Nella giornata di oggi, venerdì 6 aprile, è stata data esecuzione all’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari di Potenza che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Michele Di Cosmo, nato a Venosa il 23 dicembre 1980, e quella degli arresti domiciliari nei confronti della moglie, Angela Di Noia, nata a Venosa l’11 marzo 1981, residenti a Lavello, per concorso nel delitto di tentato omicidio a danno di Raffaele Avigliano, che i due coniugi ritenevano il vero responsabile di un precedente arresto, subito proprio dal Di Cosmo, per illecita detenzione di stupefacenti.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e delegate ai Carabinieri del N.O.R. della Compagnia di Venosa, guidata dal Capitano Alessandro Vergine, hanno consentito, così, di accertare che Angela Di Noia, che preferiva farsi chiamare “Donna Imma”, come il noto personaggio della serie televisiva “Gomorra”.
La donna, non solo aveva espresso tutta la propria soddisfazione per la brutale aggressione attuata dal coniuge nei confronti dell’Avigliano, ma aveva, anche, concorso moralmente, riferendo al marito, arrestato pochi giorni prima per illegale detenzione di sostanza stupefacente, che era stato l’Avigliano a denunciarlo ai Carabinieri, istigandolo alla vendetta.
Così il Di Cosmo, il 9 aprile del 2017, dopo aver dato appuntamento a Lavello all’Avigliano con una spranga di ferro, lo ha colpito più volte e con brutale violenza, al volto, al torace ed alle gambe, infierendo sulla vittima anche quando si trovava a a terra e solo l’intervento di un passante ha impedito ai due coniugi di portare a compimento l’azione omicida, mentre il ferito, ricoverato in prognosi riservata, riportò lesioni gravissime, in particolare la frattura dello sterno e della mandibola e il danneggiamento della milza, che veniva asportata, come informa in una nota stampa, il neo Procuratore Capo della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale