In Basilicata, a Barile, in provincia di Potenza, un 40enne è finito in carcere, in flagranza di reato, dopo aver tentato di uccidere il proprio avvocato con un’arma da fuoco.
Il fatto è accaduto lo scorso pomeriggio di martedì 23 ottobre.
L’uomo, resosi responsabile di tentato omicidio e porto abusivo di arma comune da sparo e munizioni, si era recato presso lo studio del proprio legale di fiducia, che lo assiste in una controversia privata.
Dopo aver appreso della sua impossibilità a presenziare l’udienza fissata per il giorno successivo, per motivi ancora da accertare, ha estratto una pistola puntandola contro al suo avvocato che, però, ha avuto un’immediata reazione costringendo l’aggressore alla fuga.
Le tempestive indagini, avviate a seguito della segnalazione da parte dell’avvocato, ha consentito ai militari di intercettare il fuggitivo, mentre a bordo della sua autovettura, percorreva la Strada Provinciale 167, nei pressi di Monticchio Bagni.
L’uomo, bloccato dai Carabinieri del Comando Stazione di Barile, intervenuti con l’ausilio del personale del Comando Stazione di Rionero in Vulture, è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare.
L’aggressore, come si legge in una nota stampa inviata in redazione dal Comando Provinciale di Potenza, è stato trovato in possesso di una pistola Beretta Parabellum, calibro 7.65, con 8 cartucce inserite nel caricatore e a disposizione altri 19 proiettili dello stesso calibro, nella foto, tutto posto sotto sequestro, insieme ad altri fucili da caccia, regolarmente detenuti, rinvenuti nella sua abitazione, durante una successiva perquisizione domiciliare.
Rocco Becce
Direttore Editoriale