
CRONACA – MONZA, CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO DELLA GDF. INDIVIDUATI 20
LAVORATORI IN NERO CON SANZIONI PER OLTRE 42.000 EURO. RICHIESTE 7
SOSPENSIONI IMPRENDITORIALI -Prosegue il piano di controlli mirati delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di
Finanza di Monza Brianza che, nel quadro del dispositivo al controllo economico del territorio,
hanno ulteriormente intensificato le attività di Polizia Economico-Finanziaria da tempo avviate ai fini del contrasto del sommerso da lavoro, individuando, da inizio anno, 20 lavoratori impiegati “in nero”. Il rafforzamento della presenza ispettiva, originata dalla valorizzazione trasversale dell’attività di
intelligence in sinergia con le segnalazioni al “117” e l’utilizzo delle banche
dati in uso al Corpo, si è concentrato sulla posizione di alcuni datori di lavoro preliminarmente
individuati sulla base di specifici alert di rischio sintomatici di possibili illiceità nell’impiego di
manodopera. Ammontano ad oltre 42.000 euro le sanzioni constatate in esito agli interventi ispettivi svolti, su tutto il territorio provinciale, dai finanzieri del Gruppo di Monza e delle Compagnie di Seregno e Seveso che hanno sorpreso 20 lavoratori (di cui 12 di nazionalità italiana, tre di origine sinica, due egiziani, uno di nazionalità marocchina, un moldavo ed un cittadino del bangladesh) intenti a prestare la propria opera presso diversi esercizi commerciali brianzoli (un pub di Monza, un bar ed un negozio di abbigliamento
di Agrate Brianza, un ristorante di Brugherio, un salone barberia di Desio, due pizzerie di Nova
Milanese e Cesano Maderno, un minimarket ed un ristorante di Limbiate, un mobilificio di Lentate sul
Seveso) in assenza di una regolare assunzione. All’esito dei successivi accertamenti, esperiti al fine di riscontrare la correttezza degli adempimenti
civilistici, previdenziali e assistenziali incombenti in capo al “datore di lavoro”, sono sette gli esercizi
commerciali per i quali è stata richiesta al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro il provvedimento di sospensione dell’attività e dieci gli imprenditori verbalizzati per mancata
comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, di cui uno altresì sanzionato per aver
provveduto al pagamento delle retribuzioni con strumenti finanziari non tracciabili. UDINE, LA GDF ESEGUE LA CONFISCA DEFINITIVA DI UN IMMOBILE DEL VALORE DI
CIRCA 200 MILA EURO AD UN COLPEVOLE DI SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA AL PAGAMENTO DI IMPOSTE. Nei giorni scorsi, i finanzieri della Tenenza di Lignano Sabbiadoro hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca di una villetta unifamiliare ubicata nel Comune di Latisana, del valore di diverse centinaia di migliaia di euro, riconducibile ad un soggetto giudicato colpevole del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Il provvedimento è stato emesso sulla base delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle a carico di una società operante nel settore delle pulizie nelle strutture ricettive turistiche. Nello specifico, la società verificata si era resa responsabile dell’occultamento di parte dei ricavi, oltre che dell’omesso versamento delle imposte dovute e delle le ritenute dei lavoratori dipendenti. Le indagini hanno portato alla condanna in 1° grado dei coniugi amministratori della società verificata, sentenza, poi, confermata in 2° grado dalla Corte d’Appello di Trieste. I risultati conseguiti testimoniano il quotidiano impegno della Guardia di Finanza nella prevenzione, contrasto e repressione di qualsiasi tipo di illecito fiscale, allo scopo di tutelare e garantire le entrate tributarie, anche attraverso il ricorso a strumenti investigativi e legislativi che consentono un perfetto connubio tra azione penale e amministrativa. LA GDF SEQUESTRA AREA ADIBITA A DISCARICA DI PNEUMATICI A CAMPELLO. Un’area di circa 300 metri quadrati utilizzata come discarica abusiva di rifiuti speciali è stata sequestrata dai finanzieri del Comando Provinciale di Perugia. L’operazione, condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Spoleto, rientra in nell’attività di controllo economico del territorio, volto anche alla repressione degli illeciti in materia ambientale. L’ispezione ha portato alla luce una vera e propria discarica a cielo aperto sita nel comune di Campello sul Clitunno, dove era stata abbandonata oltre una tonnellata di pneumatici direttamente sul terreno, creando un serio rischio di contaminazione ambientale. L’area, di proprietà di una società specializzata nella sostituzione e riparazione di gomme per autoveicoli, è stata sottoposta a sequestro.
Secondo quanto previsto dal Testo Unico Ambientale, il deposito e lo stoccaggio temporaneo di rifiuti speciali devono rispettare limiti quantitativi e temporali rigorosi, con l’obbligo di affidare la rimozione dei materiali solo a ditte autorizzate. La società coinvolta non è stata in grado di fornire la documentazione necessaria relativa al recupero di oltre 1.000 pneumatici fuori uso per un volume complessivo di circa 150 metri cubi e, pertanto, il rappresentante legale è stato denunciato per il reato di deposito incontrollato di rifiuti di cui all’art. 256, comma 2, D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152 (codice dell’ambiente). Sulla scorta degli esiti delle indagini effettuate, la Procura della Repubblica di Spoleto ha richiesto e ottenuto dal competente Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Spoleto, il sequestro preventivo dell’intera area, in quanto la libera disponibilità della stessa e dei rifiuti ivi depositati avrebbe potuto determinare un pericolo per
l’ambiente. Il servizio posto in essere dalle Fiamme Gialle spoletine dimostra ancora una volta l’attenzione del Corpo alla tutela dell’ordine e della salute pubblica, nonché alla salvaguardia ambientale, al fine di prevenire, da un lato,
eventuali rischi per la pubblica incolumità e di reprimere, dall’altro, le illegittime disparità tra gli operatori di mercato in danno di coloro che, invece, rispettano le disposizioni vigenti nello specifico settore. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CONTROLLI DEI CARABINIERI NEI QUARTIERI SAN PAOLO E MAGLIANA, 3 PERSONE DENUNCIATE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA E 8 MILA EURO DI MULTA PER 2 ATTIVITÀ COMMERCIALI. I Carabinieri della Compagnia di Roma Eur, con il supporto dei Carabinieri del Nucleo Forestale e del NAS di Roma, hanno effettuato un ampio servizio di controllo del territorio nei quartieri San Paolo e Magliana, finalizzato alla prevenzione e alla repressione della microcriminalità e degrado urbano. Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno denunciato 3 persone e sanzionato con una multa complessiva da 8mila euro, i responsabili di due attività commerciali della zona. In particolare, i Carabinieri della Stazione di Roma Eur hanno denunciato alla Procura dei Minori un 14enne italiano trovato in possesso di due coltelli a serramanico lunghi 15cm, occultati all’interno di un borsello. Successivamente, i Carabinieri della Stazione di Roma San Paolo hanno denunciato un 39enne italiano, dopo essere stato trovato, senza giustificato motivo, in possesso di un cacciavite e di una cesoia. Poco dopo, in un controllo in viale Marconi, sempre gli stessi Carabinieri, hanno denunciato una 22enne straniera, che si prostituisce, gravemente indiziata di combustione illecita di rifiuti, dopo aver acceso un piccolo fuoco in strada. Dai controlli alle attività commerciali, i Carabinieri del Gruppo Forestale di Roma hanno sanzionato con una multa da 5 mila euro il responsabile di un’ortofrutta per aver messo in vendita sacchetti in plastica non conformi alle normative vigenti. I Carabinieri del NAS di Roma, invece, hanno sanzionato con una multa da 3 mila euro il responsabile di un ristorante per aver accertato delle carenze igienico-sanitarie all’interno dei locali cucina. Quattro giovani, infine, sono stati segnalati al Prefetto perché trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti, per uso personale. Complessivamente, sono state identificate 148 persone e controllati 63 veicoli. ROMA, RAPINE SERIALI IN DANNO DI TRE SUPERMERCATI E FURTO AGGRAVATO IN UNA FARMACIA. I CARABINIERI HANNO ARRESTANO 2 PERSONE. Dalle prime luci dell’alba, nel comune di Roma, su delega della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri della Compagnia di Roma Cassia hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 2 persone, di cui 1 destinataria di custodia cautelare in carcere e 1 della misura degli arresti domiciliari con dispositivo di controllo elettronico, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, furto aggravato e porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere. La misura cautelare, che trae origine da una articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta, tra luglio e dicembre 2024, dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Roma – Cassia, ha permesso, attraverso le denunce presentate dalle vittime, le testimonianze di alcuni dipendenti nonché dall’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza degli esercizi commerciali e dei tabulati di traffico telefonico e telematico, di raccogliere gravi elementi indiziari a carico degli indagati, in ordine alla commissione, in concorso e con lo stesso modus operandi, di tre rapine e un furto aggravato, perpetrati tutti nel mese di luglio 2024, in danno di tre supermercati e di una farmacia, nei comuni di Roma, quartiere La Giustiniana, e Formello (RM), loc. Le Rughe. L’attività d’indagine ha, inoltre, consentito di raccoglie gravi elementi indiziari circa i ruoli e i compiti dei 2 odierni indagati in ordine agli episodi delittuosi, evidenziando come uno, in qualità di esecutore materiale, sempre con volto travisato da una mascherina tipo FFPP2 e il capo coperto da un indumento, previa minaccia con un coltello, si facesse consegnare l’incasso giornaliero dai dipendenti, oltre 4 mila euro, mentre l’altro, al fine di eludere possibili controlli, a bordo di un taxi, a lui in uso in quanto tassista con regolare licenza rilasciata dal comune di Roma, effettuasse dei sopralluoghi, lo accompagnasse e gli garantisse la fuga. Nel corso dell’indagine, il citato veicolo è stato sequestrato e il tassista segnalato alla Prefettura poiché trovato in possesso di gr. 0,41 di cocaina, con contestuale ritiro della patente di guida. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO – Come segnalato da “Il Meteo“, dal 26 al 28 marzo è in arrivo una forte ondata di maltempo con serio rischio di nubifragi su almeno 4 regioni. Tutta colpa della formazione di un pericoloso ciclone sul bacino del Mediterraneo che trarrà energia dalle acque già fin troppo miti per la stagione e che darà il via ad una fase burrascosa con venti forti e precipitazioni intense. Questo tipo di configurazione favorisce lo scontro tra masse d’aria di origine diversa aumentando di conseguenza il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e pericolose grandinate. A causa del movimento antiorario delle correnti, il vortice richiamerà aria calda dai quadranti meridionali che, dopo aver attraversato il mare e caricatosi di umidità, fornirà un surplus di carburante (energia potenziale) per l’innesco di forti temporali. Secondo gli ultimi aggiornamenti le zone maggiormente esposte saranno le regioni del Centro-Sud e le due Isole Maggiori dove localmente potrebbe cadere fino ad oltre 150 l/mq di pioggia in pochissimo tempo, l’equivalente cioè delle precipitazioni attese in 1 mese. Gli occhi saranno puntanti, in particolare, su Abruzzo, Puglia, Basilicata, Campania e Calabria.
Rocco Becce
Direttore Editoriale
