CRONACA – BOLZANO, ARRESTATI DALLA GDF DUE CITTADINI STRANIERI TROVATI CON OLTRE 300 GRAMMI DI COCAINA – Prosegue incessantemente l’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti da parte dei finanzieri altoatesini. Due cittadini stranieri, di cui uno risultato irregolare sul territorio nazionale, domiciliati in Emilia Romagna, sono stati sottoposti ad un controllo di routine mentre, con un’autovettura noleggiata, lasciavano l’A22 e si dirigevano verso Varna. Al casello, due pattuglie delle Fiamme Gialle, impegnate nel controllo economico del territorio, hanno intimato l’alt al mezzo. Numerose le circostanze che hanno insospettito i militari, in particolare le divergenti ed illogiche dichiarazioni dei soggetti durante il controllo. Infatti, il conducente dichiarava di trovarsi in Alto Adige perchè in cerca di lavoro. Tuttavia, da preliminari controlli, l’uomo è risultato regolarmente impiegato presso una concessionaria d’auto in Emilia Romagna, mentre il passeggero, che non aveva alcun documento di riconoscimento, riferiva che erano diretti in Austria presso loro connazionali, ma avevano sbagliato strada a causa di un malfunzionamento del navigatore. Entrambi sono risultati noti alle forze dell’irdine poichè gravati da precedenti penali, anche per stupefacenti, e il passeggero destinatario di un ordine di espulsione dal territorio nazionale. Pertanto, i militari, hanno proceduto ad ispezionare accuratamente l’autovettura. A questo punto l’autista, in forte stato di agitazione, diceva ai finanzieri che l’automezzo gli era stato prestato da un connazionale di cui non ricordava il nome e, poichè era stato noleggiato, non poteva escludere che un precedente utilizzatore avesse nascosto qualcosa all’interno del veicolo. Il passeggero, ancora una volta, forniva una versione differente, dicendo che il suo amico aveva incidentato la propria auto, per questo stavano utilizzando una noleggiata. I militari, in una intercapedine ricavata svitando il vano porta oggetti posto nel cruscotto, hanno rinvenuto un panetto di oltre 300 gr. di cocaina. PISA, SEQUESTRATA AREA UTILIZZATA COME DISCARICA E DENUNCIATO UN 46ENNE PER REATI AMBIENTALI E ABUSIVISMO EDILIZIO. Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pisa, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli in materia ambientale, hanno sottoposto a sequestro un’area con oltre 70 tonnellate di rifiuti e denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa un soggetto di nazionalità italiana per reati ambientali e abusivismo edilizio. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Pontedera hanno individuato un terreno nel Comune di Ponsacco (PI) destinato a deposito incontrollato di rifiuti. L’attività preliminare di ispezione, svolta con l’ausilio dei tecnici dell’Arpat di Pisa, ha consentito di individuare una superficie adibita a deposito di rifiuti, priva di impermeabilizzazione e conseguentemente a rischio di infiltrazione di sostanze nocive nel terreno sottostante, nonchè la presenza di prefabbricati abusivi utilizzati per ricovero di mezzi e attrezzature. Nell’area sottoposta a sequestro, pari a mq. 2.000, giacevano oltre 70 tonnellate di rifiuti derivanti da scarti da lavorazione edile, per i quali il proprietario del terreno risultava sprovvisto di ogni autorizzazione. Vista la presenza di un grave pericolo per la salute pubblica, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro l’area, nonchè hanno accertato la commissione di numerosi abusi edilizi in violazione delle norme urbanistiche. Il responsabile delle violazioni, un italiano di 46 anni, proprietario del terreno e titolare di un’attività commerciale avente ad oggetto la realizzazione di scavi e demolizioni, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per reati di abusivismo edilizio e deposito di rifiuti non autorizzato. All’esito delle attività sono già stati attivati gli Enti competenti per predisporre la verifica della salubrità dell’area e dare tempestivo inizio alle operazioni di bonifica. TREVISO, AGENTE ASSICURATIVO TRUFFA DUE COPPIE DI CONIUGI TREVIGIANI, SOTTRAENDO LORO I RISPARMI DI UNA VITA. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito delle indagini a tutela del risparmio delle famiglie, hanno accertato che un agente assicurativo, dopo aver ottenuto, da parte di due coppie di coniugi trevigiani, i loro risparmi di una vita, ammontanti a 145 mila euro, consegnatigli per realizzare investimenti assicurativi a rendimento sicuro, li ha distratti per finalità personali. Le indagini sono state avviate a seguito delle querele, presentate dalle due coppie di coniugi, che hanno raccontato di essere state vittime dello stesso disegno criminoso, seguendo il quale l’indagato, dopo essersi guadagnato la loro fiducia, tanto da essere considerato un amico di famiglia ed essere perfino ospitato a pranzo o a cena, ha ottenuto la sottoscrizione di moduli precompilati, apparentemente intestati a importanti compagnie assicurative di cui affermava essere il gestore patrimoniale. In seguito, ha ottenuto il pagamento delle polizze attraverso assegni privi del beneficiario, su cui ha apposto il proprio nome, consegnando loro falsi resoconti e attestazioni della sussistenza degli investimenti e del loro valore, inducendo, così, in errore le vittime circa la reale natura delle operazioni effettuate. Grazie agli accertamenti bancari eseguiti dalle Fiamme Gialle e all’approfondimento di alcune segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio, è stato possibile dimostrare che i 145 mila euro, ricevuti dall’indagato e transitati sui conti correnti personali, erano stati spesi per finalità private. L’agente, pertanto, è stato denunciato dai