Due operazioni con controlli antidroga e contro i reati di natura fiscale sono state eseguite dalla Guardia di Finanza in Basilicata, nella provincia di Potenza.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Lauria, nell’ambito delle attività eseguite per la
prevenzione e repressione dei traffici illeciti lungo le principali arterie stradali di collegamento con le regioni limitrofe, avvalendosi anche dell’ausilio delle unità cinofile specializzate, ha consentito di intercettare 29 detentori di sostanze stupefacenti, tutti campani e segnalati alle competenti Prefetture, e di sottoporre a sequestro oltre 210 grammi di droga, di tipo marijuana, hashish e cocaina, oltre ad 8 spinelli preconfezionati.
Sono stati controllati un centinaio di automezzi in transito sulla Strada Statale 585 – Fondo Valle del Noce e in uscita dallo svincolo autostradale di Lagonegro Nord, oltre a numerose persone presenti nelle aree di parcheggio, bar, ristoranti ed aree di servizio situate lungo la Strada Statale 653 – Valle del Sinni.
A Maratea, la Compagnia delle Fiamme Gialle, nell’ambito delle attività finalizzate alla lotta all’evasione fiscale ha individuato un imprenditore operante nel settore alberghiero che ha nascosto al fisco oltre 500mila euro di ricavi avvalendosi di manodopera in nero.
L’uomo è stato individuato attraverso l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo che ha consentito una mirata attività di controllo.
Sottoposto il contribuente a verifica, apparentemente l’attività in questione, un B&B, in realtà forniva accoglienza turistica di alto livello.
Un fenomeno ormai noto che ha investito anche la città di Maratea dove, negli ultimi due anni, sono proliferate le strutture ricettive extra-alberghiere che, grazie ad un regime fiscale particolarmente favorevole, sono in grado di offrire servizi turistici di livello elevato, tipici di un albergo.
Nel caso specifico, si è trattato di una struttura in grado di ospitare fino a 50 persone attraverso l’utilizzo di 10 camere, 1 attico, 2 ville, fornite di piscina e solarium.
Nulla a che vedere con il carattere esclusivamente familiare imposto dalla legge regionale n. 8/2008, secondo la quale il numero massimo di stanze da destinare all’attività ricettiva è di appena 6 camere per un totale di 12 posti letto.
Gli accertamenti effettuati dai militari hanno condotto ad oltre 500mila euro di incassi sottratti a tassazione tra il 2013 ed il 2017 con la riqualificazione dell’attività esercitata da non imprenditoriale a commerciale.
Il titolare dell’attività, ha, inoltre, evaso anche 50mila euro di Iva ed ha impiegato, nel corso degli anni, 10 dipendenti senza provvedere alla contestuale regolarizzazione ai fini della normativa sul lavoro e quindi in nero e per tale ultima ipotesi, sono state applicate sanzioni amministrative pari a 189mila euro, mentre altre violazioni riscontrate, di carattere amministrativo, sono state comunicate all’Autorità di P.S.
Rocco Becce
Direttore Editoriale