In Basilicata, a Potenza, nella tarda mattinata di oggi, sabato 12 maggio, presso la Sala dell’Arco del Palazzo di Città, in piazza Matteotti, è stata presentata la “Storica Parata dei Turchi 2018” nel corso di una conferenza stampa.
Oltre al sindaco della città, Dario De Luca, erano presenti l’assessore alla Cultura, Turismo e Istruzione, Roberto Falotico, Ferdinando Mirizzi e Rosario Avigliano, rispettivamente presidente e componente del comitato tecnico scientifico, Giancarlo Grano, dirigente dell’Unità di direzione Cultura, don Antonio Savone, parroco della Cattedrale di San Gerardo di Potenza e tanti figuranti e responsabili della manifestazione.
Quest’anno, l’imponente evento avrà tante novità e vedrà la partecipazione di 1.260 figuranti che comprendono, tra gli altri, 290 musici e 34 cavalieri, due carri trainati da buoi, due da muli e tre rapaci.
Inserita nel “Maggio Potentino 2018“, la rappresentazione che attira in città migliaia di persone da tutt’Italia, si svolge ogni 29 maggio da tantissimi anni, con enormi sacrifici da parte dell’amministrazione comunale di Potenza, e, in tempi lontani, era celebrata l’11 maggio e a causa delle avversità climatiche, come cita un sito dedicato a questa ricorrenza, venne, poi, posticipata.
“Un lavoro instancabile e prezioso ha evidenziato il sindaco della città, Dario De Luca – quello svolto dall’assessore Falotico, che anche in questa edizione farà del principale momento identitario della comunità potentina, la “Storica Parata dei Turchi”, un evento di portata nazionale che, nell’occasione, sarà anche introduzione nel quale Matera sarà “Capitale Europea della Cultura 2019” e Potenza celebrerà i nove secoli della nascita al Cielo del Patrono, San Gerardo della Porta”.
“Anche nel 2018 – ha spiegato l’assessore Roberto Falotico – si è ritenuto di approfondire e arricchire culturalmente il principale appuntamento culturale potentino, evento che consentirà di mettere al centro l’autenticità e le tradizioni della nostra città”.
“La tanto attesa “Storica Parata dei Turchi” è un evento che rievoca, non un singolo avvenimento, ma ottocento anni di storia di questa città, – ha evidenziato nel suo breve intervento Ferdinando Mirizzi – attraverso un percorso che porta a sintesi costumi, tradizioni, cultura di una comunità, quella potentina, che è anche quella lucana”.
Rosario Avigliano, subito dopo, ha, invece, illustrato il regolamento al quale si devono attenere i partecipanti.
Don Antonio Savone si è soffermato, invece, sull’importanza dell’azione congiunta della Curia con la civica amministrazione, sia in vista delle celebrazioni del 2019, sia in ragione del fatto che il Santo Patrono di Potenza è anche Santo Patrono della Diocesi.
Nella forma organizzativa le maggiori novità, sono una cabina di regia attestata all’assessorato alla Cultura, con la consulenza del Comitato tecnico scientifico, un’iniziativa formativa che si terrà con “I FIGURANTI SI PREPARANO ALLA STORICA PARATA”, un incontro formativo per la messa in scena, animazione e rappresentazione dei quadri in corteo, in programma a largo Duomo il giorno 26 maggio, con inizio alle ore 17.30.
Altra novità, lo stesso giorno, alle ore 16.30, “Chiarine e Tamburini in centro“, a cura del gruppo “Sbandieratori e Musici di San Vito Martire di Avigliano” che attraverseranno le vie del centro storico per congiungersi ai figuranti in formazione al largo Duomo, un’iniziativa per avviare gruppi di chiarine e tamburini nella nostra comunità e che potranno esibirsi nelle prossime Parate.
