È stata chiamata “Action Week“, l’attività di contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro, portata a termine dalla Polizia di Stato che ha visto impegnate le Squadre Mobili di diverse regioni italiane, tra cui quelle delle città di Agrigento, Forlì, Cesena, Caserta, Foggia, Latina, Lecce, Matera, Potenza, Ragusa, Rimini, Siracusa, Taranto, Verona e Vibo Valentia.
L’operazione è stata coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, attraverso l’impiego dei reparti dipendenti di Milano, Torino, Roma, Agrigento, Trapani e Napoli, oltre che dai vari Ispettorati Territoriali del Lavoro, in una mirata azione di contrasto dello sfruttamento del lavoro, in particolare della manodopera straniera, più noto con il nome di caporalato.
L’attività si è svolta nell’ambito di un’iniziativa organizzata dall’Ufficio Europeo di Polizia – EUROPOL che ha coinvolto altri 28 Paesi Europei.
Le ispezioni hanno riguardato aziende impegnate nel settore della grande distribuzione pubblicitaria, dei magazzini stoccaggio merci, gestiti da imprenditori di etnia cinese, delle confezioni tessile-abbigliamento e del settore agricolo e degli alloggi fatiscenti in cui vivevano molti lavoratori extracomunitari.
Nel corso dello svolgimento dei controlli è stata accertata dalle forze dell’ordine l’inosservanza delle norme contributivo-previdenziali e di sicurezza sui luoghi di lavoro e in alcuni casi dell’illecita attività di intermediazione tra la domanda e l’offerta, compiuta dai c.d. “caporali”.
Sono state controllate in totale 615 persone e 82 aziende, accertate irregolarità a carico di 30, in 1 caso si è proceduto al sequestro preventivo dei beni aziendali ed in altri 15 è stata sospesa l’attività.
Sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 32 persone, di cui 11 extra UE e 3 arrestate e contestate sanzioni amministrative per oltre 450mila euro.
In particolare, in provincia di Agrigento sono stati arrestati 1 italiano e 2 rumeni, ritenuti responsabili di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro a danno di 32 braccianti agricoli (italiani, rumeni e pakistani), di cui due minori;
Nel foggiano sono state controllate 39 persone e 6 aziende, in 2 casi l’attività è stata sospesa;
In provincia di Matera sono state controllate 33 persone, 3 aziende ed è stato deferito all’Autorità Giudiziaria un cittadino di origine cinese, titolare di un opificio, per sfruttamento di manodopera irregolare;
In provincia di Ragusa sono state controllate 96 persone, di cui 6 deferite per favoreggiamento e sfruttamento di manodopera irregolare e 6 aziende;
In provincia di Siracusa sono state controllate 60 persone e 3 aziende, per una è scattata la sospensione dell’attività;
In provincia di Trapani sono stati indagati, in stato di libertà, 2 persone, il titolare e un collaboratore esterno di un’azienda agricola, per aver impiegato “in nero” e sfruttato 5 lavoratori in stato di bisogno;
Infine, in provincia di Verona, sono stati deferiti 2 cittadini cinesi, titolari di un centro benessere sottoposto a sequestro preventivo per sfruttamento della prostituzione.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale