Nella mattinata di oggi, lunedì 23 aprile, per il reato di maltrattamenti in famiglia verso fanciulli aggravato e continuato, l’insegnante di sostegno Giuseppe Corbisiero è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari.
Ad operare il fermo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Potenza, al comando di Luigi Presicci, coordinati dalla Procura di Potenza, che hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo.
Le indagini sono partite dalla denuncia del genitore di una bambina di 9 anni che frequenta la scuola primaria dell’Istituto Scolastico “M. Carlucci” di Ruoti, in provincia di Potenza.
A seguito della denuncia è stato accertato che l’insegnante infliggeva quotidianamente sofferenze fisiche e morali alla minore a lui affidata perchè affetta da invalidità motoria e cognitiva.
I quaderni, sui quali i bimbi della quarta elementare avevano descritto in termini assolutamente negativi il loro insegnante in un tema a loro assegnato da un’altra maestra, sono stati posti sotto sequestro ed è stata ascoltata anche la bimba affidata al maestro di sostegno, con l’aiuto di un’esperta in psicologia infantile e definitiva è stata la conferma dell’ipotesi accusatoria,
Infatti, il docente la insultava e la malmenava, per futili motivi, strattonandole i capelli e dandole schiaffi e pizzichi, un comportamento questo che le creava uno stato di totale prostrazione, da indurla a piangere quando doveva recarsi a scuola e a soffrire durante le ore di lezione.
L’insegnante, inoltre, quando sostituiva le maestre di ruolo, teneva analogo atteggiamento anche con gli altri alunni della classe che venivano presi a schiaffi e spintonati, oltre ad essere insultati con termini quali “porci” e “maiali”, punizioni che venivano inflitte anche quando i bambini sbirciavano sul pc che il maestro teneva in classe, durante le ore di lezione, per guardare anche foto a contenuto pornografico.
L’intera classe era anche stata minacciata affinchè nessuno riferisse alla propria famiglia o ad altri insegnanti, quanto accadeva in aula, come informa in una nota stampa il Pocuratore Capo della Repubblica di Potenza, dott. Francesco Curcio.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale