CRONACA – PRATO, ESEGUITE DALLA GDF 2 MISURE CAUTELARI PERSONALI E SEQUESTRATE 10 IMPRESE, 18 UNITÀ IMMOBILIARI, PER UN VALORE DI CIRCA 5 MILIONI DI EURO, 7 VEICOLI E DISPONIBILITÀ FINANZIARIE PER UN TOTALE DI OLTRE 550 MILA EURO – Il Giudice per le Indagini Preliminari di Prato, su richiesta della Procura della Repubblica della città, ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, disponendo la custodia cautelare in carcere per due cittadini cinesi, ritenuti i gestori di fatto di numerose imprese e disponendo il sequestro preventivo di 10 imprese, di 18 unità immobiliari per un valore di circa 5 milioni di euro, di 7 veicoli e di disponibilità finanziarie per un importo complessivo di oltre 550.000 euro. La Procura della Repubblica ipotizza nei confronti di 28 indagati la commissione dei delitti di omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Tale ipotesi accusatoria, condivisa dal G.I.P. presso il Tribunale di Prato, ha determinato l’emissione dei citati provvedimenti. L’indagine ha portato all’emersione di una dilagante evasione fiscale e contributiva perpetrata attraverso il fenomeno delle imprese “apri e chiudi”, mediante il quale gli imprenditori, di fatto, esercitano attività d’impresa in costante evasione d’imposta, avvalendosi di soggetti economici di comodo, che si succedono periodicamente: la necessità di contrastare tale fenomeno criminoso ha, dunque, reso necessario l’avvio di accertamenti approfonditi, svolti dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Prato, finalizzati a disarticolare le filiere di imprese intestate a prestanome, nonchè ad individuare le imprese connotate da spiccate criticità in tal senso. Tali accertamenti hanno consentito di individuare due imprenditori che nel corso degli anni, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero attribuito a svariati prestanome la titolarità fittizia di numerose ditte individuali, susseguitesi nel tempo e caratterizzate da un periodo di attività aziendale piuttosto breve. Tali imprese, trascorsi pochi anni dall’avvio, cessavano la propria attività appena insorgevano i primi debiti erariali, spesso di importo rilevante, al fine evidente di evitare ripercussioni economiche negative derivanti da procedure amministrative di accertamento: in questo modo i due imprenditori destinatari delle misure cautelari personali si sono fraudolentemente sottratti al pagamento delle imposte per un arco di tempo quasi ventennale. VITERBO, ILLECITI CONTRO IL “REDDITO DI CITTADINANZA” SCOPERTI DALLA GDF. 5 PERSONE DENUNCIATI E OLTRE 5 MILA EURO SEQUESTRATI. Prosegue l’azione della Guardia di Finanza di Viterbo a tutela della spesa pubblica volta a contrastare l’indebita percezione delle risorse erogate dagli Enti previdenziali a sostegno del reddito delle famiglie. I finanzieri della Compagnia di Tarquinia hanno avviato specifici controlli finalizzati a verificare la regolare percezione del “Reddito di Cittadinanza”, nonchè il nuovo sussidio denominato “assegno di inclusione”. Gli accertamenti hanno interessato numerosi beneficiari selezionati con l’utilizzo di specifiche attività infoinvestigative. All’esito delle indagini, le Fiamme Gialle di Tarquinia hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria 5 beneficiari, risultati aver illecitamente percepito il reddito per un importo complessivo di oltre € 69.000,00 per aver falsamente attestato ovvero omesso comunicazioni obbligatorie ai fini della revoca o della riduzione della misura e dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo della somma di 5.337,88 euro emesso dal Gip del Tribunale di Civitavecchia. Contestualmente i beneficiari sono stati segnalati alla Direzione Provinciale dell’INPS per il recupero delle somme già erogate e indebitamente percepite. RIMINI, IMBARCAZIONI DA DIPORTO ADIBITE ABUSIVAMENTE AD AATTIVITÀ DI LOCAZIONE E “BOAT & BREAKFAST”. UN DENUNCIATO E 4 SANZIONATI. I finanzieri della Stazione Navale di