CRONACA – TRENTO, SCOPERTA DALLA GDF ESTETISTA ABUSIVA CHE IN 4 ANNI DI ATTIVITÀ HA EVASO OLTRE 110.000 EURO DI RICAVI – I finanzieri della Compagnia di Rovereto hanno concluso una verifica fiscale nei confronti di un’estetista che, fin dall’anno 2020, ha esercitato la propria attività completamente “in nero” e senza le prescritte autorizzazioni. Nel corso dell’attività di controllo economico del territorio, le Fiamme Gialle hanno notato un continuo e anomalo afflusso di persone, principalmente di sesso femminile, presso un’abitazione privata. Ulteriori approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che, all’interno dell’appartamento, venivano effettuati trattamenti di bellezza da parte di una donna sprovvista dei necessari titoli abilitativi e completamente sconosciuta al Fisco. Sulla scorta degli elementi acquisiti, i Finanzieri hanno effettuato un accesso domiciliare, rinvenendo una stanza dell’appartamento adibita a studio estetico e dotata degli strumenti e delle attrezzature necessari per lo svolgimento dell’attività. L’analisi della documentazione e dei dati informatici acquisiti ha consentito di constatare che il soggetto ha operato in totale violazione della normativa tributaria e di quantificare in oltre 110.000 euro i ricavi sottratti a tassazione, a partire dal 2020. Al termine dell’attività, la donna è stata segnalata alla locale autorità competente per l’esercizio abusivo dell’attività di estetista senza i requisiti professionali richiesti, al fine dell’irrogazione delle relative sanzioni amministrative. La stessa, inoltre, è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per aver percepito indebitamente, per gli anni 2020 e 2021, un’indennità mensile di disoccupazione (NASPI) per un importo complessivo di circa 6.200 euro. COMO, INTERVENTI DELLA GDF SULLA SICUREZZA DEI PRODOTTI. SEQUESTRATI 2.100 ARTICOLI. Nell’ambito di un piano di rafforzamento del dispositivo di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria che interessano le località ad alta vocazione turistica, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como ha disposto una serie di controlli volti a verificare la conformità e sicurezza dei prodotti posti in vendita dagli esercizi commerciali della provincia. Nel corso di tali controlli, condotti anche a seguito delle segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità “117”, i militari del Gruppo Como hanno sottoposto a sequestro, in due negozi del capoluogo, 2.100 calamite e portachiavi, venduti quali souvenir ai turisti, risultati privi delle indicazioni minime richieste dalla legge e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Al termine delle attività, i due rappresentanti legali delle imprese coinvolte sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Como-Lecco per la vendita dei prodotti non conformi, per violazione degli obblighi di informazione del consumatore e di etichettatura dei prodotti. COMO, ILLECITI DEMANIALI SUI LAGHI DI LUGANO E DI MONATE. CANONI EVASI E IMU NON VERSATA PER OLTRE 200.000 EURO SCOPERTI DALLA GDF. Nell’anno in corso, la componente navale della Guardia di Finanza di Porto Ceresio ha sottoposto a controllo di polizia demaniale 34 concessionari di aree presenti sul demanio lacuale del Lago di Lugano, nei Comuni di Porto Ceresio (VA) e Porlezza (CO) e del Lago di Monate, nel Comune di Comabbio (VA). I finanzieri della Sezione Operativa Navale Lago di Lugano, a seguito di preliminari sopralluoghi sui siti oggetto di controllo e dopo specifici approfondimenti investigativi, hanno rilevato il mancato pagamento dei canoni demaniali e, nei confronti di un concessionario, hanno eseguito il sequestro amministrativo di un’area di 688 m2. L’esito dell’attività ispettiva condotta dalle Fiamme Gialle ha consentito di constatare l’evasione di oltre 210.000 euro di canoni demaniali e il mancato versamento tributi locali (IMU) per circa 30.000 euro negli ultimi 5 anni. Tali somme, se incamerate, avrebbero permesso all’Ente destinatario di offrire servizi migliori alla collettività. VICENZA, CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA AMBIENTALE SCOPERTO DALLA GDF. SEQUESTRATE DUE DISCARICHE ABUSIVE CONTENENTI ANCHE RIFIUTI SPECIALI. DENUNCIATO UN RESPONSABILE. I militari del Comando Provinciale di Vicenza, nel corso delle attività di prevenzione e di contrasto degli illeciti in materia ambientale, nei giorni scorsi, hanno individuato e sottoposto a sequestro preventivo due aree utilizzate come discariche abusive, entrambe situate in provincia di Vicenza, specificatamente nei Comuni di Carrè e Chiuppano. In particolare, nelle aree in questione, estese complessivamente per circa 2.500 metri quadrati, erano stoccati oggetti e materiali, qualificabili come rifiuti, di vario genere. Più nello specifico, sono stati individuati macchinari di condizionamento, elettrodomestici di grande dimensione, apparecchi elettronici, motori elettrici, pneumatici, vari veicoli non funzionanti, biciclette, mobili o parti di mobili sia in legno che in metallo, bidoni contenenti cavi elettrici, numerosissimi oggetti di uso comune, di qualsiasi tipo dimensione e materiale. L’attività di servizio svolta trae origine dalla costante attività di controllo economico del territorio posta in essere dai finanzieri della Tenenza di Thiene, nell’ambito della quale è stata notata la presenza dei depositi, posti su terreni privati, ubicati nelle immediate vicinanze dei due centri abitati. Nel corso dell’attività di Polizia Giudiziaria svolta dalle Fiamme Gialle, insieme a personale tecnico del Dipartimento provinciale di Vicenza dell’Agenzia Regionale per la prevenzione ambientale del Veneto (ARPAV), è stato rilevato che nei due siti, oggetto di indagine, era stoccata, senza le previste autorizzazioni, una consistente massa di rifiuti, di vario genere e in parte pericolosi. In tale contesto, i finanzieri thienesi hanno denunciato un cittadino di nazionalità straniera, titolare della ditta individuale che gestiva entrambi i depositi, in relazione all’ipotesi di reato delle norme in materia ambientale che prevede la pena dell’arresto da 3 mesi a 1 anno o con l’ammenda da 2.600 euro a 26 mila euro, se si tratta di rifiuti non pericolosi e dell’arresto da 6 mesi a 2 anni e con l’ammenda da 2.600 euro a 26 mila euro se si tratta di rifiuti pericolosi e, contestualmente, hanno sottoposto a sequestro preventivo d’iniziativa le due aree della dimensione di circa 2.500 metri quadrati, al fine di evitare ulteriori danni all’ambiente circostante. Sono in corso ulteriori approfondimenti di Polizia Economico-Finanziaria, al fine di verificare la posizione fiscale della ditta. PADOVA, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 1.000 COSMETICI E PRODOTTI PER LA PERSONA, CONTENENTI UNA SOSTANZA VIETATA. Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno sequestrato oltre 1.000 cosmetici e prodotti per la cura della persona, contenenti una sostanza vietata dalla specifica normativa di settore. L’intervento, eseguito dai militari della Compagnia di Cittadella, ha consentito di riscontrare la vendita di prodotti cosmetici e per la cura della persona svolta da una dipendente presso un’attività di somministrazione di alimenti e bevande nell’alta padovana. Nell’ambito di un intervento eseguito durante gli orari di apertura dell’esercizio commerciale, i militari, dopo aver individuato la persona intenta a cedere i menzionati cosmetici, rinvenivano presso la sua abitazione oltre 30 prodotti della specie. Le informazioni assunte dai testimoni e l’analisi della messaggistica istantanea visionata permettevano di risalire a un’altra donna. La successiva perquisizione domiciliare consentiva di individuare più di 1.000 prodotti, contenenti, secondo l’indicazione delle confezioni e delle etichette, una molecola, nota anche come Lilial, inserita a partire dal 1° marzo 2022 tra le sostanze considerate “cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione”, ossia vietate, in quanto messe al bando sul mercato europeo. Attesa la predetta irregolarità, i prodotti rinvenuti (creme viso/corpo, sostanze filler, prodotti per l’igiene personale, ecc.), del valore stimato di 40 mila euro, sono stati sottoposti a sequestro probatorio e, le due donne sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Padova per la suddetta violazione. MARINA DI CARRARA, YACHT SANZIONATO DALLA GDF PER 231.000 EURO. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Sezione Operativa Territoriale Marina di Carrara e la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Marina di Carrara, in applicazione del Protocollo d’intesa tra le due amministrazioni, da una analisi dei rischi locale hanno individuato una unità da diporto battente bandiera extracomunitaria, per la quale è stato necessario accertare la corretta destinazione doganale. La ricostruzione storico documentale dei vari passaggi di proprietà dello yacht è risultata particolarmente articolata, in quanto lo stesso è stato ceduto, nel corso di vari anni, tra varie società prima unionali e successivamente extraunionali. L’attività info-investigativa condotta ha portato a dimostrare che lo yacht non è mai uscito dal territorio dell’Unione Europea. Pertanto, l’ultima operazione di compravendita, effettuata tra due società extracomunitarie non aventi stabile organizzazione nel territorio dello Stato, doveva essere assoggettata al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto. La società cessionario extra-UE (attuale proprietario) ha dovuto regolarizzare tardivamente l’irregolare fattura ricevuta dal cedente, con l’applicazione di una sanzione amministrativa di 231.000 euro, ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D. Lgs. 471/1997. Il contrasto alle frodi doganali è fondamentale per preservare le risorse del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, in quest’ottica la collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, con la condivisione del patrimonio informativo, ha consentito di addivenire a virtuose sinergie con evidenti e positivi risultati. LATINA, FALSI CREDITI D’IMPOSTA FINANZIATI CON FONDI PNRR. SEQUESTRO E MISURA INTERDITTIVA PER DUE IMPRENDITORI. Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, all’esito di una complessa attività di p.g. coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, hanno dato esecuzione, nei giorni scorsi, all’applicazione della misura interdittiva dell’esercizio di attività imprenditoriali e professionali nei confronti del titolare di un Centro residenziale per anziani del Sud pontino ed un imprenditore romano, procedendo al sequestro di beni immobili e disponibilità finanziarie per quasi € 300.000,00. L’indagine, condotta dalla Fiamme Gialle del Gruppo di Formia, ha preso le mosse da una mirata analisi di rischio svolta sulle imprese beneficiarie dell’incentivo “Formazione 4.0” erogato con i Fondi PNRR, e ha consentito di ipotizzare la commissione di un complesso meccanismo di frode basato sulla creazione ad hoc di crediti d’imposta inesistenti e la successiva compensazione illecita di tali bonus in sede di versamento delle imposte dovute, con un ingente danno alle casse erariali. In particolare, l’impresa destinataria del provvedimento ha azzerato quasi del tutto il proprio debito tributario e contributivo, ricorrendo per l’anno 2023 all’istituto della compensazione, previsto dall’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997, di crediti d’imposta ritenuti inesistenti, relativi ai bonus per la formazione del personale dipendente prevista dal “Piano Nazionale Industria 4.0”. Dagli approfondimenti svolti dagli investigatori sarebbe emerso che, in realtà, la formazione non era mai stata svolta e che tutto il materiale a supporto dei presunti corsi di formazione effettuati negli anni 2021 e 2022, ovvero il materiale didattico, gli attestati di partecipazione, i registri nominativi delle presenze, sarebbero stati predisposti ad hoc, avvalendosi di un modello fraudolento di evasione predisposto da una società di consulenza romana. Inoltre, da ulteriori approfondimenti è emerso che diversi dipendenti del centro residenziale, oltre a non aver mai effettuato alcuna attività formativa, talvolta, risultavano in servizio durante le ore di fruizione dei corsi, rendendo, pertanto, del tutto inattendibile l’impianto documentale predisposto dall’impresa. L’ammontare dei crediti segnalati come inesistenti, compensati in sede versamento tramite il modello F24, è risultato essere pari a € 266.581,00, condotta per la quale è stato ipotizzato il reato di cui all’art. 10-quater, comma 2, D.Lgs. n. 74/2000 “Indebita compensazione”. Le indagini svolte, consistite in acquisizioni testimoniali, documentali e di materiale digitale, mirati accessi nei locali aziendali e riscontri dinamici sul territorio, hanno consentito di raccogliere elementi utili ad ipotizzare la fittizietà della documentazione contabile e fiscale appositamente predisposta dall’impresa del Sud pontino. È quanto segnalato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
SEGNI, I CARABINIERI SCOPRONO CENTRALE DEL RICICLAGGIO DI AUTO RUBATE. DUE ARRESTI E DUE DENUNCE. Ieri sera, a Segni (RM), i militari dell’Aliquota Radiomobile del Norm di Colleferro, a conclusione di un’attività investigativa lampo, hanno arrestato in flagranza due segnini, un 63enne e un 42enne, gravemente indiziati del reato di riciclaggio in concorso. I militari hanno sorpreso entrambi, su un terreno privato di loro proprietà, mentre erano intenti a sezionare un’autovettura di provenienza furtiva, con un frullino elettrico e una fiamma ossidrica collegata ad una bombola di acetilene. L’immediata perquisizione all’interno dell’area circostante ha consentito di rinvenire 10 autovetture, di diverse marche, tutte provento di furto, all’interno di abitazioni o nelle loro pertinenze, tra il mese di maggio e giugno di quest’anno, in tutta la Provincia di Roma. Nel contesto venivano identificate due persone, un 45enne e una 37enne, residenti in provincia di Frosinone che coadiuvavano gli arrestati nelle attività di sezionamento e smontaggio delle autovetture rubate con lo scopo di ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa. La loro posizione è al vaglio della Procura della Repubblica di Velletri, mentre per il 63enne e il figlio 42enne, si sono aperte le porte del carcere di Velletri. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Come segnalato da “Il Meteo“, attualmente l’Italia è ancora avvolta da una soffocante cupola anticiclonica di origine africana, denominata Caronte, ma dai prossimi giorni, forse da lunedì prossimo, qualcosa cambierà con l’arrivo di pioggia e cattivo tempo, un pò ovunque, quindi, non lamentatevi sempre sui social network e continuate ad arrostire al sole, semmai, tuffandovi in mare.
Rocco Becce
Direttore Editoriale