Si continua, purtroppo, a parlare di grosse problematiche nelle carceri italiane.
Sono anni che affrontiamo questi fatti, ma nessuno politico ha mai risolto qualcosa.
Chi ne paga le conseguenze sono sempre e soltanto gli agenti della “Polizia Penitenziaria“.
Questa volta, un grave episodio di violenza è accaduto nel carcere minorile di Airola, nel beneventano, dove due gruppi di detenuti, uno di origine calabrese e l’altro campano, si sono scontrati creando il caos all’interno dell’istituto.
Una decina i detenuti coinvolti, mentre un agente è rimasto ferito ad un ginocchio.
Insomma, un caos totale che ha visto sedie che volavano, tavoli ribaltati e porte danneggiate e, come sempre, chi ne paga le conseguenze sono gli agenti di custodia.
Tutto ciò è avvenuto mentre i reclusi si trovavano nei locali della mensa.
Ad informarlo, in una nota stampa inviata in redazione, è Sabatino De Rosa, vicecoordinatore regionale campano per il settore minorile del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Insomma, una rissa tra opposte fazioni, tra napoletani e calabresi e a pagarne le spese i soliti lavoratori che, in tutti i modi, hanno cercato di evitare fatti più gravi, in un clima di tensione incredibile all’interno dell’istituto, ancora una volta denunciato da chi di dovere.
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, su quanto accaduto, esprime vicinanza ai poliziotti di Airola e torna a sollecitare interventi normativi per regolamentare al meglio l’ordinamento penitenziario.
Rocco Becce
Direttore Editoriale