Sempre sabato 26 maggio, alle ore 19.00, sarà celebrata la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo monsignor Salvatore Ligorio in suffragio di Agostino Tarullo e Donato Gianfredi, dell’associazione “Portatori della Iaccara“, deceduti nel capoluogo lucano durante una rappresentazione storica svoltasi in contrada Dragonara la sera del 29 agosto 2015 e di Leonardo Nolè, tra i fondatori dell’associazione “La Nave del Santo“, scomparso recentemente, che oggi sono stati ricordati dall’assessore Roberto Falotico che ha, tra l’altro, ringraziato i tanti presenti, oltre a Mario Summa, uno degli organizzatori per quanto riguarda il settore dei figuranti e l’attore potentino Rocco Laurita che ne farà parte anche in questa edizione.
Al termine è stato proiettato il corto-intervista “La voce di San Gerardo della Porta“, della giornalista e autrice televisiva Annalisa Venditti, una storia incredibile, vera, di coraggio e di fratellanza.
Dal 26 al 28 maggio “La Nave, il Tempietto, la Iaccara e la Carrozza del Gran Turco: i simboli della Storica Parata in mostra”, per conoscerli da vicino attraverso un percorso didattico.
Un’altro elemento caratteristico della Parata di questa edizione sarà “La Contessa Porzia Tolomea a Palazzo Loffredo”: la presentazione del costume d’epoca della Contessa Porzia realizzato dall’Unitalsi sezione di Potenza; alle ore 11.30, in corteo, si procederà verso i simboli della Parata in esposizione in piazza Matteotti.
Inoltre, lunedì 28 maggio, per l’intera giornata in piazza Matteotti si terrà l’iniziativa denominata “La Guardia Turca al Palazzo di Città“, nata da un’idea dello storico potentino Lucio Tufano.
Venerdì 25 maggio, in piazza Maffei, alle ore 16.00, a cura dell’assessorato alla Cultura, dell’associazione Cuochi Potentini e dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Basilicata e Calabria, si svolgerà una conferenza stampa di presentazione della “Dieta dei figuranti“.
Per la prima volta, dobbiamo dire finalmente, alla fine del corteo del 29 maggio, i figuranti avranno un momento conviviale sulla piazza del Mercato dei Poveri.
Dal 16 al 28 maggio si terrà “La Storica Parata dei Turchi in vetrina”, aspettando il 29 maggio: elementi della costumistica d’epoca in mostra. Percorso lungo le vie del centro storico.
“Tutti questi elementi andranno ad arricchire un’esperienza che coinvolgerà l’intera città e per la quale non possiamo non ringraziare il sistema associativo e scolastico, che da anni ormai collaborano per la buona riuscita di un’iniziativa che ha assunto ormai un carattere nazionale, una narrazione del passato che attribuisce al ricordo il ruolo di rimedio contro l’oblio e, contemporaneamente, mira al piena valorizzazione delle tradizioni e del concetto di festa popolare, attraverso la rievocazione”.
“Un evento cosi pensato – ha evidenziato Falotico – voluto e realizzato, non può quindi riguardare solo il patrimonio, ma è focalizzato sulla storia e sull’identità di un territorio e di una comunità, messa in relazione con chi a essa appartiene, comunicando memoria, identità e prospettiva”.
“Un evento che – ha aggiunto l’assessore – può e deve guardare a quell’incardinarsi delle iniziative culturali all’interno del contesto europeo e mediterraneo, concetto già fatto proprio dall’esperienza ‘Via delle Meraviglie“.
In tale ottica, l’evento rientra in quel progetto che punta alla valorizzazione e alla messa in rete dei patrimoni esistenti, sensibilizzando le comunità rispetto al valore dei territori, andando a costituire uno dei pezzi fondamentali del marketing turistico lucano.
Le tre epoche che compongono la manifestazione sono raccontate in un percorso di quasi mille anni di storia fatta di storie, e la leggenda si mischia alla storia, l’identità attraverso il recupero della tradizione.
Rocco Becce
Direttore Editoriale