Dopo tanti anni, a Potenza, si ritorna a parlare di giocare o meno con il pallone, in pieno centro storico cittadino.
Ricordo gli anni passati, dove davvero piazza Mario Pagano era diventato un vero campo di calcio.
Infatti, i genitori, invece, di portare i propri figli in uno dei tanti parchi cittadini, lontano dal centro storico, gli davano un pallone in mano e, insieme, dico, insieme, si scatenavano come meglio credevano.
La storia è finita, e devo dire, meno male, perchè erano situazioni davvero degradanti da osservare, quasi quotidianamente, soprattutto durante il tardo pomeriggio.
Inoltre, le pallonate, tirate dagli “inesperti” giocatori arrivavano addirittura vicino ad alcune vetrine di negozi, colpendo anche molti passanti, con i tanti “calciatori” improvvisati se la ridevano anche sotto i propri baffi.
Complimenti al neo sindaco Vincenzo Telesca che, pian pianino, cercherà di dare una giusta direzione a situazioni non solo di questo tipo, questa volta con una propria ordinanza che ha disposto il divieto di “effettuare giochi con il pallone in Piazza Mario Pagano”.
L’inosservanza dell’ordinanza, comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro, così, come previsto dall’ art. 7 bis del D.Lgs. n. 267/2000.
A ciò, si applicano i principi della legge 24 novembre 1981, n. 689 e ss.mm.ii., così, come modificata dall’art. 6 del D.L. 23 maggio 2008, n.92 convertito con modificazioni con la legge 24 luglio 2008, n. 125.
L’inottemperanza all’ordine dato dall’autorità preposta alla vigilanza di interrompere le attività di cui al punto n. 1, comporterà, ai sensi dell’art. 13 della legge n. 689/1981, il sequestro cautelare delle cose che possono formare oggetto di confisca amministrativa, ovvero dell’oggetto con il quale è stato commesso l’illecito amministrativo.
È quanto detto, sottoscritto, inviato in redazione e condiviso dal sottoscritto al 100%.
Rocco Becce
Direttore Editoriale