CRONACA – VERCELLI, 21 ARRESTI ESEGUITI DALLA POLIZIA DI STATO DURANTE UN‘OPERAZIONE ANTIDROGA DENOMINATA “VITE IN POLVERE” – Questa mattina, la Polizia di Stato di Vercelli, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, ha eseguito 21 misure cautelari a carico di altrettante persone accusate di detenzione finalizzata alla cessione di sostanza stupefacente di varia natura. L’operazione, denominata “Vite in polvere”, e diretta dal Sostituto Procuratore dott.ssa Rosamaria Iera, ha coinvolto 33 indagati ritenuti a vario titolo responsabili di aver intrapreso e gestito un costante traffico di sostanze stupefacenti nel capoluogo vercellese, consentendo inoltre di fare luce su oltre 500 episodi di detenzione e cessione di circa 9 kg di hashish, 3 di cocaina e circa 1 chilo e mezzo di marijuana, per un valore sul mercato superiore ai 360.000 €. L’attività investigativa ha avuto origine nel mese di agosto 2023, grazie ad una serie di servizi di osservazione, ed ha permesso di scoprire una florida attività di spaccio posta in essere anche da insospettabili cittadini vercellesi in pieno centro cittadino, talvolta anche nei locali della movida cittadina. L’articolata attività di indagine, corroborata da accertamenti tecnici oltre che da servizi di pedinamento e da mirati riscontri sugli acquirenti finali, ha permesso di consolidare un robusto impianto accusatorio a carico degli odierni indagati. Nel corso delle attività sono stati arrestati 3 coinvolti trovati in possesso di importanti quantitativi di sostanza stupefacente e sono stati segnalati alla Prefettura oltre 50 assuntori di sostanze stupefacenti. Nel corso delle perquisizioni odierne sono stati rinvenuti circa 500 gr. di sostanza stupefacente di varia tipologia e circa 50.000 euro in contanti, motivo per cui sono stati arrestati tre presunti pusher. Nell’operazione sono stati impiegati oltre 100 operatori della Questura di Vercelli, della Squadra Mobile delle Questure di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cuneo, Genova, Lodi, Milano, Monza-Brianza, Novara, Pavia, Savona, Torino, Varese, Verbania, oltre al Reparto Prevenzione Crimine di Torino, unità cinofile delle Questure di Torino e Milano, unità cinofile della Polizia Locale di Trecate, un aeromobile del reparto volo di Milano Malpensa, la Guardia di Finanza della Compagnia di Domodossola, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco di Vercelli. Ad informarlo è la Polizia di Stato.
ROMA, SCOPERTO DALLA GDF GIRO DI FATTURE FALSE. DENUNCIATE 16 PERSONE E SEQUESTRATI BENI E CONTANTI PER 8,5 MILIONI DI EURO. Beni mobili e immobili, nonchè disponibilità finanziarie, sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei riguardi di 2 società e di 15 persone, queste ultime accusate dei reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di scritture contabili, indebita percezione di provvidenze pubbliche, riciclaggio e auto-riciclaggio. Dalle indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno, corroborate dalle movimentazioni sui conti correnti bancari, è emerso un vorticoso giro di fatture false, emesse da soggetti economici privi di qualsivoglia struttura operativa e di personale alle dipendenze, preordinato a consentire a due società, operanti tra Roma e Latina nella commercializzazione di rottami metallici, la maturazione di un ingente credito IVA e l’abbattimento del reddito imponibile ai fini delle imposte dirette, con un risparmio quantificabile in oltre 4 milioni di euro. Il provento della frode fiscale veniva successivamente drenato dai conti correnti delle due società beneficiarie con prelevamenti in contanti. Il sistema fraudolento prevedeva l’emissione da parte delle società coinvolte, di documenti di trasporto falsi che attestavano movimenti di automezzi in realtà mai avvenuti. Dagli accertamenti è inoltre emerso che alcuni dei soggetti economici coinvolti avevano fruito indebitamente di contributi pubblici pari a 250.000 euro, erogati per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza pandemica. Gli elementi raccolti hanno consentito di ottenere dall’Autorità Giudiziaria l’emissione del decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche “per equivalente” del valore corrispondente alle imposte evase che ha riguardato quattro immobili