CRONACA – BOLOGNA, AGENZIA DELLE DOGANE E GDF, SCOPERTI IN AEROPORTO DUE VIAGGIATORI CON OLTRE 44 KG DI SIGARETTE DI CONTRABBANDO – Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’attività di contrasto ai traffici illeciti, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio presso l’Aeroporto “G. Marconi” di Bologna, hanno sottoposto a sequestro, in due distinte operazioni, 180 stecche di sigarette marca Marlboro Red e Parliament Night Blue, pari a 36 kg, e oltre 8 kg di tabacco da masticare, marca Stoker’s e America’s best. I generi di monopolio sono stati scoperti, rispettivamente, all’interno dei bagagli di una cittadina bulgara proveniente da Istanbul (Turchia) e di un cittadino italiano proveniente dagli Stati Uniti. I 36 kg di sigarette sono stati sottoposti a sequestro penale e la responsabile è stata deferita alla Procura della Repubblica di Bologna per il reato di contrabbando di Tabacchi Lavorati Esteri ex art. 291 bis comma 1 del D.P.R. 43/73 (TULD), punibile con la multa di euro 5 per ogni grammo di prodotto (complessivamente 180 mila euro) e con la reclusione da 2 a 5 anni. Il tabacco da masticare è stato anch’esso sottoposto a sequestro e al cittadino italiano, responsabile della violazione all’art. 291 bis comma 2 del D.P.R. 43/73 (TULD), è stata applicata la sanzione amministrativa (di euro 5 per ogni grammo di prodotto) pari a oltre euro 40 mila. I sequestri effettuati dimostrano, ancora una volta, come la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli costituiscono un sicuro presidio di legalità a contrasto dei traffici illeciti in ambito aeroportuale, attraverso una costante attività di controllo e uno strutturato piano d’azione. CONTINUANO I CONTROLLI DELLA GDF SULL’UTILIZZO NON CONFORME DELLE IMBARCAZIONI DA DIPORTO. NUOVO CASO DI “BOAT & BREAKFAST” RILEVATO NELLA MARINA DI RIMINI. Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio e di contrasto all’evasione fiscale, la Stazione Navale della Guardia di Finanza di Rimini, sulla scia di un mirato approfondimento tematico, ha portato a termine un controllo sulle attività commerciali di “Boat & Breakfast” nella zona portuale della città. In particolare, è stata individuata un’imbarcazione che, sebbene ufficialmente registrata come mezzo da diporto, dalle indagini risultava essere utilizzata illecitamente come struttura ricettiva per turisti, senza le necessarie autorizzazioni amministrative previste dalla legislazione regionale e in totale evasione delle imposte previste dalla legge. Le indagini, avviate d’iniziativa dal personale a seguito di un’approfondita analisi di rischio, hanno permesso di constatare che l’imbarcazione, ormeggiata stabilmente nella Marina della città, veniva affittata per brevi periodi a turisti offrendo pernottamenti e servizi accessori, pubblicizzati su un noto sito di prenotazioni online, tipici di un “B&B“. L’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, unitamente alle recensioni condivise sulla piattaforma, ha permesso di individuare il proprietario dell’imbarcazione, gestore del servizio alloggiativo, ed accertare tramite l’incrocio dei dati con l’audizione degli ospiti della struttura ricettiva, un uso commerciale non conforme di unità da diporto. Sono stati, quindi, elevati cinque verbali amministrativi a carico del proprietario dell’imbarcazione per un importo oltre i 50.000 euro. FROSINONE, TRUFFA AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE SCOPERTA DALLA GDF. DENUNCIATE 7 PERSONE ED ESEGUITO SEQUESTRO PREVENTIVO PER OLTRE 350.000 EURO. Le Fiamme Gialle del Gruppo di Frosinone hanno concluso un’operazione che ha consentito di scoprire una truffa ai danni dell’A.S.L. di Frosinone, posta in essere da due società fornitrici (una operante a Frosinone e l’altra in provincia di Isernia) di presidi protesici medici/sanitari. In particolare, le persone denunciate avrebbero istruito pratiche per forniture di assistenza protesica sulla base di certificazione medica falsa e fornito a diversi