In Puglia, Pasquale Carparelli, un pregiudicato 63enne di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi è stato tratto in arresto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellaneta, in flagranza dei reati di concorso in tentato omicidio, rapina aggravata, sequestro di persona, detenzione e porto abusivo di armi,
Nella tarda serata di ieri, mercoledì 29 novembre, sull’utenza d’emergenza del 112 dell’Arma dei Carabinieri, giungeva la richiesta d’intervento per una rapina in corso presso un’azienda agricola in agro di Castellaneta.
In particolare, la figlia del titolare, che era riuscita a rifugiarsi in bagno, riferiva all’operatore di turno che, mentre si trovava in casa insieme ai propri familiari, 5 malfattori coperti da passamontagna ed armati di fucili e pistole, si erano introdotti all’interno dell’abitazione adiacente all’azienda agricola di famiglia e, sotto la minaccia delle armi, avevano immobilizzato sua madre, suo fratello e la fidanzata di quest’ultimo.
Immediatamente veniva inviata sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Castellaneta, che sorprendeva i rapinatori mentre si trovavano ancora sul posto.
Uno dei rapinatori, il pregiudicato 63enne, alla vista dei Carabinieri, uscendo da una porta secondaria, si dava a precipitosa fuga a piedi per le campagne circostanti, venendo subito seguito da un complice, che nel frattempo fuoriusciva da dietro un furgone dove si era nascosto.
Uno dei militari, messosi all’inseguimento dei due soggetti ha intimato loro l’alt, ma per tutta risposta, un malvivente si voltava e sparava un colpo di fucile all’indirizzo del Carabiniere che fortunatamente non veniva colpito, ma rispondeva al fuoco con la mitraglietta in dotazione.
A seguito del conflitto a fuoco, uno dei due rapinatori cadeva nel terreno incolto e, rialzatosi subito dopo, continuava la corsa unitamente al complice che, nella concitazione, perdeva il proprio fucile.
Nel frattempo, l’altro militare, rimasto nei pressi dell’abitazione per soccorrere le vittime e per individuare gli altri rapinatori, notava che dagli uffici adiacenti all’abitazione, altri due rapinatori, armati di pistola si allontanavano repentinamente e, dopo aver scavalcato la recinzione, si dileguavano facendo perdere le proprie tracce, verosimilmente insieme ad un quinto complice.
Poichè uno dei due gli puntava la pistola contro, anche il secondo militare faceva fuoco, ma i soggetti riuscivano comunque a dileguarsi.
A seguito del grave fatto, veniva posta in essere una serrata battuta per il rintraccio dei malfattori che consentiva, in breve tempo, di individuare, all’interno di un terreno, a circa 200 metri dall’abitazione, teatro della rapina, il Carparelli che, disteso al suolo, presentava una ferita da arma da fuoco al gluteo.
Il 63enne, sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso della somma in contanti appena rapinata nell’azienda agricola, ammontante a 29mila e 100 euro.
L’uomo, prontamente soccorso dai militari e dal personale del 118, nel frattempo sopraggiunto sul posto è stato trasportato presso l’ospedale di Castellaneta.
Nel corso delle operazioni, sono stati rinvenuti e sequestrati un fucile cal.12, abbandonato dagli autori, ancora carico con all’interno tre cartucce dello stesso calibro, radio trasmittenti, passamontagna, attrezzi da scasso ed un’autovettura marca Volkswagen Golf in uso all’arrestato che su disposizione dell’Autorita Giudiziaria, attualmente si trova piantonato presso l’ospedale di Castellaneta.
Sono in corso, intanto, indagini tese all’identificazione degli altri 4 autori della rapina a cura della Compagnia Carabinieri di Castellaneta che, ricevuti rinforzi dal Comando Provinciale di Taranto, ha effettuato per l’intera nottata rastrellamenti e controlli nell’agro di Castellaneta e posti di blocco in tutto il versante orientale della provincia.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale