficio, 700.000 euro in una cassaforte, 100.000 euro in camera da letto e 1.400.000 euro in un doppiofondo di un armadio. La perquisizione veniva eseguita anche con l’ausilio di una unità cinofila “cash dog” del Comando Provinciale di Bergamo che si rivelava fondamentale per la scoperta della valuta occultata nel doppiofondo. Nell’ambito degli altri interventi, oltre a diversi conti correnti bancari, sono stati sequestrati 20 immobili, 18 autoveicoli, un motoscafo modello “Riva” da 15 metri, 8 orologi “Rolex” e numerosi preziosi in oro. Va evidenziato come il rinvenimento e successivo sequestro di beni ed ingenti somme di denaro, provento di attività delittuose, assuma simbolicamente un valore “sociale”, poichè consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate nel tempo dalla criminalità economico finanziaria. L‘AQUILA, CONTROLLI ANTIDROGA DELLA GDF. SEQUESTRATI 30 GRAMMI DI HASHISH. Prosegue l’azione di vigilanza della Guardia di Finanza di L’Aquila su detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Negli ultimi giorni, infatti, le Fiamme Gialle hanno intensificato le attività di controllo, anche con l’indispensabile supporto delle unità cinofile antidroga, nelle vie del centro cittadino maggiormente frequentate e nelle zone più sensibili della città. Nel pomeriggio di martedì, i finanzieri del locale Gruppo hanno battuto in particolare la zona del Terminal bus di Collemaggio ed il Parco del Castello, riuscendo a sottoporre a sequestro circa 30 gr. di hashish nei confronti di 2 minorenni extracomunitari. In un’operazione è stato sottoposto a controllo un tunisino minorenne, che sostava sulle panchine del Parco del Castello, il quale, alla vista dei militari, si è dato a precipitosa fuga per le vie del centro città, disfacendosi di un involucro risultato contenere circa 27 gr. di hashish diviso in più dosi. I militari riuscivano, comunque, a raggiungere il fuggitivo ed a recuperare l’involucro contenente la sostanza stupefacente di cui l’extracomunitario si era liberato durante la fuga. Il minore è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dei controlli presso il Terminal bus di Collemaggio, è stato sequestrato uno spinello di cui era in possesso un altro minorenne di origine tunisina, che è stato segnalato alla locale Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI SANZIONANO, PER OLTRE 34.000 EURO, UN RISTORATORE NEL QUARTIERE SAN LORENZO. I Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, con il supporto dei militari di altre compagnie del Gruppo Roma e del N.I.L. di Roma, hanno svolto un servizio straordinario di controllo nel quartiere San Lorenzo, mirato al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado e per esigenze connesse alla movida. Nel corso dei controlli, i militari hanno identificato 121 persone, di queste, 2 sono state denunciate a piede libero, inoltre, sono state eseguite verifiche su 38 veicoli. I Carabinieri del NIL hanno eseguito diversi controlli alle attività commerciali, in particolare è stata sospesa l’attività al gestore di un ristorante poichè a seguito del controllo hanno riscontrato la presenza di 4 persone su un totale di 6, assunte a “nero” ai quali non era stata presentata la comunicazione di assunzione, inoltre, hanno accertato la mancata formazione dei lavoratori presenti e l’omessa nomina del medico competente. Il titolare è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma ed è stata elevata una sanzione amministrativa di 34.900 euro. Anche uno dei dipendenti, originario del Bangladesh, è stato denunciato a piede libero poichè al controllo è risultato irregolare sul territorio italiano. ROMA, A PONTE DI NONA, SERVIZIO STRAORDINARIO DI CONTROLLO DEI CARABINIERI CON UN ARRESTO E 4 DENUNCIATI. I Carabinieri della Compagnia di Tivoli con la collaborazione del Nucleo Carabinieri Cinofili di Roma Santa Maria di Galeria, hanno effettuato un servizio coordinato di controllo del territorio a Roma, quartiere Ponte di Nona, che ha portato all’arresto di una persona e alla denuncia a piede libero di altre 4 persone. Le attività si sono concentrate in zone ad alta densità criminale e si sono svolte con perquisizioni domiciliari e personali, finalizzate al rinvenimento di stupefacente ed armi. Nella circostanza, un 56enne serbo è