CRONACA – PORDENONE, SCOPERTI DALLA GDF 6 LAVORATORI “IN NERO” IN UN ALLEVAMENTO DI POLLI. SOSPESA L’ATTIVITÀ DI UNA SOCIETÀ DI FACCHINAGGIO – I finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno scoperto, in un allevamento del Friuli Occidentale, 6 lavoratori in nero intenti al caricamento di pollame da destinare al macello. L’accesso nello stabilimento, effettuato in collaborazione con i veterinari dell’A.S.F.O. per gli aspetti relativi alla “tutela della salute e del benessere animale”, è stato effettuato dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Pordenone al termine del rapido ciclo di accrescimento dei polli cui inevitabilmente consegue, in tempi, peraltro, necessariamente brevi, il loro trasporto verso gli impianti di macellazione. Intenti alla delicata attività di “carico”, dalle “batterie” ai camion, i militari hanno individuato 9 braccianti stranieri, operanti per conto di una ditta di facchinaggio veneta, cui la società agricola proprietaria dell’allevamento aveva formalmente appaltato il servizio. L’analisi della documentazione esibita ha, tuttavia, permesso di scoprire che i nominativi dei lavoratori indicati nel prospetto predisposto per le finalità conoscitive dell’A.S.F.O. non corrispondevano a quelli effettivamente presenti sul posto, per 6 dei quali non risultava, altresì, effettuata la preventiva, obbligatoria, comunicazione al “Centro per l’Impiego”. Alla società di facchinaggio è stato, pertanto, contestato l’impiego di 6 braccianti “in nero”, con applicazione della maxi sanzione, compresa tra un minimo di € 11.700 e un massimo di € 70.200. A suo carico è stata, altresì, proposta, al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro, la sospensione dell’attività imprenditoriale per l’impiego di personale irregolare in misura superiore al 10% di quello regolarmente assunto. Dal 1 gennaio, sono 200 i lavoratori in nero individuati dalla Guardia di Finanza di Pordenone e 17 quelli irregolari, mentre le aziende verbalizzate sono 106, per 49 delle quali è stata proposta, al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro, la sospensione dell’attività. BOLOGNA, SCOPERTO DALLA GDF UN DIPLOMIFICIO. Dalle prime ore della mattina, 20 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un sequestro nei confronti di un “diplomificio” con base nella città felsinea. All’esito di articolate indagini l’autorità giudiziaria ha ipotizzato a carico dei responsabili i reati di associazione per delinquere finalizzata al falso e alla corruzione disponendo il sequestro dei conti correnti nonché dell’immobile di Bologna nel quale si svolgono i corsi di recupero. Nello specifico i finanzieri del “1° Nucleo Operativo Metropolitano” hanno rilevato una serie di illeciti che sarebbero stati commessi da un istituto di recupero anni scolastici per agevolare la promozione dei propri studenti presso due istituti paritari situati in altre regioni. In particolare, a fronte del pagamento di consistenti quote di iscrizione, gli studenti partecipavano alle lezioni a Bologna per poi sostenere, e superare, gli esami presso gli istituti paritari, sulla base di false attestazioni di residenza/domicilio ovvero di alternanza scuola-lavoro. Una cospicua parte dell’iscrizione veniva girata sotto forma di “tassa d’esame” agli istituti paritari che, in cambio, avrebbero assicurato la promozione di tutti gli studenti inviati dalla scuola di formazione felsinea. L’accordo corruttivo ha consentito a quest’ultima di aumentare la propria popolarità tra i giovani e, conseguentemente, di incrementare i ricavi del 600% in soli 5 anni. LATINA, FRODE PER OLTRE 80 MILIONI DI EURO SUI BONUS EDILIZI E CREDITI D’IMPOSTA. 11 MISURE CAUTELARI PERSONALI E SEQUESTRI ESEGUITI DALLA GDF. Dalla mattinata odierna, Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cassino, hanno dato avvio ad una vasta operazione di Polizia in varie località del sud pontino e, in contemporanea, nella provincia di Salerno. L’attività viene svolta nell’ambito di un’indagine condotta dalle Fiamme Gialle di Formia, che stanno dando esecuzione a un provvedimento del G.I.P. presso il Tribunale di Cassino con cui sono state disposte 11 misure cautelari personali, di cui 4 ai domiciliari, nonchè 7 con l’obbligo di presentazione quotidiano alla Guardia di Finanza competente per dimora, in quanto gravemente indiziati di appartenere a un articolato sodalizio criminale con base operativa a Formia, ma ramificato nella Provincia di Salerno, dedito alla creazione e commercializzazione di falsi crediti di imposta, quantificati in oltre 79 milioni di euro, maturati mediante l’indebito ricorso alle misure di sostegno emanate dal Governo con il decreto rilancio (D.L. 34/2020) durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da “Covid–19” per aiutare le imprese in difficoltà. Nell’ambito dell’operazione, svolta con il supporto di 6 Reparti territorialmente competenti, nonché della componente aerea del Corpo e del supporto tecnico delle unità cinofile “cash-dog” di Fiumicino e Ciampino, sono in corso n. 33 perquisizioni ed è stato disposto il sequestro dei falsi crediti, di beni mobili ed immobili, assetti societari, denaro e preziosi per le fattispecie di reato contestate dall’A.G. di Cassino, di cui agli artt. 416, 640-bis e 648 ter-1 c.p., ovvero “Associazione per delinquere”, “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e “autoriciclaggio”. Risulterebbero costituire il sodalizio di diversi coinvolti, alcuni pluripregiudicati, anche per reati tributari, tra i quali un soggetto, principale esponente, con condanna per estorsione e rapina. Le indagini, consistite in estesi e prolungati accertamenti di P.G., documentali, contabili, tecnici e dinamici sul territorio, hanno consentito di acquisire significativi elementi utili a ricostruire l’articolato sodalizio, nel quale risulterebbero coinvolti 32 soggetti, e con un nucleo centrale composto dalle 11 undici persone destinatarie delle misure cautelari custodiali, tra cui imprenditori, 3 persone che hanno rivestito il ruolo di prestanome e un consulente del lavoro. L’indagine trae origine dal mirato monitoraggio di alcuni componenti del nucleo centrale dell’associazione, dediti in passato alla perpetrazione di frodi fiscali secondo lo schema classico dell’emissione di fatture false a favore di imprenditori compiacenti. A comunicarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, STAZIONE TERMINI, SERVIZI AD “ALTO IMPATTO“ DEI CARABINIERI PER CONTRASTARE DEGRADO E MICROCRIMINALITÀ. UN ARRESTO E 7 DENUNCE. Continuano senza sosta i controlli dei Carabinieri del Gruppo di Roma, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Nelle ultime ore, infatti, i Carabinieri, unitamente ai colleghi del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo, in tutta l’area della stazione ferroviaria di Roma Termini e zone limitrofe, mirato al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado. Nel corso delle attività, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno denunciato alla Procura della Repubblica tre persone: un cittadino moldavo, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziati di avere asportato da un negozio di abbigliamento alcuni articoli, un cittadino gambiano, senza fissa dimora e con precedenti, trovato in possesso di 165 euro in contanti e ritenuti provento di illecita attività, dopo essere stato visto cedere, in cambio di denaro, alcune dosi di sostanze stupefacenti ad un altro cittadino straniero, un cittadino italiano che dopo aver visto una pattuglia dei Carabinieri ha tentato di darsi alla fuga e, una volta fermato, è stato trovato in possesso di un coltello, un bastone in metallo e due cacciaviti. I Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante, invece, hanno arrestato un 33enne italiano che, segnalato dall’unità cinofila durante perlustrazione tra i passeggeri interno alla stazione Termini, è stato trovato in possesso due dosi di cocaina e 4 gr. di hashish. I Carabinieri hanno poi denunciato un 21enne tunisino trovato in possesso di una tenaglia, due forbici e di una barra metallica; due cittadini stranieri responsabili di inosservanza e un 35enne italiano responsabile dell’inosservanza del divieto di accesso ai locali pubblici emesso nei suoi confronti dal Questore di Roma. I Carabinieri hanno anche sanzionato due persone senza fissa dimora trovate in possesso di modica quantità di droga, per uso personale, e tre cittadini stranieri responsabili della violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini, con contestuale notifica dell’ordine di allontanamento per 48 ore dalla predetta area e sanzione amministrativa di 100 euro. In totale, i Carabinieri del Gruppo di Roma hanno identificato 152 persone e eseguito verifiche su 78 veicoli. POMEZIA, I CARABINIERI ARRESTANO DUE ITALIANI PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 25enne ed un 24enne, entrambi italiani e già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nella zona del centro e nelle piazze dispaccio del comune di Pomezia, nel transitare in via D. Guerrazzi, hanno notato un giovane che, mentre camminava a piedi, alla vista dei militari ha cambiato repentinamente direzione. Insospettiti, i Carabinieri hanno deciso di fermarlo per sottoporlo ad un controllo approfondito, rinvenendolo in possesso di una busta vuota che emanava forte odore di stupefacente e più di 800 euro in contanti. La successiva perquisizione domiciliare, infatti, ha consentito ai militari di trovare e sequestrare più di 800 gr. di hashish, 18 gr. di marijuana ed ulteriori 660 euro in contanti provento della pregressa attività illecita. Successivamente, un altro equipaggio dell’Aliquota Radiomobile, transitando in via Singen, ha notato un altro 25enne sostare nei pressi dell’ingresso del proprio condominio all’interno del complesso di case popolari e lo hanno controllato, trovandolo in possesso di più di 300 euro e di uno spinello. Estesa la perquisizione anche nella sua abitazione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato 70 gr. di hashish, 53 gr. di marijuana e 15 dosi di cocaina. Gli indagati, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, sono stati condotti presso i rispettivi domicili e successivamente presso le aule del Tribunale di Velletri, che ha convalidato gli arresti. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Nella mattinata di domani, giovedì 12 settembre, come segnalato da “Il Meteo“, il quadro meteorologico sarà già piuttosto irrequieto al Nord, ma anche su parte del Centro-Sud. Sotto osservazione saranno soprattutto la Lombardia orientale, il Triveneto e, con il passare delle ore, anche la Toscana, il Lazio, infine entro sera pure la Campania e un pò tutto il basso Tirreno. Su queste zone si manterrà elevato il rischio di abbondanti piogge, forti temporalie in qualche caso potrebbero verificarsi dei nubifragi. Attenzione anche al fenomeno della grandine, che potrebbe accompagnare situazioni temporaleschi a causa della presenza di aria molto fredda in quota. Inoltre, come se non bastasse, arriverà anche la prima neve, destinata ad imbiancare l’arco alpino a quote piuttosto basse per il periodo. Stiamo parlando di altitudini sui 1.200/1.300 metri, o localmente più basse sulle aree di confine. Questo contesto prettamente autunnale ci accompagnerà anche nella giornata di venerdì prossimo, nonostante i primi segnali di miglioramento al Nord-Ovest. L’atmosfera si manterrà molto fresca e instabile soprattutto al Nord-Est e a tratti perturbata sulle regioni tirreniche del Centro e del Sud, nonchè su gran parte del distretto adriatico e su tutte queste zone si rinnoverà il rischio di forti pioggee di temporali. Sugli Appennini la neve potrà scendere sopra i 1.800 metri.
Un occhio di riguardo ovviamente alle temperature, che subiranno un brusco calo soprattutto al Centro-Nord.
Rocco Becce
Direttore Editoriale