Ancora un’operazione, questa volta denominata “Mattone pulito“, rivolta al settore dell’edilizia e in particolare al lavoro nero, alla sicurezza sui cantieri e alle maestranze impiegate, è stata condotta nei giorni scorsi dagli ispettori civili e militari dei Nil insieme al personale dell’Arma dei Carabinieri delle Compagnie di Senise e Matera.
A Senise, in provincia di Potenza, l’attività ha riguardato dei controlli su di un cantiere edile realizzato da una ditta incaricata dell’esecuzione di lavori per la ristrutturazione di un locale commerciale con 3 lavoratori impiegati, ma 2 risultati completamente sconosciuti alla Pubblica Amministrazione, dove sono emerse gravi violazioni alle norme sulla sicurezza, per le quali si è reso necessario il sequestro preventivo del cantiere e la sospensione dell’attività.
Si è provveduto anche al deferimento, in stato di libertà, all’Autorità Giudiziaria, di 2 persone, il titolare responsabile della ditta esecutrice e il committente dei lavori.
Gli uomini dell’Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera, diretti dal dott. Stefano Olivieri Pennesi, hanno, quindi, impartito 6 prescrizioni penali in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, elevando ammende per un importo complessivo di 33.303 euro e contestate violazioni amministrative per altri 6.333 euro.
Una seconda e simile attività ispettiva, rivolta al contrasto degli illeciti in materia di prevenzione, sicurezza e lavoro nero, irregolare e clandestino sui luoghi di lavoro, è stata svolta anche nella città di Matera, con i militari della locale Compagnia dell’Arma dei Carabinieri.
Il personale operante ha proceduto al controllo di 4 attività imprenditoriali deferendo in stato di libertà, 2 titolari pro tempore di 2 aziende, un albanese titolare di una ditta edile, con sede legale in Altamura, in provincia di Bari, e un italiano, titolare di una ditta per la lavorazione in ferro.
Per la ditta pugliese, a conduzione extracomunitaria, è stata riscontrata, inoltre, la presenza di un lavoratore in nero, di originie albanese, come il proprietario, e domiciliato sempre ad Altamura, ma privo di regolare permesso di soggiorno.
Nel cantiere in questione si è potuto constatare che lo stesso lavoratore era dotato di un tesserino di riconoscimento contraffatto, riportante la foto del lavoratore, ma con generalità diverse, riferite ad un altro lavoratore, sempre albanese, non presente nel cantiere ispezionato, che, però, risultava regolarmente assunto, al fine di aggirare i controlli ispettivi.
Sono state, quindi, impartite 4 prescrizioni penali, elevate ammende per 18mila euro, e contestate violazioni amministrative per 8.295 euro.
Relativamente all’imprenditore albanese, sono state contestate, inoltre, anche l’inosservanza delle norme di cui agli articoli 12 e 22 del d.lgs. 286/98 e smi, per favoreggiamento della clandestinità e occupazione di lavoratore extracomunitario, privo di permesso di soggiorno, per lavoro subordinato, come informa una nota, dell’Ufficio Stampa ITL di Potenza e Matera, inviata in redazione oggi, sabato 13 maggio.
Rocco Becce
Direttore Editoriale