Nei giorni scorsi ci siamo occupati della discarica a cielo aperto scoperta in via della Siderurgica Lucana, situata in Basilicata, alla periferia di Potenza e abbiamo ricevuto subito dopo una segnalazione in merito da parte di Amerigo Artico – Commissario Consorzio Asi, giunta nel pomeriggio di ieri, domenica 25 novembre, e non possiamo che esserne davvero contenti, che con queste parole annunciava la bonifica della zona, spiegando la situazione così:
“Buon pomeriggio, per agevolare la corrente informazione e per dovere di aggiornamento, comunico quanto segue in merito alla discarica in zona industriale di Potenza, dopo aver ricevuto la segnalazione si è proceduto a attivare l’iter di caratterizzazione dei rifiuti che, ormai, è in fase di completamento. Ritengo plausibilmente che entro la prossima settimana l’intervento di totale rimozione verrà realizzato. Altro tema, è, invece, individuare e perseguire i comportamenti che producono certe urgenze. Intanto, ringrazio per il contributo di informazione, sempre utile a chi deve gestire e far funzionare meglio le cose. Buona domenica”.
Su questa bonifica, che dovrebbe essere effettuata molto probabilmente nella giornata di domani, tempo permettendo, dopo aver ricevuto proprio nel pomeriggio di oggi una telefonata in redazione dallo stesso Commissario Artico, saremo presenti e sicuramente vi aggiorneremo.
Intanto, per tutte le vostre segnalazioni vi ricordiamo la nostra mail che è la seguente: robexdj@gmail.com
Poi, ci siamo occupati, tra l’altro, del giro di prostituzione ancora attivo proprio lì vicino, tra la fabbrica della Siderurgica Lucana e la sede delll’ACTA.
Oggi, invece, ritorniamo ad occuparci degli extracomunitari ritornati davanti ai supermercati cittadini, sopratutto nelle zone periferiche, nonostante un’ordinanza comunale contro a questi tipi di comportamenti dove potrebbero nascondersi atti criminali e non solo di necessità personale che sino ad ora non si è riuscito a bloccare definitivamente in un Paese che, a dir la verità, non ha fatto il massimo per dei profughi che cercavano aiuto in tutti i modi.
Le forze dell’ordine, purtroppo, fanno il possibile, ma chi deve provvedere a tutelare i cittadini è lo Stato con leggi più adeguate.
Ognuno tira l’acqua al proprio mulino, questa è la politica degli ultimi anni, mentre la storia, purtroppo, continua, e la popolazione non è alquanto soddisfatta su ciò, e lo si è potuto verificare proprio alle scorse elezioni politiche.
Sembrava essere finita la pacchia di elemosinare, ma da quello che abbiamo potuto verificare prosegue a pieno ritmo.
Questa, intanto è l’ordinanza sindacale, a cominciare dallo scorso 1 febbraio, quando il comune del capoluogo lucano ha vietato di: “porre in essere qualsiasi forma di accattonaggio e di mendicità, specie se effettuata con modalità ostinate, moleste e minacciose, su tutto il territorio comunale e con particolare riferimento al centro storico e presso i civici cimiteri, alle diverse strutture ospedaliere sanitarie, ai luoghi destinati all’esercizio del culto, all’interno e in prossimità dei mercati cittadini, davanti o in prossimità degli ingressi degli esercizi commerciali, degli uffici pubblici e presso intersezioni viarie cittadine”.
Inoltre, è stata vietata “qualsiasi forma di mendicità e accattonaggio, ancorchè non molesti, bivacco o utilizzo improprio di beni pubblici quando rechino intralcio alla circolazione o alla regolare fruizione e al decoro degli spazi e luoghi pubblici e aperti al pubblico”.
I divieti, riguardano anche le aree di pertinenza dei trasporti pubblici e i mezzi di pubblico trasporto e le aree private aperte al pubblico” e nel provvedimento si legge che la decisione è stata assunta anche “per prevenire e contrastare le situazioni che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili, ovvero riguardano fenomeni di abusivismo, quale l’illecita occupazione di spazi pubblici o di violenza, anche legati all’abuso di alcool o all’uso di sostanze stupefacenti”.
All’amministrazione comunale sono giunte segnalazioni e reclami nei quali “si evidenzia che negli ultimi tempi si è registrata la presenza di persone che, in particolare nei luoghi di maggior affluenza, quali centro storico, all’ingresso delle aree cimiteriali e nei pressi delle attività commerciali, richiedono denaro in forma insistente e spesso invasiva.
Fenomeni di mendicità sono in concreto posti in essere da soggetti che, specialmente nei luoghi sopra richiamati, praticano una forma di accattonaggio che, per modalità minacciose, ostinate e insistenti, creano disagio e limitano il libero utilizzo, la fruizione e l’accesso alle aree e spazi pubblici”.
Si è ritenuto, quindi, necessario dopo gli ultimi fatti di cronaca in città legati allo spaccio e abuso di alcool con violenze continue nelle ultime settimane, anche con fermi eseguiti dalla Polizia di Stato e dai militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Potenza, di incrementare il controllo per evitare “l’aumento del fenomeno, prestando la dovuta attenzione, per evitare ulteriori conseguenze negative per la sicurezza urbana e l’incolumità pubblica, dovute alla sensazione di degrado, e per prevenire il rischio del verificarsi di condotte aggressive verso i cittadini”.
Fermo restando l’applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste da leggi e regolamenti, l’inosservanza delle prescrizioni contenute nell’ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.
Nel caso si accertino ripetute violazioni dell’ordinanza a carico di cittadini comunitari e non, verrà inoltrata all’Autorità Giudiziaria immediata richiesta di allontanamento dal territorio comunale o nazionale ai sensi del predetto decreto ministeriale.
Intanto ad oggi, dopo un giro fatto nei pressi dei supermercati cittadini la situazione è più o meno la stessa di sempre con extracomunitari che esentasse arrivano a superare cadauno la somma di guadagno di circa 100 euro al giorno e in tanti con pretesa ed arroganza e con in mano cellulari di ultima generazione.
Pur non essendo assolutamente razzista, forse è bene specificarlo per l’ennesima volta, come la mettiamo con tante altre persone che invece non guadagnano neanche un centesimo al giorno per colpa della disoccupazione portata a questi livelli da una politica nazionale di qualsiasi area che, invece, non si accontenta ancora dei tanti guadagni avuti e tutta da rottamare?
Il provvedimento prevede che a decorrere da domenica 15 luglio e sino al 31 marzo 2019, è fatto divieto a chiunque in via della Siderurgica, via dell’Elettronica, via della Chimica, via della Fisica, rione Bucaletto, parco Montereale, villa comunale Santa Maria, sulla pubblica strada e in tutte le sue adiacenze soggette a pubblico passaggio e facilmente accessibili dalla pubblica via:
1) di arrestarsi o di fermarsi, a piedi o con veicoli, anche temporaneamente, e contattare soggetti che sostano prolungatamente sulla pubblica strada o nelle sue adiacenze con atteggiamenti coerenti al fine di offrire prestazioni di meretricio, allo scopo di contrattare prestazioni sessuali, ma anche di intrattenersi per chiedere informazioni o per concedere ospitalità a bordo del proprio autoveicolo;
2) di sostare sulla pubblica strada o nelle sue adiacenze assumendo atteggiamenti e adottando modalità comportamentali che manifestino in maniera inequivocabile l’intenzione di adescare o di esercitare l’attività di meretricio;
3) di sostare ed occupare prolungatamente gli spazi pubblici delle vie sopra menzionate, senza causa o motivo, con modalità che possono incidere negativamente sulla libera e corretta fruizione degli spazi da parte della collettività, e renderne difficoltoso o pericoloso l’accesso.
Il sindaco dispone, tra l’altro, che:
1) Fermo restando l’applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste da leggi e regolamenti e visto l’articolo 16 della Legge 24.11.1981, n. 689, così, come modificato dall’articolo 6 bis della legge 24.07.2008 n. 125, visto l’articolo 7 bis del D. Lgs. 18.08.2000, n. 267, nonchè la summenzionata deliberazione di Giunta Comunale n.168 del 16.11. 2017, la violazione della presente ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria in misura ridotta di euro 250 euro, con facoltà per il trasgressore di estinguere l’illecito mediante il pagamento della somma;
2) che per le violazioni alle disposizioni della presente ordinanza si applicano i principi e le procedure previsti dalla legge n. 689/1981 e successive modifiche ed integrazioni;
3) che, in alternativa all’assoggettamento alla sanzione stabilita per la violazione di cui al punto 2) della presente ordinanza, in coerenza con il dettato dell’art. 18 del D. Lgs. 25.7.1998 n. 286, le persone dedite alla prostituzione, vittime di violenza o di grave sfruttamento ovvero in stato di particolare disagio, potranno essere avviate a programmi di sostegno e reinserimento psicologico e sociale attivi sul territorio comunale per il loro recupero;
4) che l’inottemperanza all’ordine dell’agente accertatore di cessare immediatamente il comportamento illecito e di allontanarsi da tutte le vie ed aree in cui vige il divieto indicato dalla presente ordinanza sarà sanzionato ai sensi dell’art. 650 C.P.;
5) che entro il 31 marzo 2019 vengano valutati gli effetti e l’efficacia della presente ordinanza;
6) che la presente ordinanza venga trasmessa, per la sorveglianza e per l’esecuzione della medesima, nonchè per ogni altro aspetto di specifica competenza, alla Questura di Potenza, al Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza e al Comando della Polizia Locale di Potenza;
7) che la presente ordinanza venga trasmessa, per quanto di competenza, al Prefetto di Potenza, Giovanna Cagliostro, ai sensi dell’art. 54 bis, comma 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, affinchè sia fornita l’assistenza della forza pubblica necessaria alla sua osservanza;
8) che la presente ordinanza venga altresì inviata, per conoscenza, al Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, dott. Francesco Curcio;
9) che la presente ordinanza, venga pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Potenza, nonchè sul sito internet dell’Ente e che venga effettuata comunicazione dei relativi contenuti ai principali organi di informazione della radio, della televisione e della stampa locale.
Rocco Becce
Direttore Editoriale