stato arrestato poichè a suo carico vi era un ordine di carcerazione per reati contro il patrimonio, un 24enne somalo è stato denunciato per porto abusivo di un coltello, mentre 3 egiziani di 20, 21 e 23 anni sono stati denunciati per aver fornito false generalità a pubblico ufficiale e inoltre, sono stati accompagnati presso l’ufficio stranieri della Questura di Roma per eventuale provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. Sanzionati e segnalati alla Prefettura due cittadini, sorpresi con modiche quantità di sostanza stupefacente. Infine, i militari, durante i controlli hanno rinvenuto e sequestrato dosi di stupefacente ed un bilancino di precisione trovati occultati nelle cassette dei contatori dell’energia elettrica posti nell’androne di una palazzina. COLLEFERRO, ARRESTATO 34ENNE UBRIACO ALLA GUIDA USCITO FUORI STRADA E TENTANDO DI INVESTIRE UN CARABINIERE. La scorsa serata, i Carabinieri della Stazione di Colleferro, nell’ambito dei servizi preventivi predisposti sul territorio per garantire una circolazione stradale sicura, hanno arrestato un 34enne straniero, residente a Colleferro, gravemente indiziato del reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Poco dopo le ore 22:00, il veicolo condotto dal 34enne, con a bordo un connazionale di 40 anni e uno di 34, di Paliano, ha imboccato a velocità sostenuta Corso Garibaldi, finendo la corsa prima contro un muretto e poi contro le transenne parapedonali del parcheggio coperto. Una pattuglia dei Carabinieri in transito ha assistito alla scena e si è precipitata sul posto per prestare soccorso. L’uomo alla guida, dopo aver aperto lo sportello per uscire dall’abitacolo, accortosi dell’arrivo di un Carabiniere, prima ha effettuato una brusca retromarcia, poi è ripartito a forte velocità, nonostante uno pneumatico bucato, incurante che nel frattempo il militare si era aggrappato allo sportello, intimandogli di fermarsi. Dopo essere stato trascinato per alcuni metri, il militare ha interrotto l’azione e senza perdersi d’animo ha proseguito l’inseguimento del veicolo in fuga, con l’autovettura di servizio. Dopo qualche chilometro, il 34enne, inseguito dai Carabinieri, ha perso nuovamente il controllo andando a sbattere contro il cordolo della rotonda presente in via Carpinetana, altezza località Valle Settedue. I tre, che in entrambi i casi non hanno riportato ferite, sono scesi dal mezzo e hanno tentato nuovamente la fuga a piedi, ma sono stati rintracciati e bloccati dai Carabinieri. Condotti in caserma, dalle verifiche eseguite congiuntamente ai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del NORM è emerso che il 34enne aveva un tasso alcolemico tre volte superiore a quello consentito dal Codice della Strada. Per tale ragione è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri. Dovrà rispondere dall’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonchè di guida in stato di ebrezza. I controlli alla circolazione stradale da parte dei Carabinieri di Colleferro proseguiranno anche nei prossimi giorni e saranno intensificati, specie nel fine settimana, nella zona della “c.d. movida” frequentata da centinaia di giovani provenienti dai comuni limitrofi..OSTIA, 3 ARRESTI PER DROGA ESEGUITI DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Compagnia di Roma-Ostia hanno arrestato un 46enne, un 21enne e un 20enne, tutti cittadini italiani, gravemente indiziati del reato detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Ostia, impegnati in un quotidiano servizio di controllo del territorio, hanno fermato un’autovettura con a bordo tre individui dall’atteggiamento sospetto, motivo per il quale decidevano di approfondire estendendo il controllo al veicolo e rinvenendo, occultate all’interno della fodera del sedile di un passeggero, un ovulo di plastica contenente 13 piccoli involucri in cellophane contenenti cocaina, già pronti per essere cedute a terzi. Gli esami di laboratorio hanno stabilito che la sostanza rinvenuta risulta utile per 12 dosi singole. Gli arresti sono stati convalidati dal Tribunale di Roma. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Ancora freddo e pioggia per le prossime ore, da Nord a Sud e neve in alte montagne, come segnalato da “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale