CRONACA – PRATO, EVASIONE FISCALE E FRODI AI DANNI DELL’ERARIO NEL MIRINO DELLA GDF. ARRESTI, PERQUISIZIONI E SEQUESTRI – Scoperta dalla Guardia di Finanza di Prato una frode fiscale nel settore della carpenteria, ad opera di due soggetti, originari del capoluogo pratese, già gravati da precedenti condanne per la commissione di reati tributari e frodi fiscali. L’attività ha preso le mosse dall’analisi ed elaborazione dei flussi di fatturazione relativi a filiere di imprese connotate da elevati profili di rischio, promosse dal Comando Regionale Toscana, e dalle direttive operative del Comando Provinciale finalizzate al contrasto dei più radicati schemi di frode fiscale nell’ambito del distretto industriale pratese. Le Fiamme Gialle del Gruppo di Prato, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Prato, hanno operato, dapprima, una minuziosa ricostruzione dell’operatività economica dell’impresa investigata priva di una struttura aziendale tale da giustificare i volumi di fatturato realizzati, riconducibile ad uno già noto per la partecipazione a condotte fraudolente di matrice erariale. Successivamente, è stata monitorata la più recente proiezione operativa dell’azienda, in modo da confortare i sospetti maturati sulla base delle evidenze storiche con elementi indiziari riferiti all’attuale profilo produttivo dell’impresa. Tale attività ha permesso di acclarare l’assoluta fittizietà delle operazioni fatturate, complessivamente ammontanti ad oltre € 250.000, nonchè di mappare la rete di “clienti” dell’impresa fantasma, distribuiti sia nella provincia di Prato che di Pistoia, i quali, a seguito dell’annotazione in contabilità delle predette fatture false, potevano abbattere il proprio debito fiscale beneficiando di costi fittizi e crediti IVA non spettanti. Il quadro probatorio ricostruito dai finanzieri ha, così, consentito all’Autorità Giudiziaria di promuovere un’azione tesa ad interrompere le condotte illecite ipotizzate, mediante l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei principali responsabili, il sequestro dei profitti illeciti realizzati dagli stessi e la perquisizione delle ulteriori imprese coinvolte. Il sommerso pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri. TREVISO, CONFISCATO DALLA GDF IN PROVINCIA DI BOLOGNA UN IMMOBILE, EX SEDE DI UN CENTRO DI ASSISTENZA FISCALE. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, su delega del Tribunale di Bologna, hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca di un immobile, in seguito alla condanna definitiva del proprietario a trenta mesi di reclusione, per una frode fiscale commessa, tra il 2012 e il 2016, in favore di circa un migliaio di contribuenti. L’immobile, ubicato in provincia di Bologna e avente un valore commerciale di circa 100 mila euro, era sede di un Centro di Assistenza Fiscale, rappresentato proprio dal proprietario dello stabile ora confiscato. Il provvedimento giunge al termine dell’operazione “Easy Credit”, che aveva permesso di denunciare 66 persone all’Autorità Giudiziaria di Bologna per indebite percezioni di erogazioni a danno dello Stato e di individuare circa 1000 dichiarazioni dei redditi infedeli, presentate o già compilate e in attesa di essere trasmesse all’Agenzia delle Entrate, finalizzate a beneficiare di crediti d’imposta non spettanti. Il responsabile del C.A.F., in cambio di compensi, aveva agevolato le pratiche di numerosi clienti, consentendo loro di percepire indebiti crediti I.R.PE.F., liquidati in oltre due milioni di euro, attraverso l’aggiramento per anni, dal 2012, del sistema informatico di “controllo automatizzato” delle dichiarazioni dei redditi. L’indagine, all’epoca coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e condotta dal Gruppo di Treviso, aveva consentito di disvelare l’intero meccanismo di frode e di ottenere anche l’annullamento di oltre 300 modelli 730, presentati con l’indicazione di quasi un milione di euro di crediti I.R.PE.F. non spettanti, che, così, non sono stati liquidati. Gli indagati, tutti cittadini stranieri residenti sull’intero territorio nazionale, con la compiacenza del C.A.F., avevano fatto ricorso a diversi espedienti, quali l’indicazione di crediti d’imposta inesistenti, di altri familiari a carico residenti all’estero e privi di codice fiscale, di detrazioni per figli non esistenti in affidamento preadottivo, anche disabili. Alla luce della gravità dei fatti e della continuità con cui gli illeciti erano stati realizzati, l’Autorità Giudiziaria aveva disposto a carico del responsabile del C.A.F., “mente” e “istigatore” delle condotte delittuose, il sequestro preventivo d’urgenza dell’immobile sede del Centro di Assistenza Fiscale, provvedimento al quale ora ha fatto seguito la definitiva confisca. BIELLA, GESTIONE DI RIFIUTI NON AUTORIZZATA. DENUNCIATO DALLA GDF IL TITOLARE DELL‘IMPRESA. