Allo scopo di contrastare la piaga del caporalato in Basilicata, nei giorni scorsi, il Questore della città di Matera, Paolo Sirna, ha disposto mirati servizi di contrasto sul territorio e in particolare a Metaponto, frazione di Bernalda, in collaborazione con il personale dell’Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera, operatori dell’Ufficio Immigrazione, Polizia Scientifica, Ufficio Tecnico Logistico della Questura di Matera, del Commissariato di P.S. di Pisticci e gli equipaggi della Squadra Mobile e del Reparto di Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Potenza che hanno individuato 3 automezzi sui quali salivano diversi immigrati che si recavano a lavoro nei campi tra la Basilicata e Puglia.
Durante il controllo, 23 le persone identificate, di cui 6 di origini rumene e 17 provenienti dal Sudan, Tunisia, Mali, Senegal, Ciad, Nigeria, Burkina Faso, risultate in regola, con il permesso di soggiorno e con le norme sul lavoro, ma nei confronti del conducente di uno dei tre mezzi sono emersi elementi di colpevolezza per cui è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
L’uomo, un pregiudicato di 39 anni, di origine sudanese, ma residente a Bernalda, in provincia di Matera, sottoposto nel 2014 alla misura di prevenzione dell’avviso orale dal Questore di Matera, era stato già arrestato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro dai Carabinieri del Comando Stazione di Metaponto a marzo dello stesso anno e viaggiava con 6 immigrati africani che stava portando a lavorare in Puglia, nelle campagne di Castellaneta, in provincia di Taranto.
Il caporale, sprovvisto della patente di guida e a bordo del suo veicolo, una Lancia Lybra, privo di copertura assicurativa, è stato denunciato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, mentre il mezzo è stato posto sotto sequestro.
Un’altra persona, che conduceva un veicolo, con a bordo 6 rumeni e 2 tunisini, diretti a lavorare nelle campagne di Bernalda, è stato sanzionato per infrazione al Codice della Strada, in quanto non aveva al seguito la carta di circolazione.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale