Con decreto ministeriale dello scorso 26 novembre, al CROB di Rionero in Vulture, in provincia di Potenza, dal ministero della Salute è stato confermato per la terza volta il carattere scientifico dell’Istituto nella disciplina di oncologia del Centro di Riferimento Oncologico di Basilicata.
Come informa una nota stampa, il direttore generale dell’IRCCS CROB, Giovanni Battista Bochicchio, ha espresso grande soddisfazione per questo importante risultato che porta l’Istituto al suo decimo anno di vita.
Dal primo decreto ministeriale del 10 marzo 2008 che riconosceva l’IRCCS, passando per i decreti del 19 marzo 2013 e 9 dicembre 2015 che ne hanno confermato il carattere scientifico, arriva per il Crob il decreto ministeriale del 26 novembre 2018, in corso di registrazione, che conferma ancora una volta lo status di Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico.
Tutti gli IRCCS, infatti, ogni due anni, sono tenuti ad inviare al ministero della Salute i dati aggiornati circa il possesso dei requisiti necessari a mantenere lo status del carattere scientifico.
All’invio dei dati si aggiunge la site visit, ovvero la visita in ospedale, da parte degli esperti della commissione di valutazione nominata con decreto del direttore generale della Ricerca e Innovazione in Sanità.
Dall’analisi dei dati inviati e dalla valutazione effettuata dalla commissione, il ministero, d’intesa con il presidente della regione, conferma o revoca il riconoscimento.
La commissione di valutazione che ha visitato l’IRCCS CROB lo scorso 5 luglio era composta da tre esperti individuati dal ministero, oltre a rappresentanti del ministero della Salute, dell’INAIL e della Regione Basilicata.
Nel corso della visita la commissione di valutazione è stata accompagnata dalla direzione strategica e scientifica dell’Istituto che ha illustrato e descritto tutte le attività scientifiche e cliniche, svolte all’Istituto lucano.
La commissione ha preso visione della documentazione relativa agli anni 2015/2017 dell’organizzazione generale e dei dati economico patrimoniali e ha ispezionato i laboratori di ricerca e le strutture assistenziali dell’Istituto.
Nelle conclusioni la commissione ha apprezzato particolarmente l’attività clinico-assistenziale oncologica svolta dall’Istituto, prendendo atto che i principali Dgr riguardano prevalentemente l’area di riconoscimento, verificando che per quanto riguarda la ricerca le attività condotte sono coerenti con la tematica oncologica, numericamente in aumento ad appaiono di qualità adeguata.
La commissione ha, quindi, apprezzato le eccellenze cliniche dell’Istituto, sottolineando anche la particolare attenzione dimostrata nei confronti del paziente, attraverso la cura degli aspetti relazionali e, pertanto, l’umanizzazione delle cure.
Riguardo alla mobilità attiva da altre regioni la commissione ha confermato la valenza nazionale dell’Istituto.
Infatti, nel periodo 2015/2017 circa il 45% dei pazienti ricoverati in regime di degenza ordinaria e una media di circa il 40% dei pazienti trattati in regime di degenza diurna provengono da altre regioni.
La commissione ha, poi, considerato l’adesione del Crob all’Alleanza Mediterranea Oncologia in Rete con il Pascale di Napoli e il Giovanni Paolo II di Bari, un’importante azione strategica per far fronte gradualmente alle esigenze clinico-assistenziali oncologiche del bacino mediterraneo meridionale e pregevole per le dimensioni dell’Istituto appare essere la pubblicistica in particolare quella dei laboratori di ricerca, seguiti dall’oncologia.
Redazione