CRONACA – ARNAD, AREA GIOCO, SITO CONTAMINATO, IN SICUREZZA DALLA GDF – Nell’ambito dei servizi demandati al Corpo in materia di tutela ambientale, in data odierna i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Aosta hanno effettuato un controllo presso il Comune di Arnad (AO), riscontrando violazioni in materia di tutela della salute ed ambientale, di inquinamento ambientale. Nello specifico, gli operanti hanno provveduto al sequestro probatorio, per l’ipotesi di inquinamento ambientale di una porzione di area gioco situata nei pressi dell’area parrocchiale in Frazione di Arnad Le Vieux – quale parco ricreativo per bambini. I finanzieri hanno rilevato la presenza di un contenimento ligneo di terrapieno, realizzato con l’impiego di traversine ferroviarie costituenti rifiuto pericoloso, il cui utilizzo, pur se sottoposte a procedimento di bonifica, è vietato in aree di tal specie, stante l’elevata pericolosità per l’ambientale e per la salute umana. Al termine delle operazioni, i militari hanno proceduto a delimitare la zona, al fine di impedirne l’accesso, rilasciandola in giudiziale custodia al sindaco del Comune, Ente preposto alla gestione dell’area. MILANO, SCOPERTA DALLA GDF UNA MAXI FRODE FISCALE NEL SETTORE DELLA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, in queste ore, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Milano, relativo a beni immobili e conti bancari riconducibili a 2 amministratori di fatto di un gruppo di imprese operanti nel settore della compravendita di immobili, nonchè al loro consulente fiscale, per un ammontare di circa 39 milioni di euro. Le operazioni sono in corso di esecuzione in Italia, Austria e Croazia ed hanno richiesto l’ausilio delle forze di polizia dei due Paesi esteri, attivate e coordinate dall’Agenzia dell’Unione Europea per la Cooperazione Giudiziaria Penale (Eurojust). In particolare, i finanzieri della Compagnia di Rho, a seguito di alcune anomalie riscontrate dalla disamina della documentazione acquisita durante alcuni controlli fiscali avviati nei confronti di due società aventi sede nei Comuni di Cornaredo e Settimo Milanese, hanno avviato una complessa attività di indagine che ha consentito di disvelare l’esistenza di un’organizzazione composta da 75 società cartiere il cui unico scopo era quello di creare crediti IVA fittizi attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 690 milioni di euro. Una frode alla quale partecipavano vari soggetti, ognuno con un ruolo ben definito: chi stanziava i fondi e chi partecipava alle aste, spesso deserte, per l’acquisto di compendi immobiliari, sia industriali che commerciali, di modico valore economico, sovente in stato di abbandono o con pesanti vincoli d’uso e che comunque necessitavano di radicali interventi di ristrutturazione. Tali immobili, una volta acquistati a prezzi bassissimi, nel giro di pochi mesi vedevano aumentare il proprio valore di mercato in modo esponenziale, grazie a innumerevoli passaggi di proprietà, asseverati da perizie di stima eseguite da professionisti abilitati compiacenti, che motivavano tale incremento di valore con irrealistici e falsi lavori da eseguire, come ad esempio la realizzazione di centri commerciali. Il caso più eclatante è quello di un immobile acquistato all’asta nel dicembre 2016 ad un prezzo di 155 mila euro e rivenduto a giugno 2017 per 33 milioni di euro. PISTOIA, SCOPERTA UNA PIANTAGIONE DI CANNABIS IN SERRA. SEQUESTRATI 1.700 PIANTE, CIRCA 2.700 SEMI E 1 QUINTALE DI MARIJUANA. ARRESTATI DALLA GDF 8 PERSONE. Militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria Pistoia, nel corso dell’accesso presso un’azienda agricola di Pescia (PT), per un ordinario controllo in materia di lavoro nero / irregolare, si sono imbattuti in una serra, di 1.100 mq., al cui interno hanno scoperto una coltivazione illegale di cannabis. La serra era attrezzata con 83 lampade ed impianti di irrigazione e umidificazione volti a favorire la crescita degli arbusti, mentre un’adiacente cella, di 16 mq., era stata adibita all’essicazione della marijuana ivi prodotta. Sono, così, stati sequestrati, oltre alla serra, al locale di essiccazione ed alle relative attrezzature, 1.700 piante di cannabis, dell’altezza media di circa 50 cm., kg. 100 di marijuana essiccata ed un semenzaio ove erano stati messi a dimora circa 2.000 semi in germinazione. Nel corso delle conseguenti perquisizioni, condotte con l’ausilio di personale del Gruppo Pistoia e di un’unità cinofila del Gruppo Pisa, fatti prontamente convergere sul posto dal Comando Provinciale Pistoia, sono stati anche reperiti e sequestrati ulteriori 700 semi di cannabis, 5.000 € in contanti e 2 bilancini di precisione. Il solo stupefacente essiccato, già pronto per la vendita, avrebbe consentito di immettere sulle piazze di spaccio oltre 100.000 singole dosi, alimentando un giro d’affari illecito, al dettaglio, stimabile intorno ad 1 milione di euro. Otto le persone arrestate, una di nazionalità italiana e 7 di origini albanese, e messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Pistoia, in quanto ritenute responsabili di illecita coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO UN 16ENNE PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. Proseguono i controlli antidroga in zona Quarticciolo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi, hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne romano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In compagnia del 16enne c’era anche un 13enne, non imputabile, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma. Più nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel quartiere Quarticciolo, hanno sorpreso i minori cedere dello stupefacente ad alcuni acquirenti in strada, prelevandolo da un nascondiglio di fortuna costituito da un arbusto. I Carabinieri hanno fermato i due ragazzini e li hanno trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, rinvenendo 12 dosi di crack occultate tra gli arbusti. Su disposizione della Procura per i Minorenni, il 16enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e, su richiesta del pm, il Gip ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con ordinanza del 30/03/2024, mentre il 13enne è stato affidato ai rispettivi genitori. TACCHEGGIATRICI SERIALI IN TRASFERTA ALL’OUTLET DI VALMONTONE. I CARABINIERI ARRESTANO 3 DONNE E DENUNCIANO 33ENNE URUGUIANO. I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato tre donne della provincia di Roma, di 37, 32 e 20 anni, già note per precedenti reati, gravemente indiziate di furto aggravato di merce esposta in vendita all’interno di una nota griffe dell’Outlet di Valmontone. Un militare della Compagnia di Colleferro, libero dal servizio e in abiti civili, era all’interno dell’attività commerciale quando ha notato due donne che si aggiravano tra gli scaffali con fare sospetto, osservando la merce esposta e stando attente ai movimenti degli addetti alle vendite. I particolari non sono sfuggiti al militare che ha iniziato a seguire i loro movimenti fino a quando due donne, senza passare per le casse, hanno prima oltrepassato le barriere del sistema antitaccheggio e poi evitato il controllo degli addetti alla vendita uscendo dal negozio ed avviandosi verso l’uscita del centro commerciale. A quel punto, il Carabiniere si è qualificato ed ha bloccato le due donne chiedendo assistenza ai colleghi della Stazione di Valmontone che sono intervenuti sul posto e, grazie all’analisi dei sistemi di video-sorveglianza messi a disposizione dal personale dell’Outlet, hanno ricostruito le condotte delittuose compiute dalle due donne riuscendo ad individuare anche la terza complice e l’autovettura da loro utilizzata. La perquisizione all’interno del veicolo, infatti, ha consentito ai Carabinieri di rinvenire ulteriori capi di abbigliamento occultati sotto il sedile. Tutta la merce, dal valore complessivo di oltre 400 euro, è stata restituita al responsabile di un’attività riconducibile ad una nota griffe dell’Outlet di Valmontone che ha presentato denuncia querela per il furto subito. Per le indagate è scattato l’arresto in flagranza di reato e, la scorsa mattina, il Giudice del Tribunale di Velletri ha convalidato gli arresti e disposto per due delle tre donne l’obbligo di presentazione in caserma. L’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo di prevenzione disposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma che mira al contrasto del fenomeno dei “taccheggi” nelle attività commerciali, avvalendosi della qualificata collaborazione del personale preposto alla sicurezza. Nello stesso contesto, poche ore più tardi, i Carabinieri della Stazione di Valmontone hanno anche arrestato un 33enne uruguagio, residente ad Ostia, sorpreso dopo aver commesso il furto di tre paia di scarpe, dal valore commerciale di circa 250 euro. Anche in questo caso la merce è stata restituita titolare dell’attività all’interno del centro commerciale e il 33enne è stato denunciato per furto aggravato. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Ancora giorni di freddo e neve in montagna per le prossime ore, come segnalato da “Il Meteo“. La vera Primavera, purtroppo è ancora lontana.
Rocco Becce
Direttore Editoriale