All’alba di oggi, mercoledì 18 luglio, durante un’operazione portata a termine dai Carabinieri del Comando Compagnia di Vallo della Lucania, in collaborazione con i militari del Comando Provinciale di Cosenza, è stata data esecuzione in Calabria e in Campania, al confine con la Basilicata, ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno.
5 sono i cittadini romeni e 2 di nazionalità italiana, ritenuti a vario titolo responsabili, in concorso tra loro, di associazione per delinquere e altri 2, anche di nazionalità romena, destinatari di provvedimenti restrittivi in carcere, che risultano irreperibili sul territorio nazionale.
Nei confronti degli indagati è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere con provvedimenti che scaturiscono da un’indagine condotta dalla Compagnia Carabinieri di Vallo della Lucania avviata a seguito al furto aggravato di monili in oro avvenuto a Vallo della Lucania, la notte dell’1 febbraio 2017, all’interno della cattedrale di San Pantaleone, per il quale sono state già eseguite altre 7 misure cautelari in carcere il 21 febbraio 2017 ed il 29 giugno 2017 con il recupero di parte della refurtiva.
I colpevoli, tutti pluripregiudicati, al fine di commettere una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio, programmavano furti pluriaggravati sopratutto ai danni di esercizi commerciali, tra cui bar, rivendite di tabacchi e sale giochi, in Calabria e Campania, nelle città di Diamante (CS), Belvedere Marittimo (CS), Fuscaldo (CS), Cassano alI’Ionio (CS), Lioni (AV), Mondragone (CE), Morra de Sanctis (AV) e Saracena (CS) dal settembre 2016 al febbraio 2017).
Le attività tecniche hanno consentito di
ricostruire la dinamica degli eventi, avvenuti dal settembre 2016 al febbraio 2017, e individuare gli indagati quali autori di almeno 10 episodi di furti, accertarne la loro presenza sui luoghi attraverso l’analisi dei dati relativi al traffico telefonico rilevato nelle varie località e rintracciarne i destinatari delle misure cautelari, come informa una nota inviata in redazione dal Procuratore Capo della Repubblica, presso il Tribunale di Vallo della Lucania, dott. Antonio Ricci.
Rocco Becce
Direttore Editoriale