utenti disabili presidi protesici non corrispondenti a quelli prescritti ed oggetto di autorizzazione da parte dell’Ente pagatore (A.S.L. Frosinone). A seguito dell’acquisizione di documentazione presso gli uffici amministrativi della predetta Azienda Sanitaria Locale, è stato eseguito un decreto di perquisizione e sequestro, nei confronti dei soggetti indagati a vario titolo, presso i domicili e sedi delle società coinvolte. Nel corso dell’attività è stata rinvenuta documentazione informatica e cartacea ritenuta utile ai fini delle indagini. Il successivo esame delle pratiche relative alle istanze presentate per il rilascio di presidi sanitari necessari alla deambulazione dei richiedenti (carrozzine, busti, ecc.), corredate dalle dichiarazioni rese dai pazienti/familiari dei destinatari, ha consentito di accertare che alle pratiche medesime erano state allegate certificazioni mediche ritenute false (certificati di visite mediche mai effettuate). Il profitto del reato supera i 350.000,00 euro. Tenuto conto che la commissione dei reati è stata rivolta nell’interesse o a vantaggio delle due società e constatato che le stesse non hanno predisposto un modello organizzativo, finalizzato a prevenire la commissione di reati, è stata proposta l’adozione di misure cautelari reali anche ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Il GIP del Tribunale di Frosinone, pertanto, ha emesso apposito decreto di sequestro preventivo, ai sensi degli artt. 321 c.p.p., 19 e 53 del D. Lgs. 231/2001, fino a concorrenza del profitto della truffa. Il risultato dell’operazione di servizio conferma il quotidiano impegno della Guardia di Finanza nel contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza, compromettendo la corretta allocazione e distribuzione delle risorse pubbliche. TREVISO, COOPERATIVA TREVIGIANA SI APPROPRIA DI UN CONTRIBUTO COMUNITARIO DI 112 MILA EURO DESTINATO A CIRCA 150 AGRICOLTORI. DENUNCIATO DALLA GDF IL RESPONSABILE. Nell’ambito delle indagini finalizzate a contrastare le forme di illegalità che impediscono l’attuazione della Politica Agricola Comune, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno accertato che una società cooperativa trevigiana, dopo aver ottenuto un contributo comunitario di 112 mila euro finalizzato al sostegno della produzione agro-alimentare per l’anno 2021, non lo ha erogato agli agricoltori che avevano diritto a riceverlo, circa 150, trattenendolo indebitamente. Il presidente del consiglio di amministrazione della cooperativa, pertanto, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di appropriazione indebita. Le attività investigative hanno avuto origine dalla querela presentata da una società agricola padovana, rappresentante di circa 150 produttori di ortaggi e frutta, la quale era associata alla cooperativa trevigiana al fine di meglio perseguire l’attribuzione di finanziamenti comunitari tesi a sovvenzionare i programmi operativi di sviluppo agricolo. Cosicché i finanzieri del Gruppo Treviso, dopo aver verificato la legittimità della società querelante a ottenere il contributo comunitario in base alla domanda presentata alla Regione Veneto, hanno interessato l’Agenzia Veneta per i Pagamenti (AVEPA), accertando che la cooperativa trevigiana aveva regolarmente ottenuto il contributo per il programma operativo agricolo 2019-2023, comprensivo di quello, relativo al 2021, di spettanza della società padovana e delle imprese da questa rappresentate. Dopo essersi appropriata del contributo e nel tentativo di evitare le pressanti richieste degli aventi titolo, la predetta cooperativa aveva anche riferito agli agricoltori di essere in attesa dell’autorizzazione regionale ai pagamenti da parte di AVEPA, omettendo, quindi, di comunicare ulteriori dettagli sull’iter della pratica e dei correlati pagamenti. L’Autorità Giudiziaria di Treviso, alla luce del quadro probatorio acquisito, ha disposto la conclusione delle indagini preliminari. ROMA, SEQUESTRATI DALLA GDF 10 CHILOGRAMMI DI