Rimini, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di Polizia Economico-Finanziaria e di controllo del territorio svolti in mare, hanno scoperto l’illecito utilizzo in attività commerciali di 4 imbarcazioni da diporto. In particolare, gli accertamenti hanno riguardato il fenomeno, in crescente diffusione, del “boat & breakfast”, con il quale i proprietari di imbarcazioni, anche di lusso, offrono ai loro clienti la possibilità di dormire in barca, con la colazione inclusa, per tutti i periodi dell’anno e con prezzi che variano fino ad arrivare a cifre importanti. Tale attività costituisce un esercizio commerciale delle unità da diporto ed è, di fatto, non contemplata e disciplinata dal nostro ordinamento giuridico. Le situazioni più tipiche vedono, frequentemente, un’unità da diporto privata, senza abilitazione all’utilizzo commerciale ovvero adibita al “noleggio occasionale”, e comunque non riconducibile ad un imprenditore, che pubblicizzava l’attività di “boat & breakfast” sui vari canali di pernottamento e prenotazione. Gli approfondimenti delle Fiamme Gialle, nello specifico contesto, sono stati avviati partendo proprio dalla consultazione di fonti aperte, quali social network e siti internet di booking online, e dai riscontri effettuati in mare, nelle darsene e porti turistici e presso gli Enti competenti. Fondamentali per gli accertamenti esperiti sono stati i numerosi annunci e le relative recensioni rilasciate dagli ospiti, alcuni dei quali sono stati ascoltati come testimoni per confermare l’uso di tre imbarcazioni come strutture alloggiative, prenotate on line tramite i comuni motori di ricerca in materia. Tutti gli elementi informativi acquisiti sono stati successivamente oggetto di riscontro con l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo e l’esito delle citate attività ha consentito di individuare quattro proprietari che utilizzavano le rispettive imbarcazioni a vela non per l’uso dichiarato diportistico ma commerciale, dandole in locazione o pubblicizzandole sui siti di prenotazione on line. Per quanto sopra, quattro proprietari sono stati sanzionati per un importo complessivo di circa 45.000 euro, per l’esercizio abusivo di attività commerciale con imbarcazioni a vela ad uso esclusivo. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
VALMONTONE, AGGREDISCE E MINACCIA DI MORTE IL FIGLIO CONVIVENTE. 52ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione di Valmontone hanno arrestato un 52enne del posto, di origini marocchine, poichè gravemente indiziato del reato di minacce e lesioni personali aggravate. I militari sono intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, per una lite in famiglia, dove, in preda ad uno stato di alterazione psicofisica, dovuta all’abuso di bevande alcoliche, aveva aggredito il figlio di 23 anni, colpendolo alla testa con una bottiglia di vetro e procurandogli lesioni giudicate guaribili in 15 giorni dall’Ospedale di Colleferro. Dagli accertamenti effettuati dai militari sembra che non fosse la prima volta che l’uomo, per futili motivi, discutesse animatamente con il giovane è, così, è stato arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Colleferro ed al termine del rito direttissimo innanzi al Giudice del Tribunale di Velletri, l’arresto è stato convalidato e all’uomo è stata applicata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Purtroppo non un fenomeno isolato. Quello delle liti violente tra le mura domestiche. Sempre la scorsa settimana, a Labico, era stato arrestato un 24enne che per futili motivi aveva aggredito i genitori, minacciandoli di spaccare tutti gli tutti gli oggetti/suppellettili presenti nell’abitazione. ANZIO, I CARABINIERI ARRESTANO DUE PERSONE GRAVEMENTE INDIZIATE DI MALTRATTAMENTI NEI CONFRONTI DELLE COMPAGNE E NOTIFICANO UN DIVIETO DI AVVICINAMENTO AD UNA TERZA. I Carabinieri della Stazione di Anzio hanno arrestato in flagranza di reato un italiano 56enne, gravemente indiziato del reato di atti persecutori. Nella scorsa serata, una donna di 33 anni ha richiesto un intervento presso la propria abitazione tramite il “112“, poichè l’ex compagno, sotto l’effetto di sostanze alcoliche, la stava minacciando, dall’ingresso di casa. L’uomo, nonostante l’arrivo della pattuglia dei Carabinieri, ha continuato nella sua condotta vessatoria, minatoria e offensiva nei confronti dell’ex compagna. Ai militari la donna ha, poi, raccontato che non era la prima volta e che era stata costretta a cambiare le sue abitudini di vita, per evitare di incontrarlo. L’uomo è stato identificato e, poi, condotto in caserma, e a causa dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, è stato arrestato e condotto presso il carcere di Velletri. La scorsa notte, invece, una 33enne ha chiamato sempre il 112, poichè aveva appena avuto un’accesa discussione con il compagno convivente, un italiano di 30 anni. La pattuglia della Stazione Carabinieri di Marina Tor San Lorenzo, immediatamente giunta sul posto, ha trovato in casa solo l’uomo che, sotto l’effetto di sostanze alcoliche, ha dichiarato che dopo la discussione la donna si era allontanata volontariamente, senza portare con sè il cellulare, dove, all’interno i militari hanno constatato la presenza di alcune foto, con evidenti ecchimosi sulle braccia. Temendo il peggio, i militari con l’ausilio di altri Carabinieri giunti in supporto dalla Compagnia di Anzio, hanno effettuato delle ricerche in zona e dopo circa un’ora sono riusciti a rintracciarla, nella propria autovettura, nei pressi di uno stabilimento balneare della zona. Anche in questo caso la donna ha raccontato di una lunga serie di maltrattamenti subiti dall’uomo, con il quale aveva spesso delle discussioni provocate dalla sua gelosia. In passato però, non aveva mai richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e neanche ricorso alle cure mediche. Nonostante la vittima non volesse sporgere denuncia dell’accaduto, sulla base delle informazioni raccolte, i Carabinieri hanno arrestato l’uomo gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia. Al termine degli atti, il 30enne è stato condotto presso il carcere di Velletri. Infine, ieri pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Anzio hanno notificato a un 54enne italiano, un’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex compagna con applicazione dello strumento elettronico di controllo, a seguito di una denuncia sporta dalla donna presso gli uffici di Anzio Colonia. In sintesi, il 20 giugno la donna aveva denunciato per la prima volta i maltrattamenti da parte dell’uomo, culminate in un episodio in cui lo stesso la scaraventava fuori dalla sua auto, causandole lesioni giudicate guaribili in 7 giorni di prognosi. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Nonostante una robusta alta pressione di origine africana si sia ormai totalmente estesa sul nostro Paese, nei prossimi giorni, ci sarà spazio per un break, ovvero per un’improvvisa raffica di temporali che, seppur temporaneamente, colpirà parte dell’Italia. Si tratterà, sostanzialmente, di una piccola crepa all’interno di quel nucleo anticiclonico sub-sahariano che sta dominando la scena con il suo carico di caldo e afa che riuscirà ad aprire la strada ad infiltrazioni di aria fresca di origine atlantica. Ciò, come segnalato da “Il Meteo“, porterà ad un aumento dell’instabilità atmosferica, con effetti a carico soprattutto dei rilievi settentrionali. Dopo i primi segnali di un cambiamento sulle Alpi nel corso della serata, la giornata di domani, venerdì 12 luglio, vedrà il transito della coda di una perturbazione atlantica. Inizialmente, essa interesserà l’arco alpino centro-occidentale e il Trentino Alto Adige con precipitazioni che potrebbero assumere carattere temporalesco e che in seguito si sposteranno gradualmente verso Est, coinvolgendo il resto delle aree alpine e anche quelle prealpine.
Rocco Becce
Direttore Editoriale