Avevamo promesso di ritornare quanto prima ad occuparci di questo caso, appena ci fossero state alcune novità positive in merito e, così, è stato.
Finalmente, è arrivata alla fine, la lunga storia che riguarda l’odissea capitata in Basilicata, ad un padre che non poteva più vedere la propria figlia appena nata.
La vicenda, lo ricordiamo a chi ne avesse perso memoria, ovviamente cosa difficile, riguardava una coppia di giovani, lui M.M., 25enne di Potenza, difeso dall’avv. Alessandro Singetta, lei D.S., di origine rumena, difesa dall’avv. Giuseppe Mariani.
La donna, subito dopo aver avuto la figlia, aveva interrotto inspiegabilmente ogni rapporto, impedendo al padre ed ai suoi familiari di vedere la bambina.
È una storia di ingiustizia, iniziata nell’agosto del 2016, che ha interessato migliaia di persone, dopo la pubblicazione di un nostro articolo.
Adesso, dopo varie denunce presentate dal proprio legale, con un recente provvedimento, il Tribunale Ordinario del capoluogo lucano, accogliendo le richieste del padre, della piccola C., che ha appena compiuto un anno, ha deciso per l’affidamento congiunto della bambina, allocata provvisoriamente presso la madre, e il diritto del padre di vederla per tre volte a settimana.
Tuttavia, a causa del tempo trascorso dall’ultima volta che il padre aveva visto la figlia e dell’elevata conflittualità tra i genitori, il Tribunale ha stabilito che gli incontri, almeno fino al prossimo 31 marzo 2019, debbano avvenire sotto il controllo dei servizi sociali di Potenza e, così, dopo lunghi mesi di sofferenze, il padre, finalmente, potrà riabbracciare la propria figlia.
Rocco Becce
Direttore Editoriale