HASHISH E OLTRE 13.000 EURO IN CONTANTI. ARRESTATI TRE RESPONSABILI. Una partita di hashish, pronta per essere smerciata, è stata individuata nella zona dei Castelli Romani dai finanzieri del Comando Provinciale della Capitale, che hanno arrestato tre responsabili per traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Nel corso delle attività di controllo economico del territorio, le Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri hanno sottoposto a controllo due autovetture, i cui conducenti avevano destato l’attenzione dei militari. Una volta avvicinatisi ai mezzi per procedere all’identificazione degli occupanti, i finanzieri hanno avvertito il forte odore di hashish proveniente dall’interno delle due autovetture. La perquisizione ha consentito di rinvenire un borsone al cui interno erano custoditi 99 panetti di hashish dal peso complessivo di oltre 10 chilogrammi. Presso le abitazioni dei soggetti è stata rinvenuta la somma di 13.360 euro in contanti. I tre sono stati arrestati in flagranza di reato e posti a disposizione del Tribunale di Velletri, che ha convalidato la misura, tramutandola in custodia cautelare in carcere per due soggetti e agli arresti domiciliari per il terzo. È quanto segnalato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, A TOR BELLA MONACA, I CARABINIERI ARRESTANO 33ENNE ACCUSATO DI MALTRATTAMENTI E TENTATA ESTORSIONE NEI CONFRONTI DEI GENITORI. I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato un 33enne, nato a Roma, senza occupazione e già noto alle forze dell’ordine, poichè gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione nei confronti dei genitori. A seguito di una segnalazione giunta al numero di emergenza “112“, i Carabinieri sono intervenuti presso un’abitazione in via San Biagio Platani dove i genitori conviventi dell’indagato, il padre 66enne egiziano e la madre 68enne marocchina, hanno denunciato di subire continue violenze fisiche e minacce di morte, anche con utilizzo di coltelli, da parte del figlio. Tali comportamenti violenti, che l’uomo ha avuto anche in presenza dei Carabinieri, sarebbero principalmente finalizzati ad ottenere denaro contante, già elargito in consistente quantità dal mese di marzo 2024. Le vittime hanno anche riferito di aver già richiesto in passato interventi delle forze dell’ordine per pregressi episodi ma di non aver mai voluto formalizzare denuncia contro il figlio. La scorsa notte, però, dopo l’ennesimo episodio di violenza, i genitori hanno presentato denuncia-querela e, raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti del 33enne e i Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, lo hanno arrestato e condotto presso il carcere di Roma Regina Coeli. L’arresto è stato convalidato. È quanto informato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO È dunque interrotta la lunga egemonia dell’anticiclone africano Caronte che ha provocato quella che sicuramente è stata l’ondata di caldo più intensa di questa Estate 2024. Già da ieri, in realtà, il panorama meteorologico del nostro Paese ha subìto un evidente cambiamento, in particolare al Nord e su molte zone del Centro, con il ritorno di temporali, piogge e possibile grandine. Si è registrato inoltre un deciso calo delle temperature, riportando il clima a condizioni più vicine alla norma. La nostra attenzione si concentra ora sulle prossime ore quando un insidioso vortice ciclonico, posizionato sul medio Tirreno, continuerà a provocare una forte instabilità su numerose regioni. Nel corso della mattinata le zone maggiormente colpite saranno quelle orientali del Paese, tra cui, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia orientale, Romagna, Marche e Abruzzo, su queste aree avremo maltempo a tratti, con precipitazioni che in qualche caso potrebbero risultare abbondanti e rischiare di provocare disagi e anche problemi a carattere idrogeologico. La situazione richiede particolare attenzione e un monitoraggio costante.
Rocco Becce
Direttore Editoriale