In Basilicata, a Potenza, Il 12 settembre del 1993, nella Chiesa della Santissima Trinità, in pieno centro storico cittadino, moriva la 16enne potentina Elisa Claps.
Danilo Restivo, oggi 46enne, come confermato in Cassazione, risulta essere il colpevole di questa morte.
Il giovane, però, ha ammesso di aver incontrato quel giorno la ragazza che corteggiava da tempo ma ha sempre negato di averla assassinata con diversi colpi sferrati da un’arma da taglio.
Restivo, già condannato a trent’anni di carcere per l’assassinio della studentessa, ritrovata soltanto il 17 marzo del 2010 nel sottotetto del luogo di culto, stranamente non perquisito dagli investigatori il giorno della sua scomparsa, è ora detenuto in Gran Bretagna, dove è stato condannato anche per un altro delitto, quello di Heather Barnett.
Il ricordo di questo triste evento resta sempre vivo nel cuore di tutta la comunità potentina a distanza di 25 lunghi anni, in una storia davvero senza fine, dopo un’interminabile pellegrinaggio svolto dai genitori e fratelli non nei Santuari ma all’interno dei Palazzi di Giustizia di Potenza e Salerno tra presunte complicità, false testimonianze e una Curia coinvolta, suo malgrado, in un tragico caso dove l’intera famiglia Claps ha lottato e continuerà a lottare sino alla totale verità di una parte che agli occhi di tanti sembra ancora nascosta.
Intanto Potenza, resta una città distrutta dal suo dolore echeggiato in tutto il mondo e la terribile storia continua a far discutere l’opinione pubblica e le sue parti coinvolte.
Nel frattempo, il luogo Sacro resta ancora chiuso ai fedeli che si dividono sulla sua riapertura, dove per anni, tanti, hanno seguito le prediche, preso la comunione e celebrate diverse cerimonie religiose in un posto in cui era occultato un cadavere.
Certamente, questa, una situazione non tollerabile da una gran parte di fedeli che preferirebbe vederla chiusa o aperta alla solidarietà.
In questo triste giorno di commemorazione un saluto è d’obbligo a mamma Filomena e ai fratelli Gildo e Luciano, tranne a papà Antonio che è morto alcuni anni fa, il 22 gennaio del 2014, ed ora è accanto ad Elisa dopo anni di dolore ricevuto per la scomparsa della propria figlia.
Infine, non possiamo dimenticare altre vittime di femminicidio in Basilicata e a Potenza con diversi omicidi che ad oggi risultano ancora irrisolti.
A 25 anni da questo efferato delitto, per fermarci a riflettere su quanto accaduto anni addietro, pregare per una ferita ancora aperta su tutta la nostra città, percorrendo le strade per la ricerca di tutta la verità e, quindi, per l’affermazione della giustizia, “Libera Basilicata” celebrerà una Santa Messa, in ricordo di Elisa, che si terrà oggi, mercoledì 12 settembre, alle ore 19.00, nella Chiesetta di Santa Maria delle Grazie di Betlehem, nel quartiere di Betlemme, nei pressi del passaggio a livello.
Rocco Becce
Direttore Editoriale