finanzieri del Gruppo di Treviso alla locale Procura della Repubblica, per i reati di truffa, aggravata dal danno di rilevante entità, e sostituzione di persona. La Procura della Repubblica di Treviso, alla luce del quadro indiziario, dopo aver disposto la conclusione delle indagini preliminari, ha chiesto e ottenuto la citazione a giudizio dell’agente assicurativo. I proventi illeciti ottenuti, invece, insieme ad altri compensi non dichiarati, sono stati sottoposti a tassazione, con il recupero di imposte per circa 150 mila euro e il disconoscimento del regime contabile “forfetario”, a cui il contribuente aderiva. Contestualmente, il professionista è stato radiato dal Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi tenuto dall’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni). LIVORNO, SEQUESTRATI DALLA GDF 52 PANETTI DI COCAINA NASCOSTI IN UN CONTAINER FRIGO PROVENIENTE DAL SUD AMERICA. Il presidio di controllo attuato in porto dai finanzieri e dai funzionari doganali e ha portato all’ennesimo sequestro di ben 52 panetti di cocaina, per un peso complessivo pari a circa 60 kg. L’efficacia dell’analisi dei rischi locale, il rodato dispositivo e la peculiare esperienza dei militari della Guardia di Finanza e del Reparto Antifrode operanti nello scalo labronico ha portato ad un altro significativo risultato, stavolta in collaborazione con il Comando Provinciale del Corpo di Reggio Calabria. Dopo un meticoloso lavoro all’interno di uno dei terminal dello scalo mercantile è stato individuato un contenitore proveniente dal Sud America, al cui interno erano stati occultati i panetti di cocaina. Per cercare di ingannare le attività ispettive, i panetti di cocaina erano stati ben nascosti nella struttura di uno dei tanti contenitori che trasportano carichi alimentari, ovvero banane, destinati alla grande distribuzione, ma le unità cinofile della Guardia di Finanza e gli strumenti in dotazione all’Agenzia delle Dogane e Monopoli, hanno stroncato l’ennesimo tentativo di introdurre, nel territorio nazionale, un altro imponente carico di purissima polvere bianca. L’importante risultato conferma la sinergia operativa tra la la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, maggiormente rafforzata dall’esecuzione del Protocollo d’intesa, stipulato lo scorso anno, relativo ai loro rapporti di collaborazione. Il sequestro segna un ulteriore tassello a favore della lotta al narcotraffico sul territorio nazionale ed è il risultato di una quotidiana e metodica attività di controllo ad ampio raggio, svolta diuturnamente sul traffico passeggeri, veicoli e merci che transitano in porto. Lo stupefacente, dopo essere stato campionato ed analizzato dal laboratorio della locale Agenzia delle Dogane, su disposizione della Procura della Repubblica, è stato distrutto presso l’inceneritore e, così, strappato alle piazze di spaccio ove avrebbe fruttato, alla criminalità organizzata, oltre 20 milioni di euro. Le attività investigative sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno che ha convalidato il sequestro e disposto gli approfondimenti del caso. È quanto segnalato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
OSTIA, PER TENTATA RAPINA, 27ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione di Ostia hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo, 27enne cittadino italiano con precedenti, gravemente indiziato della tentata rapina ai danni di un conducente di taxi, avvenuta il 27 febbraio scorso. Le indagini dei Carabinieri sono partite dopo la denuncia del tassista che ha raccontato che in quella piovosa sera, l’uomo, nei pressi della Stazione Lido Centro di Ostia, aveva preso il suo taxi e una volta giunti a destinazione, rimasto seduto nella parte posteriore del mezzo, con il cappuccio della felpa calzato e armato di un coltello a lama seghettata, lo aveva minacciato, intimandogli di consegnare il denaro. Il conducente quindi riusciva immediatamente a spegnere il veicolo, divincolarsi e uscire dal mezzo, trovando riparo nella hall di un albergo vicino. L’aggressore, invece, tentava invano di darsi alla fuga con il mezzo e, non riuscendo, si allontanava a piedi facendo perdere le proprie tracce. Il tassista quindi riusciva a mettersi in contatto con i Carabinieri della Stazione di Ostia, formalizzando denuncia di quanto accaduto e consegnando i filmati della webcam nell’abitacolo che avevano ripreso la scena. Le rapide indagini dei militari hanno permesso in pochi giorni di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dell’uomo, identificato successivamente, grazie alla comparazione con le immagini estrapolate e con i segni particolari notati, tra cui i tatuaggi. Un lavoro meticoloso che ha permesso di far coincidere i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo in ordine al compimento della tentata rapina aggravata dall’uso del coltello, rinvenuto addirittura ancora nella sua disponibilità. L’uomo, subito dopo, è stato condotto nel carcere “Regina Coeli“, di Roma. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO
Nonostante siamo ormai alla fine del mese di Maggio, l’atmosfera in molte aree del nostro Paese continua ad essere instabile. L’assenza di un’alta pressione significativa impedisce di beneficiare di una stabilità prolungata, e il clima, come segnalato da “Il Meteo“, si trova costretto a oscillare tra continui alti e bassi, ritardando così l’avvento della stagione calda e di bel tempo. Le regioni più colpite, da queste condizioni meteorologiche instabili, sono state principalmente quelle del Nord e del Centro, che dovranno affrontare anche questo primo weekend di Giugno, con un ombrello spesso a portata di mano.
Rocco Becce
Direttore Editoriale