In Basilicata, a Venosa, in provincia di Potenza, vendevano droga di tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana, anche con dilazioni di pagamento, persino davanti all’Oratorio, nei pressi di una scuola e di un giardino pubblico.
Alle ore 4.00 circa di questa mattina, martedì 11 settembre, i Carabinieri della locale Compagnia, durante un’operazione antidroga denominata “Turn Over” hanno chiuso il cerchio attorno ad un presunto gruppo malavitoso dedito alla compravendita e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Questo, a conclusione di alcune indagini iniziate circa un anno fa, coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) e condotte dai militari della Compagnia di Venosa.
22 sono le ordinanze cautelari personali disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari, eseguite con l’ausilio di 80 Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza e di unità cinofile per l’esecuzione di perquisizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria, che hanno portato 3 persone in carcere, 9 agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico e 10 al divieto di dimora nel comune di Venosa.
Questi sono i nomi delle persone già rintracciate e coinvolte in quest’altra storia criminale che ha procurato sicuramente un allarme sociale in una città dove tutti si conoscono e, quindi, si ripropone la sicurezza del territorio, al momento assicurata, grazie agli attenti investigatori che operano quotidianamente.
CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE.
S.A., 47enne di Venosa;
T.R., 26enne di Venosa;
CUSTODIA CAUTELARE AGLI ARRESTI DOMICILIARI.
G.M., 27enne di Venosa;
G.G., 24enne di Venosa;
D.V., 31enne di Venosa;
S.M., 21enne di Venosa;
C.G., 51enne di Venosa;
E.F.B., marocchino 22enne, dimorante in Venosa;
C.M., 55enne di Venosa;
C.G., 44enne di Venosa, dimorante in Maschito;
DIVIETO DI DIMORA NEL COMUNE DI VENOSA.
S.P.A., 32enne di Venosa;
P.R., 29enne di Venosa;
C.G., 44enne di Melfi, dimorante in Venosa;
C.G., 29enne di Bari, dimorante in Venosa;
A.D., 30enne di Venosa;
A.G., 54enne di Bari, dimorante in Venosa;
S.R., 26enne di Venosa;
G.M., 34enne di Lecce, dimorante in Venosa;
M.G., 31enne di Canosa, dimorante in Venosa;
C.L., 23enne di Venosa.
Le indagini sono state avviate circa un anno fa con intercettazioni, servizi di osservazione, controlli, pedinamenti, perquisizioni, oltre ad alcuni sequestri, sino ad arresti in flagranza, che hanno consentito, cosi, di accertare l’esistenza di un’articolata associazione a delinquere, composta da 12 persone, dedite al traffico di droga radicato nel territorio di Venosa ma con lo spaccio che avveniva anche in zone limitrofe.
A capo dell’organizzazione malavitosa, A.S., nato a Venosa il 5 marzo del 1971, una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, coinvolto in un’altra operazione denominata “Settimana Bianca“.
Il 47enne, si trovava già agli arresti domiciliari e garantiva sulla piazza un continuo rifornimento di sostanza stupefacente acquistata nel foggiano, esercitando la propria indiscussa autorità anche mediante l’uso della forza.
In questi mesi, è stato accertato, dagli investigatori, come l’attività criminosa fosse improntata a criteri tipicamente imprenditoriali di programmazione e gestione dell’illecita intermediazione in stupefacenti, con riferimento alla precisa ripartizione, da parte dei capi dell’associazione, dei proventi economici dell’attività di spaccio, alla razionale diversificazione dei ruoli all’interno dell’associazione, alla determinazione dei prezzi dello stupefacente, sino alle condizioni di pagamento per la cessione della droga agli assuntori.
Inoltre, elevato appariva il numero di assuntori che periodicamente si rivolgevano al gruppo, capace di assicurare un’offerta di stupefacente ampia e diversificata, adatta a qualsiasi esigenza.
Accanto a persone già imputate per reati in materia di stupefacenti, quali ad esempio lo stesso S., tra le persone destinatarie di misura cautelare detentiva nell’attuale indagine vi sono alcuni 20enni, che manifestavano già una caratura criminale di rilievo ed un crescente ruolo nell’attività di spaccio e l’impiego, in alcune attività illecite, anche di 3 minorenni, situazione, questa, che ha preoccupato molto gli investigatori.
Nei confronti di altre 10 persone, non facenti parte dell’associazione a delinquere, ma resisi responsabili di molteplici episodi di detenzione e cessione di sostanza stupefacente, alcuni anche molto giovani, è stata applicata la misura del divieto di dimora nel comune di Venosa.
Tutti i dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Potenza, nella tarda mattinata di oggi, presso la Procura della Repubblica, al quarto piano del Palazzo di Giustizia, in via Nazario Sauro.
Tra i presenti all’incontro con gli operatori dell’informazione, il dott. Francesco Curcio, Procuratore Capo della Repubblica del capoluogo lucano, il dott. Paolo Mandurino, Sostituto Procuratore, il Colonnello Nicola Albanese, Comandante del Comando Provinciale di Potenza e il Capitano, Alessandro Vergine, Comandante della Compagnia Carabinieri di Venosa.
Intanto, in una nota stampa inviata in redazione, viva soddisfazione è stata espressa dal Prefetto di Potenza, Giovanna Cagliostro, per l’operazione portata a termine oggi dai militari dall’Arma.
Il Prefetto Cagliostro, ha manifestato personalmente il proprio apprezzamento al nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Potenza, il Tenente Colonnello Nicola Albanese, che proprio nella mattinata di oggi è stato ricevuto nel Palazzo del Governo, in piazza Mario Pagano, in occasione del suo insediamento.
Rocco Becce
Direttore Editoriale