CRONACA – TORINO, SEQUESTRATI DALLA GDF 675 CHILOGRAMMI DI MELASSA DA NARGHILÈ DI CONTRABBANDO E ARRESTATE 3 PERSONE – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, dall’inizio dell’anno, hanno significativamente intensificato l’attività a contrasto del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, con un’attenzione particolare rivolta a un prodotto che, ormai da diversi anni, si sta sempre più diffondendo: la melassa da narghilè. Questa espansione è testimoniata dalla proliferazione di locali dove tale prodotto da fumo viene consumato, quali i cosiddetti shisha bar. Le attività di controllo economico del territorio, svolte dai baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino e volte al contrasto della commercializzazione e della somministrazione di tali prodotti in contrabbando, hanno consentito di sequestrare oltre 675 kg di melassa per narghilè, pari a 48.000,00 € di accisa evasa, di eseguire 3 arresti, denunciare a piede libero all’Autorità Giudiziaria un’altra persona e segnalarne altre 7 all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per altrettante violazioni amministrative. I prodotti di contrabbando sequestrati, privi del contrassegno dei Monopoli di Stato previsto, come per le sigarette, per tutti i prodotti sottoposti ad accisa, nonché delle indicazioni relative alla nocività per la salute, risultano molto insidiosi in quanto il consumo mediante narghilè viene comunemente percepito come non pericoloso rispetto ad altri prodotti da fumo, al punto da attrarre anche i non fumatori. L’ingente sequestro consegue all’attività di analisi e approfondimento, per finalità di ricerca e repressione delle condotte illecite nello specifico comparto operativo, svolte dai finanzieri del Gruppo Pronto Impiego in ordine alle principali modalità per rifornire di melassa da narghilè le aree urbane della Città Metropolitana di Torino. All’esito delle attività i soggetti arrestati in flagranza di reato e quello denunciato a piede libero dovranno rispondere del reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri. VICENZA, OPERAZIONE ANTIDROGA DELLA GDF. UN ARRESTO E SEQUESTRATI QUASI 8 KG DI SOSTANZE STUPEFACENTI, DENARO CONTANTE E OROLOGI DI LUSSO. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Vicenza prosegue nella costante intensificazione della propria azione di contrasto ai traffici illeciti e di repressione delle condotte di traffico e consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope, attraverso l’impiego quotidiano di numerosi equipaggi operativi impiegati in tutta la provincia berica. In tale contesto, i militari del Gruppo Vicenza hanno condotto un’articolata attività di polizia giudiziaria nel settore del traffico di stupefacenti nel cuore del capoluogo berico. In particolare, durante un controllo su strada, un’autovettura con a bordo uno straniero, dopo aver inizialmente rallentato, accelerava non fermandosi all’alt intimato dalla pattuglia e si dava alla fuga dapprima in auto e, successivamente, a piedi, con al seguito oltre un kilo di hashish, alcune dosi di cocaina e € 2900,00 in contanti. Tuttavia, dopo un breve inseguimento, lo stesso veniva intercettato dalle ulteriori pattuglie, nel frattempo sopraggiunte. Gli approfondimenti effettuati nell’immediato permettevano di appurare che il soggetto, in stato di clandestinità, in quanto sprovvisto di qualsiasi documento di identità, era gravato da numerosi precedenti di Polizia specifici e legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Pertanto, avendo fondato motivo di ritenere che lo stesso potesse detenere ulteriore sostanze stupefacente presso il proprio domicilio ovvero in altri luoghi nella sua disponibilità, i militari procedevano alla perquisizione della casa ove lo stesso abitava nonchè di un garage nella sua disponibilità, all’interno del quale era parcheggiato un veicolo, in stato di abbandono, in cui erano occultati quasi 6 kilogrammi di hashish, suddivisi in 59 panetti, scovati grazie al fiuto dell’unità cinofila in forza al Gruppo Vicenza. Le attività di Polizia Giudiziaria hanno permesso di sequestrare complessivamente 7,3 kilogrammi di hashish, divisi in 73 panetti del peso di 100 grammi ciascuno, oltre 370 grammi di cocaina, suddivisi in singole dosi da 0,5 sino 2 grammi ciascuna ovvero in sassi del peso variabile compreso tra 20 e 140 grammi ciascuno, 2 bilancini di precisione nonchè € 2.900 in contanti, suddivisi in 58 banconote da € 50,00, frutto dell’attività di spaccio perpetrata, e 2 orologi di lusso marca Rolex, presunto reimpiego dei proventi delle attività illecite in quanto privo di alcuna fonte di reddito dichiarata. In ragione degli elementi raccolti, l’indagato è stato arrestato in flagranza di reato per traffico e detenzione di sostanze stupefacenti ed è stato condotto presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’AQUILA, ARRESTATO UN PRODUTTORE DI MARIJUANA. Nella serata di ieri, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona, diretti dal Cap. Cecilia Tangredi, nell’ambito di un’attività coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno individuato un terreno ove erano posizionate, riposte in appositi vasi e celate da altre colture che ne occultavano la presenza, 8 piante di cannabis. Il terreno in questione è stato individuato anche grazie all’ausilio di mirate attività e strumentazioni tecniche che consentivano di ricondurre l’illecita condotta a un soggetto responsabile della cura della piantagione illegale. L’uomo è stato tratto in arresto e le piante sono state sottoposte a sequestro. Le successive attività di perquisizione domiciliare consentivano il rinvenimento di ulteriori semi di cannabis presso l’abitazione dell’indagato. FERMO, INTERVENTI DELLA GDF A TUTELA DEI CONSUMATORI. SEQUESTRATI OLTRE 73 MILA PRODOTTI NON SICURI E POTENZIALMENTE PERICOLOSI PER LA SALUTE. DENUNCIATO IL TITOLARE DI UNA DITTA DEL FERMANO. I militari del Comando Provinciale di Fermo, nell’ambito di mirati servizi d’istituto volti a verificare il rispetto della normativa nel settore del commercio a tutela della sicurezza dei consumatori, nel corso di due distinte operazioni condotte nei territori di Monte Urano e Porto San Giorgio, hanno sottoposto a sequestro complessivamente oltre 73 mila prodotti di vario genere. In particolare, al momento dell’accesso presso due ditte del fermano, gli operanti hanno verificato il regolare assolvimento delle prescrizioni imposte dalle normative di settore, sia in ordine alla composizione e alla presenza di eventuali allergeni in alcuni prodotti, che in relazione alle informazioni minime da indicare sulla merce posta in vendita, previste dal “Codice del Consumo”. Difatti, tale compendio normativo prevede che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare obbligatoriamente, in lingua italiana e sull’etichetta del prodotto o sul foglio informativo, le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica, all’identificazione del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno, ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione, nonchè alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d’uso, al fine di garantire all’acquirente una scelta consapevole e l’utilizzo del prodotto in sicurezza. Nel dettaglio, nel corso di un intervento, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro oltre 55mila prodotti di ferramenta, articoli per il giardinaggio e barattoli di vetro, poiché ritenuti non sicuri e non conformi alla normativa vigente. Invece, nell’ambito di una seconda attività ispettiva, i militari hanno rinvenuto e sequestrato oltre 17mila prodotti di vario genere tra confezioni di coccarde e catenelle decorative e/o natalizie, flaconi di polvere di glitter, guanti da lavoro, cappellini, cuffie e mascherine party per bambini, in quanto non riportanti, in forme chiaramente visibili e leggibili, le indicazioni previste dal “Codice del Consumo” rilevando, altresì, l’assenza del marchio CE, che conferisce al prodotto il diritto alla commercializzazione, alla libera circolazione e all’utilizzazione nel territorio comunitario, attestandone la conformità agli standard di sicurezza imposti dall’Unione Europea. Il titolare della ditta, di origine sinica, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo per frode nell’esercizio del commercio. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, MAGLIANA E VILLA BONELLI, CONTROLLI DEI CARABINIERI CONTRO ILLEGALITÀ E DEGRADO. DENUNCIATO UN 38ENNE PER EVASIONE DAGLI ARRESTI DOMICILIARI E SANZIONATI I TITOLARI DI DUE ATTIVITÀ COMMERCIALI PER VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE. Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione Roma Villa Bonelli, supportati dai colleghi della Compagnia Roma Eur, dai Carabinieri della Sezione Motociclisti del Nucleo Radiomobile di Roma e personale del NAS di Roma, hanno effettuato una mirata attività di controllo nei quartieri Magliana e Villa Bonelli, finalizzata alla prevenzione e alla repressione di ogni forma di degrado e illegalità. Ad esito dei controlli, i Carabinieri hanno denunciato un 38enne romano che, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, è stato trovato all’esterno della sua abitazione senza alcuna autorizzazione ad allontanarsi. Nell’ambito delle verifiche presso le attività commerciali della zona, i Carabinieri hanno poi, sanzionato, per complessivi 3.000 euro, il titolare di una pizzeria per complessivi 3.000 euro per carenze igieniche, e il titolare di un market per inadempienze strutturali. In totale, i Carabinieri hanno identificato 73 persone e eseguito verifiche su 35 veicoli. ARDEA, CONTRASTO ALLE CONDOTTE ILLECITE CONNESSE ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI. CARABINIERI E POLIZIA LOCALE FERMANO QUATTRO VEICOLI CON RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI. I Carabinieri della Stazione di Marina Tor San Lorenzo, della Tenenza di Ardea, del Nucleo Forestale di Pomezia, del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare, insieme al personale della Polizia Locale di Ardea hanno eseguito un altro servizio mirato al contrasto delle condotte illecite connesse alla gestione, al trasporto e al trattamento dei rifiuti, nel territorio di Ardea, località le Salzare. Tema molto sentito nella zona. Con un dispositivo composto da pattuglie in abiti civili e autoradio con i colori d’istituto, i Carabinieri hanno controllato le vie d’accesso alla citata località riuscendo a bloccare quattro furgoni, all’interno dei quali sono stati rinvenuti rifiuti speciali non pericolosi di diversa tipologia. Nel primo caso, un Iveco con cassone ribaltabile, con a bordo tre operai, conteneva sfalci e potature, l’azienda era iscritta all’albo dei gestori ambientali, ma il mezzo in questione non rientrava tra quelli autorizzati. Inoltre, non era stato compilato il previsto formulario. Nel secondo caso, un furgone di proprietà di un’azienda di noleggio conteneva materiale di risulta da cantiere, legno e calcinacci e il conducente non aveva alcuna autorizzazione al trattamento dei rifiuti. Nel terzo caso, zio e nipote sono stati controllati mentre trasportavano su un furgone rifiuti composti da materiale ligneo, anche in questo caso senza alcuna autorizzazione. Nell’ultimo caso, infine, un uomo è stato controllato alla guida di un furgone Citroen contenente materiali ferrosi, plastici, lignei e inerti da demolizione, sempre senza alcuna autorizzazione. Complessivamente sono state denunciate 8 persone, di cui 5 straniere. Tutti i mezzi sono stati sequestrati. Nel corso del servizio sono stati controllati in totale 24 veicoli: tra essi, un minore nomade è stato fermato alla guida di un’auto, senza aver mai conseguito la patente e senza la prevista copertura assicurativa. L’auto è stata posta in sequestro. Sono state comminate, in totale, sanzioni amministrative dell’importo complessivo di 18.700 euro. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Oltre a giornate soleggiate l’elemento di maggior spicco di questi giorni, in Italia, è il caldo. Le temperature sono ormai, ovunque, salite su valori ben superiori alla media del periodo con punte localmente superiori ai 40 gradi, in particolare sulle regioni del Sud e sulle due Isole Maggiori. Tuttavia, in questo mare di rovente stabilità atmosferica, alcune zone d’Italia non riescono a godere di una totale tranquillità. Ci riferiamo alle regioni alpine dove, nelle ore più calde, si verificano spesso i classici temporali di calore. Questi fenomeni si formano quando l’aria calda e umida vicino alla superficie terrestre sale rapidamente nell’atmosfera, creando nubi cumuliformi che a loro volta danno origine ai temporali. Questo contesto meteorologico come segnalato da “Il Meteo“, ci accompagnerà sicuramente fino a giovedì prossimo, 1 Agosto, quando l’attività temporalesca sui rilievi alpini sarà ancora più evidente.
Rocco Becce
Direttore Editoriale