ubicati nella provincia di Latina, una barca, orologi di lusso, auto e moto d’epoca, nonchè i saldi dei conti correnti bancari. Durante le perquisizioni presso le abitazioni degli imprenditori sono stati rinvenuti circa 150.000 in contanti e 9 orologi Rolex, Cartier, Tudor e Panerai. VITERBO, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 3.000 PRODOTTI PERICOLOSI PER LA SALUTE DEI CONSUMATORI. SEGNALATI 2 CITTADINI. Nelle ultime settimane le Fiamme Gialle viterbesi nell’ambito di specifici controlli tesi al contrasto dei fenomeni della contraffazione, dell’abusivismo commerciale, delle violazioni in materia di sicurezza prodotti e della tutela del “Made in Italy” hanno posto sotto sequestro oltre 3.000 beni di consumo, pericolosi per la salute dei consumatori. Segnalati amministrativamente alla competente Camera di Commercio 2 persone. I controlli sono avvenuti presso due punti vendita siti nei comuni di Sutri e Tarquinia e hanno permesso di accertare che merce di varia natura elettronica e prodotti per auto sono risultati non rispondenti ai dettami previsti dal Codice del Consumo. La stessa era sprovvista delle informazioni identificative minimali quali la marcatura “CE” nonchè priva dei dati relativi al produttore/importatore, il Paese di origine, la natura dei materiali impiegati per la loro realizzazione, le istruzioni e le precauzioni per l’utilizzo, che per legge devono essere presenti sulle confezioni o sulle rispettive etichette, in modo visibile, leggibile ed in lingua italiana tali da non creare confusione nell’acquirente medio. In questo quadro e nel critico contesto economico contingente, l’attività portata a termine dalle Fiamme Gialle viterbesi testimonia la particolare attenzione riposta nel contrasto a tali fenomeni, grazie allo sviluppo di specifici e quotidiani servizi di controllo economico del territorio e monitoraggio delle attività commerciali che presentano profili di rischio, a garanzia della sicurezza dei consumatori, della tutela dei titolari legittimi dei diritti e quindi del corretto funzionamento del mercato nonché degli operatori che conducono onestamente le proprie attività commerciali. Per evitare rischi, è opportuno rivolgersi sempre a punti vendita e ad operatori commerciali affidabili, controllando le etichette dei prodotti acquistati, che devono riportare, con chiarezza, i marchi di qualità “CE” (approvazione europea), “IMQ” (indicazione di qualità del prodotto) e il marchio specifico “Giocattoli Sicuri” (attribuito dall’Istituto Italiano Sicurezza Giocattoli). Per ulteriori informazioni può essere consultato il sito “http://www.gdf.it” oppure chiamare il numero di pubblica utilità “117“. CASERTA, CONTRASTO ALL’EVASIONE E AL SOMMERSO DA LAVORO NELLA STAGIONE ESTIVA. INTENSIFICATI I CONTROLLI DELLA GDF SUL LITORALE DOMIZIO. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale e al sommerso da lavoro posta in essere, nel corso della stagione estiva appena conclusa nei confronti, in particolare, degli stabilimenti balneari siti lungo il litorale domizio, hanno scoperto 16 lavoratori in nero e hanno sanzionato 41 esercenti per mancata emissione di scontrini/ricevute fiscali. E’ questo il bilancio dell’intensificazione e del rafforzamento dei controlli della Guardia di Finanza, nel corso dei mesi di luglio e agosto, volti ad intercettare fenomeni di omessa certificazione dei corrispettivi e di impiego di manodopera in nero o irregolare, soprattutto nelle località a maggiore vocazione turistica della provincia di Caserta. In particolare, su 58 esercizi commerciali operanti nel settore balneare o di ristorazione controllati, sono state accertate 41 violazioni per manca emissione dei documenti fiscali, con una percentuale di irregolarità, dunque del 70,7%. Inoltre, all’esito del controllo di altri 10 lidi operanti lungo il litorale domizio per il contrasto al lavoro sommerso, sono stati scoperti 15 lavoratori totalmente in nero e 1 irregolare. Il potenziamento delle attività di contrasto ai fenomeni di illegalità economico finanziaria maggiormente diffusi nelle località ad alta vocazione turistica, conferma il diuturno impegno della Guardia di Finanza nella lotta all’evasione fiscale e soprattutto al deprecabile fenomeno del sommerso da lavoro, a presidio della leale e sana competizione tra imprese. A conferma di tale impegno, nello stesso settore operativo, infatti, dall’inizio del 2024, le Fiamme Gialle di Caserta hanno individuato 165 lavoratori completamente a nero e 440 irregolarmente assunti, con la conseguente verbalizzazione di 100 datori di lavoro. Mentre sotto il profilo del contrasto all’evasione fiscale, sono stati individuati 44 evasori totali, sconosciuti al fisco, ai quali è stata nell’insieme contestata una evasione di redditi per oltre 95 milioni di euro. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, TRASPORTAVA OLTRE 20 KG DI DROGA NELLA VALIGIA. ARRESTATO CITTADINO MALESIANO. Nei giorni scorsi, presso l’Aeroporto di Fiumicino, i Carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma, in collaborazione con personale dell’Agenzia delle Dogane, hanno arrestato in flagranza di reato un 45enne malesiano, incensurato, per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa nasce a seguito di un controllo della lista passeggeri su una tratta considerata a rischio per il traffico internazionale di droga, tra le quali anche quella Roma-Bangkok. Appena atterrato a Fiumicino, proveniente appunto da Bangkok, l’uomo è stato subito individuato, fermato e controllato, e sul suo bagaglio che aveva imbarcato in stiva, tra i vestiti ed altri effetti personali, sono stati rinvenuti oltre 20 kg di marijuana, suddivisi in buste di cellophane termosaldate. La droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 300.000 euro. I militari sono ancora a lavoro per capire se si tratti di un caso isolato o se il sequestro dello stupefacente sia da inserirsi in un più ampio contesto da indagare. A seguito dell’arresto, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’arresto, poi, è stato convalidato. ROMA, SPARI AL QUARTICCIOLO, 26ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina hanno notificato un’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un 26enne italiano, del quartiere San Basilio, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di detenzione e porto abusivo di armi da sparo. L’indagine, coordinata dalla Procura di Roma, è stata avviata la mattina dello scorso 1 aprile, quando vennero scoperti 8 colpi d’arma da fuoco, esplosi contro una saracinesca chiusa di un bar in via Molfetta al Quarticciolo, in quel momento chiuso al pubblico. I Carabinieri intervenuti, nel corso del sopralluogo, trovarono dei bossoli di cartucce calibro 9×21. Grazie ad un’articolata e complessa attività investigativa, che ha incluso l’analisi delle immagini di videosorveglianza riprese dalle telecamere in zona, i militari sono riusciti a ricostruire i movimenti di un’autovettura e raccolto gravi elementi indiziari a carico dell’indagato in ordine al fatto che avrebbe utilizzato una pistola per fare fuoco, per motivi ancora da chiarire. Tra i vari elementi raccolti per identificare l’indagato anche un video pubblicato su Tik Tok in cui si riprende mentre spara all’interno di un poligono con la mano sinistra, la stessa che si vede fare fuoco nelle riprese delle telecamere di sorveglianza davanti al bar. Raccolti gravi indizi di colpevolezza, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto ed ottenuto dal Gip del locale Tribunale l’ordinanza che dispone nei confronti del 26enne la misura della custodia cautelare in carcere. A comunicarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Nei prossimi giorni un vortice mediterraneo, il ciclone Boris, condizionerà negativamente il tempo su gran parte dell’Italia, dopo aver imperversato sui settori centro-orientali del Vecchio Continente. Il rischio che si verifichino fenomeni estremi anche sul nostro Paese, è elevato. Insomma, c’è poco da stare sereni sul fronte meteorologico. Il vortice mediterraneo destinato ad interessarci tra poco, ha recentemente provocato una forte ondata di maltempo in particolare su Repubblica Ceca, Romania e Polonia dove, a causa di pesanti alluvioni, si contano purtroppo decine di morti e numerosi dispersi.
Ora, questa sorta di tempesta di fine stagione si sta spostando verso il bacino del Mediterraneo e determinerà nei prossimi giorni un contesto severamente perturbato, soprattutto su alcune zone. A segnalarlo è “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale