Dopo molte gravi problematiche, avvenute nel carcere “Antonio Santoro” di Potenza, i sindacati della “Polizia Penitenziaria“, ufficialmente, hanno proclamato lo stato di agitazione. In un comunicato stampa, inviato in redazione, sono state sottolineate le gravi difficoltà operative in cui si trova tutto il personale in servizio h24. Si tratta di una decisione, già anticipata, frutto di un accumulo di problematiche che richiedono un intervento immediato da parte delle autorità competenti. Una delle principali criticità denunciata, riguarda il mancato riequilibrio nella carenza di personale, sopratutto, maschile all’interno della struttura carceraria. Negli ultimi tempi, infatti, è stata registrata la continua assegnazione di personale femminile, in sovrannumero, senza tener conto, delle conseguenze che tale approccio ha sul corretto funzionamento della struttura. La prossima apertura del padiglione giudiziario, infatti, aumenta la necessità di garantire un’adeguata presenza di unità di personale maschile, fondamentale per assicurare la sicurezza non solo dei detenuti, ma anche di tutti gli operatori, i quali devono poter lavorare in un ambiente protetto e dignitoso, nel rispetto dei diritti soggettivi. I firmatari, quindi, esprimono un fermo “no” all’apertura del reparto, in questione, senza una dotazione adeguata di personale. Le condizioni operative attuali, sono già critiche e l’introduzione di nuovi reparti, senza il necessario supporto umano, potrebbe aggravare, ulteriormente, la situazione. Inoltre, si richiede un riequilibrio nella gestione dei diversi reparti detentivi, considerato le attuali condizioni che rendono quasi ingestibili le dinamiche quotidiane e compromettono la sicurezza sia dei lavoratori che dei detenuti. Particolare preoccupazione, viene espressa, anche per le continue assegnazioni di
detenuti affetti da problematiche psichiatriche e di ordine e sicurezza, che pongono a rischio l’incolumità dei lavoratori e la serenità generale all’interno della struttura penitenziaria. I sindacati, quindi, nella nota stampa, dicono “NO”, alle richieste di continui supporti operativi da destinare ad altre strutture del distretto, sottolineando l’importanza di mantenere il focus sulle necessità del carcere, che sta vivendo un momento difficile, uno dei peggiori, purtroppo, da anni. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, riguardo a tali problematiche, i sindacati, firmatari, annunciano, così, l’intenzione di scendere in piazza, programmando un sit-in di protesta, nei prossimi giorni, qualora non vengano fornite risposte adeguate alle loro istanze. Si tratta di una iniziativa che rappresenta un appello forte e chiaro per il riconoscimento delle esigenze del personale, per una rapida risoluzione delle
questioni comunicate. Il carcere, non può continuare ad essere teatro di una situazione insostenibile e, perciò, è fondamentale che le istituzioni competenti intervengano al più presto, per garantire un ambiente di lavoro dignitoso e sicuro per tutti gli operatori. È giunto, quindi, il momento, conclude la nota, di affrontare con serietà e responsabilità i fatti evidenziati, affinchè venga ripristinato un clima di sicurezza e rispetto all’interno della struttura”.Redazione