Quest’anno sono 59 su 110 le province in cui la qualità della vita è risultata migliore, rispetto alle 56 del 2016 e dello scorso anno, dato migliore, a quanto sembra, registrato negli ultimi 5 anni, con una situazione che, intanto, resta stabile al Nord Ovest e nel Mezzogiorno e in netto miglioramento a Nord Est e al Centro.
Parliamo adesso della nostra città, Potenza, in Basilicata, che indiscutibilmente scende dalla 44esima alla 66esima posizione e non poteva che essere tale con una politica in generale che ha pensato a tutto tranne che all’ambiente e al lavoro, sopratutto per i più bisognosi, anziani, “miseri” pensionati e giovani, e questo, purtroppo, è un dato di fatto innegabile, dopo tutto ciò accaduto in politica in questi ultimi anni e sino a pochi giorni fa, non solo nel capoluogo lucano.
Su questa situazione interviene il sindaco della città Diario De Luca che spiega in una nota stampa quanto verificatosi.
“Come si può notare, i parametri principali che hanno determinato il regresso in classifica sono il disagio sociale, la criminalità e il tenore di vita, tre fattori che sono tra loro correlati. Il disagio sociale sta purtroppo crescendo nella nostra provincia e nell’intero Mezzogiorno, a causa della cronica mancanza di lavoro, che sta determinando un incremento della povertà della popolazione. È un ulteriore grido di allarme che impone di mettere in atto politiche di sviluppo e contemporaneamente di sostegno alla povertà”.
Infine, notizie positive per la città dei Sassi di Matera, prossima “Capitale Europea della Cultura 2019” che in questa edizione sale dal 51esimo al 42esimo posto, guadagnando, così, ben 9 posizioni e non possiamo che esserne davvero contenti.
Redazione