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Biella e del Reparto Operativo Aeronavale di Como hanno concluso una complessa attività di polizia ambientale che ha permesso di individuare nel Comune di Cossato (BI) un’attività di gestione di rifiuti non autorizzata, situata all’interno di un’area nella quale erano presenti numerosi cumuli di materiali di scarto e rifiuti, in violazione della normativa. Le indagini, intraprese nel dicembre 2023, si sono sviluppate con sorvoli effettuati dalle unità della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Varese, mediante i quali venivano individuate le diverse tipologie di rifiuti in evidente stato di abbandono disseminati su tutto il sito di oltre 2.000 mq riconducibile ad una società esercente l’attività di commercio all’ingrosso di rottami. Le successive attività info-investigative, svolte attraverso un continuo coordinamento tra il Gruppo Guardia di Finanza di Biella ed il citato reparto aereo, hanno permesso di riscontrare le inosservanze delle autorizzazioni sulla gestione, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti, consentendo, tra l’altro, l’individuazione sull’intero sito di un ingente quantità di materiali pericolosi come batterie di automobili, accumulatori, estintori, bombole di gas, pneumatici. Le Fiamme Gialle, avvalendosi del supporto dei tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Piemonte, hanno proceduto al sequestro dell’intera area e di oltre 850 tonnellate rifiuti pericolosi e non pericolosi, deferendo alla Procura della Repubblica di Biella il Rappresentante legale della società titolare dell’area. FORLÌ, SEQUESTRATO DALLA GDF UN CAPANNONE E UN’AREA ADIBITA A DEPOSITO INCONTROLLATO DI RIFIUTI. DENUNCIATA UNA PERSONA. Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Forlì hanno sottoposto a sequestro un capannone sito a Cesena e l’area allo stesso adiacente, utilizzati per l’esercizio di un’attività di compravendita di autoveicoli e di relativi pezzi di ricambio. Più in particolare, le Fiamme Gialle del Gruppo di Cesena, nel corso di un controllo fiscale nei confronti della ditta in questione, hanno rinvenuto, nell’area esterna ad essa attigua, decine di sacchi neri e accumuli di rifiuti chiaramente riconducibili all’attività d’impresa esercitata dal relativo affittuario. Tra i materiali ritrovati, i finanzieri che, per l’occasione, si sono avvalsi anche del qualificato supporto tecnico dell’ARPAE di Cesena, hanno anche accertato la presenza di oli minerali esausti, spezzoni di cavi e componenti elettrici, vari rottami metallici e pneumatici, tutti considerati rifiuti “speciali” detenuti in condizioni non conformi alle specifiche normative, stante l’assenza delle prescritte autorizzazioni e dei necessari sistemi di contenimento e protezione ambientale. All’interno del capannone, i militari hanno anche rinvenuto, stoccati alla rinfusa, attrezzature e materiali di risulta funzionali all’attività di smontaggio di parti e componenti di autoveicoli, oltrechè pezzi di motori termici, compressori per l’aria condizionata e parti di carrozzerie di auto in disuso. Le Fiamme Gialle hanno, pertanto, proceduto a sequestrare l’intero sito e a denunciare alla locale Procura della Repubblica di Forlì l’imprenditore affittuario dell’immobile, dal momento che aveva detenuto sul suolo un deposito incontrollato di rifiuti ed aveva conseguentemente avviato un’attività di gestione non autorizzata dei medesimi rifiuti. L’intervento svolto conferma la trasversalità di azione della Guardia di Finanza e il costante impegno del Corpo nella capillare attività di repressione e prevenzione dello smaltimento illegale di rifiuti a tutela della salute pubblica, del patrimonio paesaggistico e dell’ambiente. ANCONA, OPERAZIONE “METAL CASTLE” DELLA GDF. TRAFFICO ILLECITO DI 7.000 TONNELLATE DI RIFIUTI FERROSI, FRODE FISCALE PER 2 MILIONI DI EURO E INDEBITA PERCEZIONE DEL “REDDITO DI CITTADINANZA“. 70 IMPRESE IRREGOLARI E DISPOSTI SEQUESTRI PER OLTRE MEZZO MILIONE DI EURO. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ancona hanno concluso un’operazione di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, nei confronti di alcuni soggetti coinvolti in una frode fiscale perpetrata nell’ambito di un vasto e illecito traffico di rifiuti. L’operazione di servizio “Metal Castle”, condotta dalla Compagnia di Falconara Marittima e, così, denominata per l’abnorme quantitativo di rifiuti ferrosi illecitamente trasportati e lavorati, ha permesso di ricostruire un giro d’affari relativo alla movimentazione di oltre 7.000 tonnellate di rottami dove figuravano più di 70 imprese, dislocate principalmente nella Provincia di Ancona e Macerata, prive di qualsiasi autorizzazione per poter trasportare o raccogliere rifiuti di ogni genere e, quasi, tutte rappresentate da extracomunitari. Dietro tale traffico illecito si è celata anche una frode fiscale per circa 2 milioni di euro finalizzata all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse, nella quasi totalità, da ditte individuali, con sede nel Comune falconarese completamente destrutturate e gestite da soggetti di etnia rom privi dei mezzi, del personale e delle attrezzature tali da poter svolgere una così vasta e delicata attività commerciale. Nel corso delle complesse investigazioni, consistite nell’esecuzione di indagini tecniche, articolate ricostruzioni documentali e meticolosi accertamenti bancari, nonchè grazie ad attività tipiche di Polizia Giudiziaria, è emerso come, nonostante nei confronti di alcuni indagati fossero già intervenuti provvedimenti volti ad inibire l’illecito smaltimento di rifiuti ferrosi, gli stessi continuassero a porre in essere le suddette attività criminose in totale spregio della normativa di settore. Le complessive indagini hanno consentito di denunciare 8 persone, non solo per utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, occultamento di documenti contabili, traffico illecito di rifiuti e attività di gestione rifiuti non autorizzata, ma grazie ad ulteriori approfondimenti sulle posizioni reddituali degli stessi, anche per l’ipotesi di indebita percezione del “Reddito di Cittadinanza”, avendo falsamente dichiarato di non aver conseguito alcun reddito negli anni oggetto di indagine al fine di ottenere illecitamente il beneficio statale per l’importo di oltre 50.000 euro. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CECCHIGNOLA CONTROLLI STRAORDINARI DEI CARABINIERI. DENUNCIATE 5 PERSONE, ALTRE 2 SANZIONATE PER POSSESSO DI DROGA PER USO PERSONALE. Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Roma Eur hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nei quartieri di Cecchignola e Laurentino, finalizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità diffusa. Complessivamente, sono state identificate 127 persone, controllati 55 veicoli, effettuati controlli a tre esercizi commerciali e sono state controllate 7 persone sottoposte alla misura degli arresti domiciliari. Infatti, tra le persone denunciate c’è anche un pensionato romano di ben 92 anni, che è stato sorpreso dai militari, impegnati nei controlli, mentre passeggiava tranquillamente in strada senza nessuna autorizzazione ad allontanarsi dal proprio domicilio. I controlli alla circolazione stradale hanno permesso di intercettare un automobilista romano mentre era guida della propria autovettura in stato di ebbrezza, con un tasso alcolico riscontrato pari ad oltre 4 volte il limite consentito per legge. Un altro automobilista italiano è stato, invece, sorpreso alla guida della propria autovettura sprovvisto della patente di guida, violazione che gli era già stata riscontrata nell’ultimo biennio. Altre due persone sono state fermate per un controllo, mentre erano alla guida dei rispettivi ciclomotori e trovati in possesso di un casco colorato, risultati oggetto di furto e di proprietà di una nota società di noleggio di ciclomotori, che sono stati sequestrati in attesa di essere restituiti al legittimo proprietario. Infine, i militari hanno sanzionato due persone che sono state trovate in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente, di tipo hashish, ad uso personale e, quindi, segnalate alla competente Autorità per uso personale. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Gran parte del nostro Paese sta vivendo scenari tipicamente estivi. Il bel tempo è tornato a dominare ovunque, anche sulle regioni settentrionali, grazie ad un promontorio anticiclonico di origine africana, da noi simpaticamente nominato “Scipione“, responsabile dei primi intensi caldi di stagione.
Tuttavia, proprio a cavallo del week end, si noteranno già i primi segnali di un suo parziale cedimento, a carico proprio delle nostre regioni settentrionali. Nel dettaglio, la giornata di domani, sabato 8 giugno, sarà caratterizzata da un generale bel tempo con cielo sereno o al massimo velato al Centro-Sud. Al Nord, invece, vi sarà maggiore nuvolosità e, dal primo pomeriggio, potranno scoppiare improvvisi temporali, più probabili sui rilievi di Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Su queste, come segnalato da “Il Meteo“, zone i fenomeni temporaleschi potrebbero assumere carattere di forte intensità ed essere accompagnati da raffiche di vento e locali grandinate.
Rocco Becce
Direttore Editoriale