Nel Lazio, a Roma, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci hanno denunciato il presunto autore del deturpamento al monumento dedicato ai martiri di via Fani dedicato, imbrattato con della vernice spray con le scritte B. R., un atto vergognoso commesso la notte dello scorso 22 marzo.
In quel luogo, la mattina del 16 marzo 1978, persero la vita, in un vile atto commesso dalle Brigate Rosse, 5 uomini delle forze dell’ordine, i 2 Carabinieri, Oreste Leonardi e Domenico Ricci, i 3 agenti della Polizia di Stato, Francesco Zizzi, Giulio Rivera e Raffaele Iozzino e fu sequestrato l’esponente politico della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, poi ritrovato morto dopo 55 giorni, il 9 maggio, in via Caetani, dentro ad una Renault di colore rosso.
La perquisizione personale e domiciliare è avvenuta all’alba di oggi, venerdì 25 maggio, con contestuale informazione di garanzia, emessa dalla Procura della Repubblica di Roma, nei confronti della persona ritenuta responsabile del reato di “Deturpamento e imbrattamento di cose altrui” (art. 639 c.p.)
I Carabinieri del Nucleo Investigativo, coordinati dalla Procura di Roma, hanno individuato il presunto responsabile, un romano di 47 anni, autista di NCC, incensurato e non legato, sembra, ad ambienti eversivi, grazie ad una complessa attività investigativa che si è sviluppata attraverso la visione delle telecamere posizionate lungo le vie di accesso e fuga in via Fani, accertamenti di natura informatica, analisi di dati di traffico telefonico e di diversi profili presenti sui vari social network.
Durante la perquisizione nell’abitazione dell’uomo, come si legge in una nota inviata in redazione dal Comando Provinciale Carabinieri di Roma, sono stati rinvenuti i capi di abbigliamento e la bomboletta di vernice spray di colore rosso utilizzata in occasione del vile atto, oltre ad un proiettile cal. 9×21 e una decina di bossoli di vario calibro abusivamente detenuti, tutto ora al vaglio degli inquirenti.
La corrispondente Marianna Di Ciancia