Duro atto di accusa di alcuni agenti della Polizia Penitenziaria verso il responsabile dell’amministrazione Penitenziaria, il lucano dott. Francesco Basentini, notizia segnalata oggi, domenica 3 febbraio, in un comunicato stampa dal dott. Donato Capece, segretario generale del SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria).
Tutto è iniziato lo scorso mercoledì, quando un detenuto di 37 anni, originario della provincia di Roma, recluso nel carcere di Campobasso per rapina e furto, a seguito di una patologia era stato autorizzato all’uso delle grucce e dopo essere stato accompagnato in ospedale per una visita, ha tentato di fuggire nonostante tre agenti della Polizia Penitenziaria lo sorvegliavano.
Uno degli agenti, un Assistente Capo, lo ha picchiato e puntato la pistola d’ordinanza alla testa.
Certamente non è stata una bella scena da vedere.
Tutto è stato ripreso e trasmesso prima su TRSP, una tv locale e, poi, sui social network.
Ora è arrivato il primo provvedimento nei confronti dell’Assistente Capo che per adesso resta sospeso dal servizio e riceverà un assegno alimentare pari a metà dello stipendio, oltre agli eventuali assegni familiari.
La situazione nelle carceri italiane e anche in Basilicata non è proprio delle migliori, questo lo testimoniano le diverse sigle sindacali molto spesso anche in redazione.
Un agente della Polizia Penitenziaria che si firma “Agente Furioso”, si legge nel comunicato stampa inviato dal SAPPE, ha messo nero su bianco, dopo la decisione di sospendere uno dei tre poliziotti che, comunque, ha sventato l’evasione del detenuto.
Infatti, il poliziotto scrive una lettera pubblicata sul blog che fa riferimento alla rivista del “Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria”.
Un caso che potrete approfondire su questo link: http://www.poliziapenitenziaria.it .
Rocco Becce
Direttore Editoriale